Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

martedì 11 novembre 2025

Alessandro Monti

ALESSANDRO MONTI - Almanac 33rpm/years After
Anacronistico Microsolco
Genere: Electronic, Jazz, Folk, World, & Country
Distribuzione: G.T.Music Distribution
Supporto: LP – 2025




 
Quante volte un artista avrebbe voluto rimettere le mani sopra una sua opera passata? Bene o male ognuno, con la sua esperienza aggiunta nel tempo, non disdegnerebbe se un determinato lavoro suonasse oggi differentemente. Non è una cosa comune a tutti, non una regola quindi, ma quando si ama un disco con annessi ricordi piacevoli, capita di farci almeno un pensiero. C’è poi chi passa dal desiderio ai fatti, come il musicista polistrumentista veneziano Alessandro Monti (Unfolk, ex Quanah Parker).
“The Wind Collector” fu un lavoro Minimal Ambient datato 1991 realizzato da Alessandro Monti (basso, tastiere, chitarra), Gigi Masin (tastiere, voce), e Alessandro Pizzin (tastiere), nove brani di musica tendenzialmente elettronica. Oggi è divenuto un album di culto tanto che nella rete ha raggiunto più di 80.000 visioni e numerosi samples. Monti desidera donare nuova veste a quest’album, distaccandosi dalla primordiale elettronica, per rivisitare il tutto con quel Folk che oggi è nel DNA dell’autore. Cambia dunque la strumentazione per raggiungere un'atmosfera in prevalenza acustica. Con lui partecipa alla voce la compagna di vita (e di musica) Elisabetta Montino (ex Quanah Parker). Se andiamo a vedere gli strumenti adoperati da Monti possiamo menzionare la chitarra acustica a 6 corde ed elettrica a 12 corde, pianoforte Yamaha P 120 (Rhodes, vibrafono, coro virtuale), tamburi a mano, flauti dolci, flauto di legno, autoharp elettrica, suoni trovati, e campioni di synth, quindi uno scenario completamente differente da quello datato 1991. L’artista ama chiamare questo genere realizzato Folktronica.
Anche la copertina dell’album cambia, questa volta è la stessa Elisabetta Montino a prodigarsi nell’intento, l’opera prende spunto da un lavoro cartonato della stessa artista, la quale traspone in immagine il significato di “dialogo fra le rondini”. La musa ispiratrice è il design del maestro Bruno Munari.
Il disco non è dunque un remake, bensì un reimagining (rivisitazione, rilettura), di conseguenza nel tracciare scritte le mie sensazioni all’ascolto, non faccio riferimento alla prima opera, ma soltanto a questa nuova veste. Detto ciò s’inizia con la chitarra acustica e la voce di Monti in “Almanac”, con suoni di un parco immersi in uno scenario sereno, e la sensazione di quiete avvolge l’ascolto. L’approccio alla Nick Drake e al sound Fairport Convention, Incredible String Band, fa del brano registrato in presa diretta, un piccolo fotogramma bucolico.
“Stella Maris – Stella Monti’s” azzarda nuovi sentieri, miscelando il Folk con il Dub. Elettronica che si fonde con la chitarra acustica in un percorso sempre pacato in ogni sua forma, un innesto che di certo non lascia indifferenti.
Per i conoscitori della band Strawbs, Blue Weaver è il tastierista al quale è dedicata la canzone omonima. Il brano è diviso sostanzialmente in due parti, la prima acustica ed elettronica, la seconda più Jazz, nel vibrafono leggermente ispirato a Bobby Hutcherson. Quando Monti s’incammina nel Folk acustico dal velo malinconico supportato dall’elettronica, mi ricorda i primi lavori dei Porcupine Tree più riflessivi.  
“Snake Theory” parte influenzata dalla lettura della autobiografia della cantante Folk Beverley Kutner Martyn, in cui si descrive il difficile rapporto con il proprio marito. Questa musica si stampa nella mente grazie a insistiti riff melodici, bella poi la parte finale orchestrata con l’elettronica e il flauto. Le rondini ci accolgono in “Swallows' Tempest”, composizione corale virtuale con l’aggiunta dei gradevoli vocalizzi di Elisabetta Montino. Questa versione è un amorevole ricordo degli amici Ermanno Velludo e Marco Barel. 
“Random Security” tra i rumori glitch e le interferenze digitali, è un esempio di come un movimento si possa prestare a migliaia di soluzioni. Elettronica Pop suggestionata dall'ascolto del progetto Oval di Markus Popp. E per concludere la breve “Silent Collector-Smartphone Demo”, extra track presente solo nella versione digitale “esclusiva” per le persone che hanno contribuito alla raccolta crowdfunding dell'album in vinile.
“Almanac 33rpm/years After” di Alessandro Monti, è un esempio di come le atmosfere possono essere più importanti della musicalità stessa, qui adoperata esclusivamente per il raggiungimento dei sostanziali momenti di quiete e riflessione. Folk ed elettronica uniti per un unico scopo, un restyling che palesa l’enorme crescita di questo bravo artista italiano.
“Almanac 33rpm/years After” potrete trovarlo solamente in vinile e non in versione digitale o ottica. MS








Versione Inglese:




ALESSANDRO MONTI - Almanac 33rpm/years After
Anacronistico Microsolco
Genre: Electronic, Jazz, Folk, World, & Country
Distribution: G.T.Music Distribution
Support: LP – 2025


How many times would an artist want to revisit a past work? Good or bad, each person, with the experience gained over time, wouldn't mind if a certain work sounded different today. It's not a common thing for everyone, not a rule, but when you love a disc with pleasant memories, it's natural to think about it at least once. There's also who goes from desire to action, like the Venetian multi-instrumentalist Alessandro Monti (Unfolk, ex Quanah Parker).
"The Wind Collector" was a Minimal Ambient work dated 1991, realized by Alessandro Monti (bass, keyboards, guitar), Gigi Masin (keyboards, vocals), and Alessandro Pizzin (keyboards), nine tracks of predominantly electronic music. Today, it's become a cult album, reaching over 80,000 views on the internet and numerous samples. Monti wants to give this album a new look, moving away from the original electronic music to revisit it with the Folk that is now in his DNA. The instrumentation changes to achieve a predominantly acoustic atmosphere. He is joined by his life partner (and musical collaborator) Elisabetta Montino (ex Quanah Parker) on vocals. If we look at the instruments used by Monti, we can mention the 6-string acoustic guitar and 12-string electric guitar, Yamaha P 120 piano (Rhodes, vibraphone, virtual choir), hand drums, recorders, wooden flute, electric autoharp, found sounds, and synth samples, thus a completely different scenario from the 1991 one. The artist likes to call this genre Folktronica.
The album cover also changes, this time Elisabetta Montino herself takes care of it, the work is inspired by a cardboard work by the same artist, which translates the meaning of "dialogue between swallows" into images. The muse is the design of master Bruno Munari.
The disc is not a remake but a reimagining, so when writing down my listening impressions, I don't refer to the first work but only to this new version. With that said, it starts with Monti's acoustic guitar and vocals in "Almanac", with park sounds immersed in a serene scenario, and the feeling of quiet envelops the listening experience. The approach to Nick Drake and the sound of Fairport Convention, Incredible String Band, makes the track, recorded in live takes, a small bucolic photogram.
"Stella Maris – Stella Monti's" ventures into new paths, mixing Folk with Dub. Electronic music merges with acoustic guitar in a always calm path in every form, an implant that certainly doesn't leave one indifferent.
For those familiar with the band Strawbs, Blue Weaver is the keyboardist to whom the song is dedicated. The track is substantially divided into two parts, the first acoustic and electronic, the second more Jazz, in the vibraphone slightly inspired by Bobby Hutcherson. When Monti embarks on acoustic Folk with a melancholic veil supported by electronics, it reminds me of the first works by Porcupine Tree, more reflective.
"Snake Theory" is influenced by reading the autobiography of Folk singer Beverley Kutner Martyn, where she describes her difficult relationship with her husband. This music imprints itself in the mind thanks to insistent melodic riffs, and the final orchestrated part with electronics and flute is beautiful. The swallows welcome us in "Swallows' Tempest", a choral composition with virtual vocals and the addition of Elisabetta Montino's pleasant vocalizations. This version is a loving memory of friends Ermanno Velludo and Marco Barel.
"Random Security" is an example of how a movement can lend itself to thousands of solutions, among glitch noises and digital interferences. Electronic Pop suggested by listening to Markus Popp's Oval project. And to conclude, the short "Silent Collector-Smartphone Demo", an extra track present only in the digital version "exclusive" for people who contributed to the crowdfunding campaign for the vinyl album.
"Almanac 33rpm/years After" by Alessandro Monti is an example of how atmospheres can be more important than musicality itself, used here exclusively to achieve substantial moments of quiet and reflection. Folk and electronics united for a single purpose, a restyling that reveals the enormous growth of this talented Italian artist.
"Almanac 33rpm/years After" can only be found on vinyl and not in digital or optical version. MS

 

 


 

 

Nessun commento:

Posta un commento