Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

venerdì 26 settembre 2025

Aufklärung

AUFKLÄRUNG - Nell’Idea Di Un Tempo Che
Ma.Ra.Cash / BTF
Genere: Neo Prog
Supporto: Digital / CD – 2025





Se seguite il mio blog, avrete avuto occasione di leggere anche più di una volta la frase "Il mondo del Progressive Rock italiano è davvero strano". È formato da alti e bassi, e soprattutto assiste alla partecipazione di band che registrano un disco e basta. Questo dipende principalmente da due fattori: i costi per l'autoproduzione e distribuzione, e se esci in un momento storico poco attivo.
Sulla perseveranza, tuttavia, noi italiani siamo abbastanza ferrati. Con mio stupore e gioia, dopo trent'anni rileggo il nome dei brindisini Aufklärung. Dico gioia perché l’unico album rilasciato nel 1995, intitolato “Dé Lá Tempesta... L'Oscuro Piacere” (Pick Up Records), è diventato un classico del Neo Prog italiano, quando il genere ha cominciato la ripresa grazie all’interesse della scena nordica (Anglagard, Anekdoten, Landberk, The Flower Kings, ecc.) e di altri grandi nomi (Spock’s Beard, Porcupine Tree, ecc.). Anche l’avvento di internet ha contribuito a richiamare l’attenzione sul Prog, permettendo di ascoltare di tutto (spesso gratis), altrimenti proibitivo visti i prezzi dei dischi allora stampati in poche copie. Non a caso, nella metà degli anni ’90 si assiste a réunion storiche come per esempio quella della PFM o i Delirium e moltissimi altri ancora.
Una volta focalizzato il contesto, andiamo a vedere chi sono gli Aufklärung. Sorgono nel 1990 dalla fusione di due band locali, fra cui una nominata The Eclipse, e dopo alcuni cambi nella line-up, si stabilizzano con Fabio Guadalupi (chitarre acustiche, classiche ed elettriche), Michele Martello (chitarre acustiche, classiche ed elettriche), Marco Mancarella (tastiere), Luciano Rubini (basso), e Massimo Mignini (batteria). Registrano subito un demo intitolato "Jetho Van Hall" nel 1992, chicca per solo pochi adepti.
Aufklärung significa “illuminazione”, un movimento filosofico, sociale e politico che ha attraversato l'Europa nel XVIII secolo. “Dé Lá Tempesta... L'Oscuro Piacere” è considerato ad oggi uno dei dischi più belli del Neo Prog italiano.
Come è accaduto a moltissime band del periodo della restrizione pandemica, la réunion è dietro l’angolo, quella voglia di sentirsi vivi e di non darla vinta a questa vita che ci tarpa le ali. Così, nel 2020 Michele Martello e Marco Mancarella rifondano il gruppo lavorando su vecchie idee di base scaturite dopo il 1995. Chiaramente, come il 90% delle band di quel periodo, registrano un album concept sullo stato d’animo dell’essere umano. Della formazione originale sono rimasti Marco Mancarella (tastiere), Dante Di Giorgio (basso e chitarra) e Michele Martello (chitarra), a cui si sono aggiunti Michele De Luca (voce e testi), Doriana De Luca (flauto) e Riccardo D’Errico (batteria).
“Nell’Idea Di Un Tempo Che” quindi segue le impronte rilasciate dal suo nobile predecessore, e lo fa attraverso quattro lunghi brani cantati in italiano, a partire da “Respiro Numero Uno”. Difficilmente resisto all’ascolto di un flauto; le atmosfere si fanno immediatamente color seppia, anticate. Tanta melodia nelle tastiere e negli arpeggi di chitarra, manna per il Prog Fans. Qui Orme e molto altro in una staffetta fra passato e Neo Prog anni ’80. Invece, pieni anni ’70 con “Urlo”, mellotron e tutto quello che rende il genere una corazzata viene riversato sull’ascoltatore con energia. ”Apnea” è foneticamente ricercata, interpretata in maniera quasi recitativa, proprio come vuole il Neo Prog. In questo brano scorgo i brindisini più moderni.
Il brano che ho maggiormente apprezzato è il conclusivo “Ansia”, tredici minuti di storia e emozioni; qui la band mostra l’intesa e la tecnica sviluppata negli anni. Una lunghissima ballata che sfocia in un crescendo affidato alla chitarra elettrica.
Gli Aufklärung si sono fatti attendere, anche se confesso non speravo in una reunion, ma l’attesa ne è valsa la candela. Ora che “Nell’Idea Di Un Tempo Che” diventi un altro classico come “Dé Lá Tempesta... L'Oscuro Piacere”, dubito fortemente, non perché sia di fattura minore, anzi, sotto alcuni aspetti è superiore; semplicemente perché è cambiato il contesto sociale a cui mi riferivo all’inizio. Resta un album piacevolissimo, sicuramente fra i migliori di questo 2025. Bentornati. MS. 







Versione Inglese:



AUFKLÄRUNG - Nell’Idea Di Un Tempo Che
Ma.Ra.Cash / BTF
Genre: Neo Prog
Format: Digital / CD – 2025


If you follow my blog, you may have had the chance to read the phrase "The world of Italian Progressive Rock is really strange" more than once. It's made up of highs and lows, and above all, it witnesses the participation of bands that record one album and that's it. This depends mainly on two factors: the costs of self-production and distribution, and whether you release music in a historically inactive moment.
However, we Italians are quite skilled at perseverance. With surprise and joy, after thirty years, I read the name of the Brindisi-based band Aufklärung again. I say joy because their only album released in 1995, titled “Dé Lá Tempesta... L'Oscuro Piacere” (Pick Up Records), has become a classic of Italian Neo Prog, when the genre started to pick up again thanks to the interest of the Nordic scene (Anglagard, Anekdoten, Landberk, The Flower Kings, etc.) and other great names (Spock’s Beard, Porcupine Tree, etc.). The advent of the internet has also contributed to drawing attention to Prog, allowing people to listen to everything (often for free), which would have been prohibitive given the prices of albums printed in small quantities at the time. Not by chance, in the mid-1990s, there were historic reunions like the one of PFM or Delirium and many others.
Once the context is focused, let's see who Aufklärung is. They emerged in 1990 from the merger of two local bands, one of which was called The Eclipse, and after some lineup changes, they stabilized with Fabio Guadalupi (acoustic, classical, and electric guitars), Michele Martello (acoustic, classical, and electric guitars), Marco Mancarella (keyboards), Luciano Rubini (bass), and Massimo Mignini (drums). They immediately recorded a demo titled "Jetho Van Hall" in 1992, a treasure for only a few devotees.
Aufklärung means “enlightenment”, a philosophical, social, and political movement that swept across Europe in the 18th century. “Dé Lá Tempesta... L'Oscuro Piacere” is considered one of the most beautiful albums of Italian Neo Prog.
As happened to many bands during the pandemic restriction period, the reunion is around the corner, that desire to feel alive and not give in to this life that clips our wings. So, in 2020 Michele Martello and Marco Mancarella re-founded the group, working on old basic ideas that emerged after 1995. Clearly, like 90% of the bands of that period, they recorded a concept album about the state of mind, the human being. The original lineup includes Marco Mancarella (keyboards), Dante Di Giorgio (bass and guitar), and Michele Martello (guitar), to whom Michele De Luca (vocals and lyrics), Doriana De Luca (flute), and Riccardo D’Errico (drums) were added.
“Nell’Idea Di Un Tempo Che” therefore follows the tracks left by its noble predecessor, and it does so through four long tracks sung in Italian, starting with “Respiro Numero Uno”. I can hardly resist the sound of a flute; the atmosphere immediately becomes sepia-toned and antiquated. So much melody in the keyboards and guitar arpeggios, manna for Prog fans. Here Orme and much more in a relay between the past and Neo Prog of the 80s. Instead, full-on 70s with “Urlo”, mellotron, and everything that makes the genre a battleship is poured onto the listener with energy. “Apnea” is phonetically researched, interpreted in an almost recitative manner, just like Neo Prog wants. In this track, I see the most modern Brindisini.
The track I appreciated the most is the conclusive “Ansia”, thirteen minutes of story and emotions; here the band shows the understanding and technique developed over the years. A very long ballad that culminates in a crescendo entrusted to the electric guitar.
The Aufklärung have kept us waiting, and although I confess I didn't expect a reunion, the wait was worth it. Now that “Nell’Idea Di Un Tempo Che” becomes another classic like “Dé Lá Tempesta... L'Oscuro Piacere”, I strongly doubt it, not because it's of lesser quality, but rather because the social context has changed since the beginning. It remains a very enjoyable album, surely one of the best of 2025. Welcome back. MS







2 commenti:

  1. Caro Massimo,
    Personalmente ho amato tanto la rinascita del Prog rock di fine anni 80 fino ai 2000. Anche se amante di queste sonorità, nei 90 da ragazzino ero un fervente metallaro estremo, con Band quali Sepultura, e soprattutto il death svedese europeo come Entombed Dismember, Grave, Unleashed e Tiamat. Ovviamente senza tralasciare i mostri sacri statunitensi, e prima ancora il thrash della bay area. Ma allo stesso tempo verso i 12 anni scoprii i miei amati Pink Floyd e fu amore al primo ascolto. Così parallelamente al metal, le mie orecchie si allenavano anche alle sonorità dei mostri sacri del Prog, scoperti a mano a mano. Poi da lì in poi scoprii che anche band di metal estremo, riuscivano a creare sonorità molto colte per il genere, come i Pestilence, Nocturnus, Cynic e i nostrani Sadist che con i primi due CD crearono dei veri capolavori. Poi il prog divenne sempre più il mio amore, ma purtroppo essendo nato troppo tardi, le nuove leve italiane ed estere, le scoprii troppo tardi, quando avvenne l'avvento di internet a metà 2000. D'altronde senza riviste e vivendo nella costa Teramana, era praticamente impossibile scoprire la rinascita prog che fai primi anni 90 in Italia e nel mondo stava avvenendo. Certo conoscevo i vari Marillion, che spesso venivano menzionati sulle riviste metal (non ho mai capito il perché) ma fondamentalmente il cosiddetto new prog non mi ha mai appassionato, tranne rare eccezioni. E ancora adesso che è diventato una delle tante correnti del Prog. Per non dilungarmi ulteriormente, posso dire che almeno in quei primi anni 2000, riuscii ad acquistare tutta la discografia dei Finisterre che soprattutto i primi due CD sono di una straordinaria bellezza. Poi i primi due dei Germinale, gli strepitosi e quasi metal prog Garden Wall ecc. Soprattutto nel 2003 un lavoro che amo particolarmente, l' unico dei Floating State. Ma purtroppo molti altri di grande valore degli anni 90, non sono mai riusciti a trovarli, e oggi solo grazie a Discogs posso averli. Gli stessi Aufklarung sono riusciti a farli miei grazie alla ristampa avventura anni fa dalla BTF. Altrimenti avrei perduto un ennesimo grande album italiano. Non ho citato i lavori stranieri dei grandi svedesi o gli Haikara del 2001 perché li trovai facilmente in quegli anni, anche senza soffrire un bel po'. Poi paradossalmente la inside out ristampava quei noiosi dei Flower Kings, mentre il sottoscritto comprava i Discipline e Spock' s Beard. Detto questo, purtroppo la maggiore etichetta italiana che ha stampato il meglio del meglio di quel periodo, cioè la Mellow ha chiuso. Le altre tipo Lizard o Marracash e AMS records non hanno assolutamente l'intenzione di ristampare almeno i CD più belli del Prog italiano anni 90. Uno su tutti Il Trono dei Ricordi. Se potessi li metterei io i soldi per fare ristampare i migliori dischi del Prog italiano anni 90, non tutti, perché francamente molti sono veramente di bassissimo livello. Ma ad avercene oggi di così tanta quantità.
    Mi scuso per la lunghezza caro Massimo. Ma è stato più che altro uno sfogo.
    Cordiali saluti Ivano da Alba Adriatica.

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  2. Ciao Ivano, sono molto contento di questo tuo "sfogo" che condivido pienamente. Hai ragione, ci sono state molte realizzazioni valide ed è un peccato che alcune di queste non vedano più luce. I Finisterre sono anche fra le mie band preferite! Io credo che You Tube ed altri canali possano venire incontro a queste mancanze, anche se io, come te, preferisco il supporto fisico. La musica solida vive un periodo particolarmente difficile, la gente non compera più il disco e credo sia difficile tornare indietro. Il vinile se la cava abbastanza bene, ma credo che riguardi più che altro la nostra generazione. Si vedrà, intanto noi godiamo... ;-) Un saluto.

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