ANDY
MICARELLI – Andyamo
Music
Force / Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: libro/CD – 2025
Oggi
la realtà di un cantautore non è agevole come in passato, vuoi perché passano
certe mode, vuoi perché la gente non si sofferma più ad ascoltare qualcosa d’impegnato.
Per questo serve un buon equilibrio fra buone melodie da ricordare e testi non
banali. Questa formula, che definirei addirittura “magica”, non è facile da
realizzare; la conferma si ha guardando le classifiche di vendite sonore, dove
del cantautore praticamente non vi è quasi più traccia. Chi ha la fortuna di
possedere questa formula (i soliti grandi nomi) si guarda bene dal non
abbandonarla.
Poi
ci sono le nuove generazioni che, come salmoni, tentano la risalita in questa
cascata di uscite alimentate da IA e programmi PC.
E sì, oggi la vita di un cantautore non è
agevole.
Andy
Micarelli è di Chieti e collabora spesso con il suo collega romano Aleco,
avendogli prodotto cinque album in qualità di arrangiatore, questo subito per
inquadrare il contesto sonoro in cui si adopera.
Ma
la sua carriera musicale ha origini ben più radicate: si diploma in sassofono
presso il conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, collabora con Marco
Contento, partecipa come tastierista e corista al tour di Lighea nel 2011,
produce un live in duo con il cantautore romano Mauro Di Maggio e supporta le
date in tour della storica band di Rock progressivo Le Orme.
Da
solista rilascia quattro album in studio: ”Ritratti”, “Non Me Ne Frega E
Canto”, “Sogni E Passaggi” e “Dreamy”. Oggi “Andyamo”, attraverso le sue undici
canzoni, ci propone un Micarelli maturo, dalle idee chiare e dai molti concetti
da esprimere, prorpio per questo il CD è accompagnato con un libro in cui poter
leggere le spiegazioni e i testi dei brani, oltre che godere delle foto
d’accompagnamento. Così l’autore descrive il concept nella prima pagina del
libro: “Questo disco esplora a fondo la mia vita, grazie a una visione chiara
delle cose e al bisogno fondamentale di tornare sempre a casa attraverso i ricordi,
gli affetti più cari, il senso di appartenenza e l’introspezione. In questo
album non racconto storie qualsiasi, ma la mia storia”.
Si
inizia con un grido di protesta: “Basta”. Qui l’autore mette in luce quelle
amicizie tossiche di quelle persone che ti cercano soltanto quando hanno
bisogno di qualcosa (a chi non capita?). Il testo conduce l’ascoltatore a
riflettere sul senso della vita e la scelta delle persone che ti devono stare
vicino durante il percorso terreno: quelle sincere.
Lo
stile su cui si basa la musica è quello prettamente italico degli anni ’80, con
piccole schegge di Orme e quel “La La La” che ricorda inevitabilmente il mitico
Ivan Graziani; un connubio intrigante che fa tornare la memoria ai tempi che
furono. Aleco partecipa come voce narrante al telefono che chiede all’amico il
classico favore.
“Viola”
è dedicata alla secondogenita di Micarelli, quell’amore che costruisce e
rafforza ogni cosa. Il piano apre il brano, che vuole essere una ballata ma che
in realtà possiede grandi aperture Pop sopra un ritmo semplice e ballabile, in
cui il ritornello è il centro focale.
Se
oggi siamo quel che siamo, il merito va attribuito principalmente alle nostre
radici, il passato è la saggezza su cui attingere. Questo è il tema trattato in
“Radici Preziose”. Qui il cantautorato è quello che ha fatto da scheletro a
tutti i dischi solisti dell’autore. Testo e musica fortemente legati fra loro.
“Fammi
Volare” affronta il classico “carpe diem”, prendere a due mani il coraggio
nella vita di tutti i giorni e poi lasciarsi andare, perché, come dice
Micarelli, la vita è un’avventura che richiede spontaneità. Qui l’elettronica
viene a supporto nella ritmica, così la bella voce dell’ospite Alessandra
Dambra.
Il
senso di appartenenza citato in precedenza fuoriesce nei testi di “Teate”,
canzone dedicata alla sua Chieti. Essa vuole essere una feroce difesa della
città, spesso sminuita e denigrata dai tanti detrattori che oramai, anche per
moda, ne parlano male, malgrado siano abitanti stessi del luogo. La musica si sbroglia
come una canzone d’amore, perché lo è a tutti gli effetti. Un bell’esempio di
positività che andrebbe attuato da tutti noi, ognuno per le proprie radici.
E
poi la solitudine. In “Silenzio” viene analizzata l’opportunità di scavare nei
nostri pensieri distaccati dal mondo che ci circonda… Senza distrazioni.
Si
ha bisogno anche di silenzio.
L’animo
gentile di Micarelli è ora a nudo, in pasto all’ascoltatore. Il movimento è
prettamente incentrato su tastiere e voce.
Così
nella vita c’è sempre un momento in cui ci si deve rialzare, e l’immortale
Wrestler Hulk Hogan viene preso come un esempio di riferimento nel brano
“Hulkmania”. Il pezzo giustamente è elettrico, vigoroso, con la chitarra
elettrica che sfocia nell’Hard Rock; non può essere altrimenti.
Il
disco di inediti si conclude con la dedica a Franco Battiato, suo maestro e
punto di riferimento musicale. “A Franco” è uno strumentale epicamente
sinfonizzato.
A
questo punto ci sono tre brani scritti in tempi passati: “Come Un Oceano” nel
2023, “Semplicità” nel 2017 e “Come Ti Vorrei” del 2014 in versione remix.
“Come
Un Oceano” è dedicata alla primogenita Aurora. Solare e serena nell’incedere,
mi ricorda qualcosa delle Orme più sognanti.
“Semplicità”
è uscito come singolo nel 2017 e tratta l’innamoramento nella sua genuinità.
Melodicamente morbido, accarezza l’ascoltatore con interventi di piano e
orchestrazioni.
“Come
Ti Vorrei” è scanzonata. La prima bozza venne realizzata in musicassetta nel
2002, poi incisa nell’album “Non Mi Frega E Canto” e pure dal gruppo Latoscuro
con la voce di Francesca Epifani.
In
conclusione, “Andyamo” ha come base la sincerità, quella di un autore che ama
la musica e la crea con intelligenza e gusto. MS
Versione Inglese:

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