LORENZO
CELLUPICA QUARTET – This Is Odd
Ma.Ra.Cash
Records
Genere: Jazz Prog
Supporto: CD / Spotify / Bandcamp –
2025
Le
eccellenze musicali nel territorio italico non finiscono mai di essere
nominate. Siamo una nazione di artisti in tutti i campi, anche in quello
musicale, malgrado i tempi possano suggerire il contrario.
Il
Jazz è un movimento che ci ha saputo donare molte soddisfazioni, anche recenti,
con musicisti notevoli come Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Massimo Manzi, Roberto
Gatto e moltissimi altri. Se poi il Jazz si sposa con la ricerca sonora del
Progressive Rock, allora il discorso si fa ancor più particolareggiato, adatto
a un pubblico esigente e raffinato. In questo ambito, Lorenzo Cellupica si
adopera avvalendosi della collaborazione di buoni artisti come Damiano Drogheo
(sax tenore e alto), Gianfranco De Lisi (basso), e Massimo Ceci (batteria);
ecco quindi nascere il Lorenzo Cellupica Quartet.
Cellupica
è un pianista, tastierista, compositore e insegnante di musica originario di
Isola del Liri (FR). Così possiamo leggere dalla scheda tecnica dell’autore:
“La sua formazione poliedrica, che spazia in diversi generi come Jazz,
Classica, Rock, Blues e Prog, gli ha permesso di costruire nel corso degli anni
diverse formazioni di successo. Nel corso della sua carriera ha ricevuto
numerosi riconoscimenti, sia come solista che all'interno dei gruppi da lui
fondati, tra cui il premio Rotary Club Frosinone. “L'eccellenza della musica italiana, XXI edizione” per il Jazz. Ha all'attivo
diverse uscite discografiche, sia come gruppo (Möbius Strip e Time Lag del
gruppo Möbius Strip) che come solista (“In A Haunted House”).”
Numerose
anche le date live che lo vedono protagonista in prestigiosi festival italiani,
ma anche all’estero, come a Chicago e in Wisconsin.
“This
Is Odd” è l’ultimo album a sua firma, dopo “In A Haunted House” (2023), fra
elementi melodici e complessità strutturali.
Otto i movimenti in cui i generi affrontati spaziano dal Jazz al Prog, a iniziare da
“Music For Four Musicians”, composizione calda supportata da suoni puliti in
cui la ritmica Jazz fa da traino portante. Il sax è colui che detta la melodia,
mentre il piano gioca con gli strumenti supportandoli.
Il
movimento, seppur ricercato, ben si stampa nella memoria.
Questa
è musica senza tempo, e “Whatever” lo dimostra a pieno, palesando tutte le
caratteristiche che il Jazz ha saputo incontrare nel cammino della propria
esistenza, anche quelle di un certo Frank Zappa.
“On
The Tail Of A Rainbow” alza il ritmo e, come suggerisce il titolo, si dipana in
un territorio prettamente solare. Il dialogo fra gli strumenti dimostra una
perfetta amalgama fra i musicisti. Piccole schegge di Progressive Rock
arricchiscono il tutto.
“No
Strawberries” mi riporta a quel Jazz Rock caro a gruppi come Agorà e Perigeo,
un tuffo negli anni ’70, ma con accorgimenti più moderni, dove il basso si
esprime al meglio. La title track ha un andamento misterioso; entra quasi di
soppiatto per poi dipanarsi in quello che strutturalmente ho descritto sino ad
ora, per nove minuti di ottima musica. Colori e suoni si fondono in un unico
abbraccio, proprio come rappresentato ottimamente nella cover del disco.
Il
piano di Cellupica alza il ritmo in “Mah”, brano tipicamente Jazz molto
sostenuto, mentre “I Wish To Climb Higher” riconduce l’ascolto in movimenti più
ricercati e di classe. Il momento intimistico è affidato a “I Can’t Paint”, qui
fuoriesce l’anima più raffinata dell’autore attraverso il pianoforte.
“This
Is Odd” riporta quindi nuovamente alla luce le straordinarie capacità
artistiche di noi italiani, che purtroppo spesso valorizziamo lavori esteri
decisamente più scadenti. Spero che un giorno questa esterofilia trovi una
giusta regolamentazione nelle nostre menti e che artisti del calibro di Lorenzo
Cellupica Quartet trovino la giusta e degna collocazione. Iniziate voi a
donargliela. MS.
Versione Inglese:

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