A.A.V.V. – Roccaccio Vol. 1
Archivio Nazionale Letterario /
Rockitaly
Genere: Rock Underground
Supporto: CD – 2025
Fiumi
d'inchiostro sono stati versati negli anni sull'argomento "Il Rock è
morto?" senza venire effettivamente a capo di nulla, specialmente in suolo
italico, dove il genere è rimasto di nicchia e per pochi adepti. In realtà è
sempre esistito, ma una cattiva distribuzione e il poco credere in esso da
parte delle case discografiche, soprattutto nelle vendite, hanno fatto sì che
tutto rimanesse nell'underground. Come si dice in questi casi, sotto la cenere
la brace è comunque viva.
Per
fortuna esistono amanti del settore che gettano anima e corpo in questa musica
e, diciamo anche, "ricerca" del movimento che non è sicuramente
facile scovare se non si è dentro delle argomentazioni. Mirco DeFox Galliazzo
ha un'intuizione che rende merito anche alla sua grande cultura musicale,
quella di raccogliere in un CD (rivalutando lo stesso in un periodo dove la
musica liquida la fa da padrona) alcuni degli artisti che tanto si sono
adoperati nell'Underground Rock e dintorni, Metal compreso. Attraverso un
annuncio su Rockitaly Magazine, parte una selezione che conduce al risultato di
questa compilation intitolata "Roccaccio Vol. 1" con l'artwork di
Stellaclone Design diretto dal noto fotografo RRR Remi Real Rock.
Andiamo
dunque a conoscere questi tredici artisti partecipanti all'opera:
Sappiamo
che il Rock è attitudine, stile di vita, e a Verona nel 1997 dei ragazzi
provenienti dalla storica band Spitfire creano il progetto EX, dove il Metal
diretto contro il disagio sociale è un pugno allo stomaco. "Salto Nel
Vuoto" è il pezzo proposto tratto dall'album "Combattere Sempre"
(Andromeda Relix – 2025) in pieno stile N.W.O.B.H.M. (New Wave of British Heavy
Metal), contenente un riff tagliente e odore di polvere di strada.
La
ricerca di Galliazzo resta nel ramo storico del genere italiano pescando i
Feline Melinda, band altoatesina autrice di otto album, fra questi due live e
un EP. La band di Rob Irbiz e Andy De Santis, sorta nel 1986, muta stile nel
tempo passando da uno Speed Metal compatto e melodico a un Metal dalle tinte AOR.
Il brano qui proposto è "More Than Ever" estrapolato da
"Seven" (Autoproduzione – 2024), energico e accattivante con un
ritornello gradevole da cantare.
Seguono
i bolognesi John Dallas, quartetto attivo dal 2013 capitanato dal leader
carismatico John Dallas. Hanno
all'attivo due album, "Wild Life" (Burning Minds - 2015) e "Love
& Glory" (Burning Minds - 2021). Sono fra i moderni
portabandiera dell'Hard Rock italico, autori di canzoni rispettose del passato
(AC/DC su tutti) e allo stesso tempo attuali. Orecchiabile e trascinante,
"John Dallas" è una canzone dalle aperture solari impossibili da
domare.
Ritorna
la N.W.O.B.H.M., qui splendidamente rappresentata dal trio Spitfire MkIII (ex
Spitfire), ancora oggi fedele allo spirito del primo movimento italiano. Si
formano nel lontano 1981 a Verona e hanno alle spalle una solida esperienza,
soprattutto in sede live, oltre che una ricca discografia a nome Spitfire.
"Shadows Phantoms Nightmares" è il primo album con il nuovo nome
datato 2022 edito da DeFox Records, dal quale viene estratto per questa
occasione "Despair". Tanto Saxon style e energia a profusione.
Con
i Wyv85 siamo al cospetto della reunion della line-up originale dei Wyvern,
altra formazione storica di Parma dei primi anni '80. "Save Humanity"
è tratto dall'ultimo EP e presenta una band Hard Rock ricca di esperienza e mai
doma del sound passato. Fabio Bonaccorsi (voce) conduce il brano con sapienza e
consapevolezza.
Si
ritorna in Veneto con una delle voci storiche del genere, quella di Gianni
Bardotti e del suo progetto attuale Jan-Os. Questa formazione può considerarsi
a tutti gli effetti un supergruppo formato da musicisti della scena Rock della
bassa padovana, vicentina, rodigina e veronese. "Treaths" trasuda
Rock da tutti i pori con caparbietà e saggezza.
Più
recenti i Kross Of Khaoss, nati nel 2012 a Treviso, dediti a un sound crudo ed
esplosivo grazie alla fusione di più generi come il Punk, lo Speed Metal e il
Blues. "The Dark Passenger" è il titolo dell'EP di debutto datato
2015. Il pezzo proposto nella compilation s'intitola "Snow White" e
sprigiona tutta l'essenza di questa formazione che nel tempo si è saputa far
rispettare soprattutto in sede live dividendo il palco con grandi artisti come
Anvil, Nanowar Of Steel e moltissimi altri.
È
la volta dei Carillon, progetto del batterista Loris Rigoni con "Perduti
Orgogli". Si fondano nel 2013 e rilasciano "Rumore E Silenzio"
(Andromeda Relix) nel 2018, disco che li mette all'attenzione del pubblico e
della critica, tanto da partecipare nel 2021 e nel 2022 all'edizione di Sanremo
Rock. Il brano qui proposto presenta un duo attento alla ricerca oltre che alle
giuste melodie facili da memorizzare. Buona la voce della veronese Patty Simon.
Con
i Serena Rock Band siamo al cospetto di un altro artista storico italiano,
Franco Serena (Ragazzi Dai Capelli Verdi, Nuvole Di Paglia). Attivo sin dal
1964, Serena vive passaggi nel Beat sino al Progressive Rock. "Soli"
è un capitolo che mostra il suo lato più Rock, dal quale fuoriesce tutta
l'esperienza annosa dell'autore.
"Roccaccio
Vol. 1" presenta anche un artista poliedrico che si adopera fra parole,
chitarra e sperimentazione, esso si chiama Lele Croce. Nella carriera riceve
diversi premi come il "Primo Traguardo" di Milano, il "Musica
Libera" di Roma e il "Ritmi Globali Europei" a Treviso.
"Libertad" è un pezzo trascinante intriso di Blues e Rock sudista
davvero godibile.
Un
altro nome di spicco in questa compilation è quello degli X-Hero, band di Heavy
Metal che ritorna oggi a noi con l'album "Evil Union" (DeFox Records
/ Heart Of Steel Records). Il leader fondatore e cantante Mirko Defox Galliazzo
è autore di un'ottima prova sopra le righe immersa in un Metal Prog diretto; il
brano proposto s'intitola "All Universe".
Si
tira un attimo di respiro con i Runaluna che propongono una ballata toccante
dal titolo "Luminescence". Anche questo potrebbe considerarsi un
supergruppo, con elementi provenienti da gruppi come X-Hero, Blondie Fox,
Tactusrosa e Giga From Nowhere. L'eleganza del Rock proposto sfiora anche il
Progressive Rock e tanto dello scenario anni '80. Il brano scritto dal
tastierista e bassista Sandro Benetti è una perla sonora.
La
raccolta si conclude con l'elettronica dei PC-Newton, che grazie a "Fuck
The Virus" si diverte a scorrazzare su una base che richiama "Another
One Bites The Dust" dei Queen. Il moniker è tratto dal film di Nicolas
Roeg del 1976 interpretato da David Bowie. Viaggi intergalattici e ottime
intuizioni di chitarra.
Quello
che m'intriga maggiormente dopo questa lunga cavalcata nella musica Rock
italiana è quel "Vol. 1" che ben mi fa sperare in una replica.
"Roccaccio Vol. 1" è un'occasione per chi si fosse persa la scena
underground in analisi; Mirco DeFox Galliazzo ha avuto un'illuminante
intuizione e noi gliene siamo grati. MS
Versione Inglese:

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