Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

mercoledì 29 ottobre 2025

NichelOdeon ft Borda

NICHELODEON FT BORDA – Flipper (Folk Songs for the Judgment Day)
Trumpf! Records
Genere: Alternativo / Sperimentale
Supporto: CD / LP / Digital - 2025




Quello che accade quando si ascolta Claudio Milano, in arte NichelOdeon, è una magia che travalica l'ascolto per come lo si intende generalmente: è stupore. Non si è mai di fronte a una logica delle forme melodiche, ma soprattutto è l'approccio a colpire l'ascoltatore. L'artista percorre un cammino in cui il soggetto trattato o creato è analizzato attraverso una struttura poliedrica, quasi come fosse un caleidoscopio, ogni movimento cambia di forma e colore.
La teatralità che fa parte del bagaglio culturale di Milano viaggia di pari passo con la musica, così che la vocalità diventa vera e propria performance, questo lo si è potuto apprezzare in tutte le opere di NichelOdeon.
Con "Flipper" si giunge alla sua ventunesima pubblicazione, la seconda come NichelOdeon, in collaborazione con l'artista e compositore elettronico Teo Ravelli (Borda). I temi trattati passano attraverso la storia personale dell'artista, trasposti in maniera distopica, musica dall'Alto Medioevo sino ai nostri tempi. Ciò che lega molti di questi passaggi è la paura, e come dice Milano: "Ho vissuto e trasposto in un Medley dove melodie appaiono, scompaiono, si sovrappongono e rincorrono come in un limbo pre-mortem che fa della coesistenza tra realtà/finzione/percezione del tempo e dello spazio/sonno/veglia un viaggio senza tempo e latitudine, in cui l'azione del singolo individuo non può avere più forza sufficiente per cambiare il corso di quanto accade, una storia che non appartiene più a chi la genera".
Con Milano e Borda partecipano Vincenzo Zitello, Vittorio Nistri, Stefano Giannotti, Gianni Lenoci, Filippo Manini, Paolo Tofani, Stefano Saletti, Jorge Quejo, Antonis Kalamoutsos, Tony Pagliuca, Erica Scherl, Evaristo Casonato, Andrea Grumelli, Francesca Badalini, Luca Casiraghi, Filippo Panichi, Giancarlo Oggionni, Camillo Pace, Claudio Pirro, Alessandro Seravalle e Andy Micarelli. L'artwork è a cura di Bamto e Niccolò Clemente, le foto sono di Alessandra Di Lecce, il tutto su idea di Claudio Milano.
Sono quindi sette i motivi sonori denominati “Distopia” e per vostra curiosità vi presento la lunga lista dei brani trattati, fra famosi e inediti:
 
Quando Ricordiamo (Luciano Berio/Italo Calvino) - 1980
La Fenice (Riccardo Cocciante/Rodolfo Santandrea) - 1984
Il Canto degli Italiani – per “Apostasia della Bellezza” di Marc Vincent Kalinka (Goffredo Mameli/Michele Novaro) – 1847
Albergo a Ore (Herbert Pagani)  - 1969
La Chanson de Vieux Amants (Jaques Brel/ Gérard Jouannest) - 1967
Avec le Temps (E. Medail/Léo Ferré) - 1970
La Costruzione di un Amore (Ivano Fossati) - 1978
La Canzone dell’Amore Perduto (Fabrizio De André) - 1966
Mi Sono Innamorato di Te (Luigi Tenco) - 1962
Non, Je ne Regrette Rien (Charles Dumont/Michel Vaucaire) - 1956
Cornflake Girl (Tori Amos) - 1994
I’m Late (Claudio Milano/Lewis Carroll) - 1856/2020
Alexanderplatz (Alfredo Cohen/Franco Battiato/Giusto Pio) - 1982
The Cold Genius Song (Henry Purcell/John Dryden) - 1691
Après un rève, op. 7 n. 1 (Gabriel Fauré/R. Bussine) - 1870-1878
Il Pianto della Madonna (Claudio Monteverdi/Ottavio Rinuccini) - 1641
Lusive la Lune – La Canzone della Notte di Natale (tradizionale friulano) – XVIII sec.
Lu Rusciu de lu Mare (tradizionale salentino) – XVI/XVII sec.
Maramao (Mario Consiglio/Mario Panzeri da “Scura Maje”/”Mara Maje”/”Lamento di una Vedova” – tradizionale Abruzzo e Basilicata XIV/XV sec., poi in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa; infine “canzone della fronda” antifascista)
Ahi! Amours (Conon de Béthune) - 1189 circa
So Ben Mi C'ha Bon Tempo (Orazio Vecchi) - 1590
Mad About You (Alex Callier) - 2000
Adesso Si (Sergio Endrigo) - 1966
Fenesta ca Lucive (Matteo Di Ganci/Guglielmo Cottrau/Vincenzo Bellini/Giulio Genoino, da una poesia del XVI sec. musicata nel 1842)
E Se Domani (Carlo Alberto Rossi/Giorgio Calabrese) – 1964
Una Lunga Storia d’Amore (Gino Paoli) - 1984
Lontano, lontano (Luigi Tenco) - 1966
Vecchio Frack (Domenico Modugno) - 1955
E non Finisce Mica il Cielo (Ivano Fossati) - 1982
Estate (Bruno Martino/Bruno Brighetti) - 1960
Summertime (George Gershwin/DuBose Heyward/Ira Gershwin) – 1935
Black Is the Color  - Of My True Love's Hair (tradizionale scozzese/John Jacob Niles) – XVIII sec. (?)
La Canzone dei Soli (Claudio Milano) - 2021
… Dopo (Claudio Milano/Vincenzo Zitello) - 2018
The Sleeper (Peter Hammill/Edgar Allan Poe) – 1831/1991
La Flagellazione di Cristo - recitarcantando (Claudio Milano) – 2025
From Her to Eternity (Barry Adamson/Blixa Bargeld/Nick Cave/Mick Harvey/Anita Lane/Hugo Race) – 1984
Don Giovanni (Lucio Battisti/Pasquale Panella) – 1986
La Realtà non Esiste (Claudio Rocchi) – 1971
L’Ombra della Luce (Franco Battiato/Giusto Pio) – 1991
I brani non inclusi nel CD ma su pubblicazione online sono:
 Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara (Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium (David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand (David Bowie) – 1971
Il Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800
 
I sedici minuti di “Distopia 1” aprono subito il ricercato scenario vocale in cui l’artista si getta anima e corpo assieme al pianoforte. Dissonanze, coralità e ottimi arrangiamenti (fiati compresi) fanno da collante all’enorme puzzle. Ritmiche roboanti si passano staffetta con attimi di quiete persi nei corridoi della mente impegnata dell’autore. I pezzi vengono stravolti, fagocitati e riproposti con assoluta personalità. Non c’è tregua, fra angoscia, paura e disperazione; solo a tratti le parti strumentali tentano di portare una serenità che raramente si palesa. Splendida l’interpretazione teatrale, così come la voce.
“Distopia 2” vede proseguire l’intento (come in tutti e sette i movimenti in generale), appena riconoscibili gli originali tanto è feroce il nuovo rimpasto. Meditativo e drammatico l’inizio, da ascoltare anche a luci soffuse per entrare al meglio nei meandri del contenuto. Elettronica a supporto, frangenti da camera: il tutto per un ascolto sorprendente.
“Distopia 3” entra nell’Alto Medioevo in cantico latino, mentre la performance vocale sale ad altissimi livelli attraverso coralità curate. Si passa in tradizionali friulani e salentini, sino a giungere allo sberleffo di “Maramao”, un percorso paradossale e squilibrante.
“Distopia 4” si distingue per un sibilo vocale incredibile, pauroso e nero come la pece. Qui la sperimentazione si supporta nuovamente con l’elettronica di Borda, ma anche in questo caso nulla è banale, ed ecco sopraggiungere il contrabbasso e il piffero.
“Distopia 5” è una mini suite di oltre diciassette minuti disturbanti per la psiche, dove anche il ritmo sale e si lancia in un “tunnel del vento” vocale. Ma sono tutti piccoli frangenti spezzettati in cui è difficile trovare una stazionaria melodia di base; essa giunge di tanto in tanto (“E Se Domani”), ma la variante è sempre dietro l’angolo. Non bisogna fare programmi e neppure domande durante l’ascolto; serve solo lasciarsi trasportare via.
Così “Distopia 6” è un ulteriore mini suite della durata della precedente. L’inizio cupo prepara al successivo balzo emotivo; Milano diventa melodioso, sussurrato, intimistico e ritorna a duettare con il piano. Il finale con l’organo sprigiona drammaticità da ogni nota.
A concludere “Distopia 7”, teatro della voce.
Non è mai facile recensire un album di NichelOdeon; sicuramente avrò commesso anche degli errori, tanto è il materiale in gioco. Lui è sempre avanti nei tempi, impegnato e destabilizzante. Il pubblico deve essere attento e non superficiale per non perdersi le effettive sfumature e i significati della performance, altamente artistica nel puro senso del termine. NichelOdeon & Borda sono fra gli ultimi pionieri della pura arte italiana: questo è un fatto inoppugnabile, in cui sono certo di non essermi sbagliato. MS.


I brani non inclusi nel CD ma su pubblicazione online:

Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara (Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium (David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand (David Bowie) – 1971
Il Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800 






Claudio Milano



Versione Inglese:


NICHELODEON FT BORDA – Flipper (Folk Songs for the Judgment Day)
Trumpf! Records
Genre: Alternative / Experimental
Format: CD / LP / Digital - 2025


When listening to Claudio Milano, aka NichelOdeon, something magical happens that transcends the conventional understanding of music: it's awe-inspiring. You're never faced with a logical melodic structure, but rather an approach that strikes the listener. The artist embarks on a journey where the subject matter is analyzed through a multifaceted structure, akin to a kaleidoscope where every movement changes shape and color.
The theatricality that is part of Milano's cultural background travels hand in hand with the music, making the vocals a true performance. This has been evident in all of NichelOdeon's works.
With "Flipper", we reach his 21st release, the second as NichelOdeon, in collaboration with electronic artist and composer Teo Ravelli (Borda). The themes explored range from the artist's personal history, transposed in a dystopian manner, to music from the High Middle Ages to the present day. What ties many of these passages together is fear, and as Milano says: "I've lived and transposed into a medley where melodies appear, disappear, overlap, and chase each other like in a pre-mortem limbo that makes the coexistence of reality/fiction/perception of time and space/sleep/wakefulness a journey without time or latitude, where the action of the individual can no longer have enough strength to change the course of what happens, a story that no longer belongs to who generates it".
Joining Milano and Borda are Vincenzo Zitello, Vittorio Nistri, Stefano Giannotti, Gianni Lenoci, Filippo Manini, Paolo Tofani, Stefano Saletti, Jorge Quejo, Antonis Kalamoutsos, Tony Pagliuca, Erica Scherl, Evaristo Casonato, Andrea Grumelli, Francesca Badalini, Luca Casiraghi, Filippo Panichi, Giancarlo Oggionni, Camillo Pace, Claudio Pirro, Alessandro Seravalle, and Andy Micarelli. The artwork is curated by Bamto and Niccolò Clemente, with photos by Alessandra Di Lecce, all based on an idea by Claudio Milano.
There are seven sound motifs called "Distopia", and for your curiosity, I'll present the long list of tracks, both famous and unpublished:
 
Quando Ricordiamo (Luciano Berio/Italo Calvino) - 1980
La Fenice (Riccardo Cocciante/Rodolfo Santandrea) - 1984
Il Canto degli Italiani – per “Apostasia della Bellezza” di Marc Vincent Kalinka (Goffredo Mameli/Michele Novaro) – 1847
Albergo a Ore (Herbert Pagani)  - 1969
La Chanson de Vieux Amants (Jaques Brel/ Gérard Jouannest) - 1967
Avec le Temps (E. Medail/Léo Ferré) - 1970
La Costruzione di un Amore (Ivano Fossati) - 1978
La Canzone dell’Amore Perduto (Fabrizio De André) - 1966
Mi Sono Innamorato di Te (Luigi Tenco) - 1962
Non, Je ne Regrette Rien (Charles Dumont/Michel Vaucaire) - 1956
Cornflake Girl (Tori Amos) - 1994
I’m Late (Claudio Milano/Lewis Carroll) - 1856/2020
Alexanderplatz (Alfredo Cohen/Franco Battiato/Giusto Pio) - 1982
The Cold Genius Song (Henry Purcell/John Dryden) - 1691
Après un rève, op. 7 n. 1 (Gabriel Fauré/R. Bussine) - 1870-1878
Il Pianto della Madonna (Claudio Monteverdi/Ottavio Rinuccini) - 1641
Lusive la Lune – La Canzone della Notte di Natale (tradizionale friulano) – XVIII sec.
Lu Rusciu de lu Mare (tradizionale salentino) – XVI/XVII sec.
Maramao (Mario Consiglio/Mario Panzeri da “Scura Maje”/”Mara Maje”/”Lamento di una Vedova” – tradizionale Abruzzo e Basilicata XIV/XV sec., poi in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa; infine “canzone della fronda” antifascista)
Ahi! Amours (Conon de Béthune) - 1189 circa
So Ben Mi C'ha Bon Tempo (Orazio Vecchi) - 1590
Mad About You (Alex Callier) - 2000
Adesso Si (Sergio Endrigo) - 1966
Fenesta ca Lucive (Matteo Di Ganci/Guglielmo Cottrau/Vincenzo Bellini/Giulio Genoino, da una poesia del XVI sec. musicata nel 1842)
E Se Domani (Carlo Alberto Rossi/Giorgio Calabrese) – 1964
Una Lunga Storia d’Amore (Gino Paoli) - 1984
Lontano, lontano (Luigi Tenco) - 1966
Vecchio Frack (Domenico Modugno) - 1955
E non Finisce Mica il Cielo (Ivano Fossati) - 1982
Estate (Bruno Martino/Bruno Brighetti) - 1960
Summertime (George Gershwin/DuBose Heyward/Ira Gershwin) – 1935
Black Is the Color  - Of My True Love's Hair (tradizionale scozzese/John Jacob Niles) – XVIII sec. (?)
La Canzone dei Soli (Claudio Milano) - 2021
… Dopo (Claudio Milano/Vincenzo Zitello) - 2018
The Sleeper (Peter Hammill/Edgar Allan Poe) – 1831/1991
La Flagellazione di Cristo - recitarcantando (Claudio Milano) – 2025
From Her to Eternity (Barry Adamson/Blixa Bargeld/Nick Cave/Mick Harvey/Anita Lane/Hugo Race) – 1984
Don Giovanni (Lucio Battisti/Pasquale Panella) – 1986
La Realtà non Esiste (Claudio Rocchi) – 1971
L’Ombra della Luce (Franco Battiato/Giusto Pio) – 1991
I brani non inclusi nel CD ma su pubblicazione online sono:
 Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara (Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium (David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand (David Bowie) – 1971
Il Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800
 
The 16 minutes of "Distopia 1" immediately open up the sought-after vocal scenario in which the artist throws himself body and soul along with the piano. Dissonances, chorality, and excellent arrangements (including horns) act as the glue for the enormous puzzle. Thunderous rhythms alternate with moments of quiet lost in the corridors of the author's engaged mind. The pieces are turned upside down, swallowed up, and re-proposed with absolute personality. There's no respite between anguish, fear, and desperation; only occasionally do the instrumental parts attempt to bring a serenity that rarely manifests. The theatrical interpretation is splendid, as is the voice.
"Distopia 2" continues the intention (as in all seven movements in general), with the originals barely recognizable due to the ferocity of the new mix. The meditative and dramatic beginning is best listened to with dimmed lights to fully enter the depths of the content. Electronic support and chamber music fragments come together for a surprising listening experience.
"Distopia 3" enters the High Middle Ages with Latin chant, while the vocal performance reaches high levels through carefully crafted chorality. It transitions into traditional Friulian and Salentine music, culminating in the mocking "Maramao", a paradoxical and unbalanced journey.
"Distopia 4" stands out for its incredible, fearsome, and pitch-black vocal whistle. Here, experimentation is supported again by Borda's electronics, but nothing is banal, and the double bass and piffero make an appearance.
"Distopia 5" is a mini-suite lasting over 17 minutes, disturbing to the psyche, where the rhythm also rises and launches into a vocal "wind tunnel". But these are all small, fragmented moments where it's difficult to find a steady base melody; it appears occasionally ("E Se Domani"), but the variant is always around the corner. One shouldn't make plans or ask questions during the listening experience; it's all about letting oneself be carried away.
Thus, "Distopia 6" is another mini-suite of similar length. The dark beginning prepares for the subsequent emotional leap; Milano becomes melodic, whispered, intimate, and returns to duet with the piano. The finale with the organ exudes drama from every note.
"Distopia 7" concludes with a showcase of vocal theater.
It's never easy to review a NichelOdeon album; I'm sure I've made mistakes, given the amount of material at play. He's always ahead of his time, engaged, and destabilizing. The audience needs to be attentive and not superficial to avoid missing the actual nuances and meanings of the performance, which is highly artistic in the purest sense of the term. NichelOdeon & Borda are among the last pioneers of pure Italian art: this is an undeniable fact, and I'm certain I haven't been mistaken. MS.


The songs not included on the CD but published online:


Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara (Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium (David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand (David Bowie) – 1971
Il Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800 



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