HORA PRIMA – Hora Prima
Ma.Ra.Cash Records
Genere: Rock Progressivo
Supporto: cd / digital – 2025

Quando
vedo in Italia giovani artisti cimentarsi in un genere musicale come il
Progressive Rock, nutro ancora speranza per il sostentamento della bellezza. La
nostra nazione è ricca di band odierne che s’immergono in queste sonorità dal
sapore passato, chi lo fa in maniera più fedele agli originali, e chi invece
tenta nuove soluzioni, entrambe fondamentali perché la storia non va mai
dimenticata, anche se poi ci si attiva verso un mutamento dello status quo. Non
c’è futuro senza la memoria, come diceva Primo Levi.
I
baresi Hora Prima sono un'altra delle nostre realtà di cui andare fieri. Si
formano nel 2015 da un’idea di Francesco Bux (batteria e
voce) e di Domenico De Zio (chitarra). A loro, nel corso degli anni si aggiungono
Gianluca De Bene (chitarra), Roberto Gomes (tastiere e voce) e Valeria Tritto
(basso). Con questa formazione portano alla luce il buon debutto “L’Uomo Delle
Genti” (Ma.Ra.Cash Records - 2020), disco accolto con entusiasmo sia dal
pubblico che dalla critica di settore. L’attenzione su di loro resta alta
grazie anche alle numerose date live (Finalisti nazionali Sanremo Rock,
AlbeRockBello Festival, Premio Morris, Veruno Festival), comparse televisive e
interviste su giornali e libri. Tornano
dopo cinque anni con “Hora Prima” e una nuova formazione: Andrea Catalano (voce),
Domenico De Zio (chitarra), Roberto Di Lernia (basso, voce), Francesco Bux (batteria,
synth, voce), e Roberto Gomes (tastiere, voce).
Lo
stile musicale attinge in numerosi gruppi, la lista sarebbe davvero lunga e
inutile in quanto ognuno di voi noterà un riferimento a qualcuno o qualcosa,
possano essere il Banco Del Mutuo Soccorso, che la PFM, o i Gentle Giant,
insomma tanta carne al fuoco che lascio a voi cucinare.
“Hora
Prima” contiene sei canzoni più una bonus track, la cover del brano “Le Roi
Soleil” dei New Trolls tratto dall’album “Concerto Grosso N° 2”.
Essendo
questa musica colta (così viene spesso nominata da molti fruitori), di certo i
testi non possono essere da meno, quindi affrontano problematiche odierne come
l’uso improprio dell’intelligenza artificiale nei confronti della creatività,
oppure del rapporto uomo moderno e religione, fino ad analizzare il consumismo.
Subito
gli otto minuti abbondanti di “Uomo Ancestrale (Primordio)” consegnano a noi
una band consapevole dei propri mezzi e dell’obbiettivo da raggiungere. Dopo un
inizio orchestrale, la voce di Andrea Catalano subentra con buona enfasi e si
dimostra all’altezza dell’articolata composizione, fra PFM e Gentle Giant.
Sentori passati fermano momentaneamente il tempo in una staffetta fra cambi di
ritmo e di stili (Neal Morse docet). Anche gli assolo strumentali non sono
messi lì per caso.
“Intelligenza
Artificiale” inizia con vigore fra chitarra elettrica alla King Crimson e
tastiere, tuttavia la melodia prettamente italica è sempre presente con quella
punta di mediterraneità che ci contraddistingue. Qui Catalano tocca alte vette.
Si
dimostra più intrigante e ricercata nelle soluzioni elettroniche “Deus Ex
Machina”, qualcuno scorgerà schegge impazzite di Area, ma stabilire questo sta
nella cultura musicale di ognuno di noi, infatti anche “On The Run” dei Pink
Floyd non dista poi di molto, neppure il primo Battiato. E infine l’apertura strumentale
molto gradevole immersa nel mondo Caravan di “Nothing At All / It’s Coming Soon
/ Nothing at All”. Brano top.
“Delirium
Omnibus” è cantata in inglese ed è maggiormente prossima alla formula canzone. “Diari
Dalla IV Dimensione” include passaggi nell’Hard Prog, mentre la conclusiva “Al
Khwarizmi” è giocosa nel ritmo, apportando freschezza all’insieme. Gli anni ’70
sono rispettati in tutto e per tutto.
La
cover di “Le Roi Soleil” è ben fatta, una bella rispolverata a un piccolo
classico della band genovese New Trolls.
Impossibile
restare indifferenti alla fine dell’ascolto, posso paragonare gli Hora Prima a
un astronave capace di spostarsi velocemente fra generi ed ere, in più l’equipaggio
ha il completo controllo della situazione. Disco consigliatissimo anche a chi
per la prima volta si accosta al Progressive Rock. MS
Versione Inglese:
Nessun commento:
Posta un commento