ALLARME SOCIETA’
Questo
che stiamo vivendo nel 2025 è un periodo in cui non ci rendiamo più conto di
cosa siamo diventati. Ci lasciamo privare di ogni diritto, ci tartassano sempre
più, comprese le pensioni impossibili da raggiungere; il tutto avviene con il
nostro benestare. Com’è possibile che siamo arrivati a tanto?
Un
indizio preoccupante ce lo rileva la nostra beneamata musica. Oggi il settore è
sempre più in crisi; anche i post musicali su Facebook non sono più seguiti, o
se lo sono, le persone ascoltano per cinque secondi (lo si vede da You Tube
Studio). Guarda caso, chiude anche MTV. La musica non interessa più, è solo un
ricordo per nostalgici. Eppure l’ascolto è fondamentale, perché se non lo
facciamo con ciò che ci può emozionare, figuriamoci se ci ascoltiamo fra di
noi! Di sicuro no.
Da
qui l’isolamento, la diffidenza e l’aggressione. Ma da dove deriva tutto
questo? La risposta è più semplice di ciò che si può immaginare. Io amo dire la
battuta: “Una volta, quando il telefono era attaccato al muro con un filo, faceva
meno danni”. I social ci hanno messo davanti a un numero impressionante di
bugie; fateci caso, fra filmati falsi, foto ritoccate, fake news, eccetera, vi
renderete conto che un gattino è l’unico ad essere veritiero. Ma non è solo
questo, come se non bastasse, c’è ancora di peggio: la manipolazione del
cervello.
Non
devi pensare! Come si fa? Basta interrompere in continuazione il ragionamento
di una persona, il pensare e l’ascoltare. L’arma letale è la pubblicità. Essa
ti interrompe in continuazione e per il cervello è un piccolo trauma che, se
ripetuto per più di cento volte al giorno, a lungo andare negli anni ci
rimbambisce. Direte voi: “Come, più di cento volte al giorno?”. Volete esempi?
Radio, mail, TV, giornali, internet, telefonate all’ora dei pasti sono tutti
pieni di pubblicità che ti interrompono ogni dieci minuti; tu ascolti e TAK! Si
blocca l’alchimia. Il gioco è fatto. Anche i blog li riempiono di pubblicità, compreso questo che state leggendo! Perché allora la pubblicità non viene
regolamentata? Ma figuriamoci, piuttosto si sono inventati la legge sulla
privacy per darcene ancora di più e obbligatoriamente con il nostro benestare.
Dobbiamo essere stupidi e basta. Andate su internet e vedrete cosa accade
quando entrate su una pagina web: “Accetti i cookie, se non accetti abbonati”.
E giù mail e telefonate.
Scherzosamente
definisco questo periodo “Il Ristordimento”, perché così è. Ma la cosa che mi
preoccupa maggiormente è che non vedo via di uscita se non quella di spegnere
tutto ciò che ho sopra citato. Bisogna necessariamente ritagliarsi tempo per se
stessi, leggere, ascoltare con calma e senza interruzioni. Passiamo la maggior
parte della giornata a fare cose che non ci servono a discapito di quelle che
invece sarebbero importanti. In poche parole, dobbiamo fare l’esatto opposto di
ciò che stiamo facendo ora per stare già meglio.
Scusate
questo piccolo sfogo che preferirei chiamare “grido d’allarme”, perché tutto
sta andando a rotoli, per prima la nostra dignità. Anni di battaglie sociali
perse per un telefono che non è più attaccato a un filo. Io sono della generazione
del telefono fisso; ora c’è quella dei fissi al telefono. Si salvi chi può.
Mi
direte che sono un populista… Sì, perché faccio parte del popolo, anche se non
so ancora per quanto tempo. Mala tempora currunt. MS.
Versione Inglese:
ALERT SOCIETY
This period we're living in, in 2025, is one where
we're no longer aware of what we've become. We're letting ourselves be deprived
of every right, and we're being hounded more and more, including
impossible-to-reach pensions; and it's all happening with our consent. How is
it possible that we've reached this point?
A worrying sign comes from our beloved music. Today,
the industry is increasingly in crisis; even musical posts on Facebook are no
longer followed, or if they are, people listen for only five seconds (as can be
seen on YouTube Studio). Coincidentally, MTV is closing down too. Music no
longer interests people; it's just a memory for nostalgics. Yet listening is
fundamental, because if we don't do it with things that can move us, let alone
listening to each other! Definitely not.
This leads to isolation, mistrust, and aggression. But
where does it all come from? The answer is simpler than one might think. I like
to say: “Back when phones were attached to walls with cords, they caused less
damage.” Social media has put us in front of an impressive number of lies; pay
attention, and you'll realize that among fake videos, retouched photos, and
fake news, a kitten is the only truthful one. But that's not all; as if that
weren't enough, there's something even worse: brain manipulation.
You shouldn't think! How do you do it? Just keep
interrupting a person's reasoning, thinking, and listening. The lethal weapon
is advertising. It interrupts you constantly, and for the brain, it's a small
trauma that, if repeated over a hundred times a day, over the years, makes us
numb. You might say: “How, over a hundred times a day?” Want examples? Radio,
email, TV, newspapers, the internet, and phone calls during meal times are all
full of ads that interrupt you every ten minutes; you listen, and BAM! The
alchemy is blocked. The game is done. Why isn't advertising regulated then? Oh,
come on, they've invented privacy laws to give us even more of it, and we have
to consent to it. We have to be stupid, period. Go on the internet and see what
happens when you visit a webpage: “Accept cookies, or subscribe if you don't.”
And then emails and phone calls pour in.
I jokingly call this period “il ristordimento” (a play
on words between resurrection and stupor), because that's what it is. But what
worries me the most is that I see no way out other than turning off everything
I've mentioned above. We need to carve out time for ourselves, read, listen
calmly and without interruptions. We spend most of our day doing things that
are unnecessary at the expense of what truly matters. In short, we need to do
the exact opposite of what we're doing now to feel better.
Excuse this small outburst that I'd rather call a
“call to action”, because everything is falling apart, starting with our
dignity. Years of social battles lost over a phone that's no longer attached to
a cord. I'm from the landline generation; now it's the generation of those
glued to their phones. Save yourself if you can.
You'll call me a populist; yes, because I'm part of
the people, even if I'm not sure for how much longer. Mala
tempora currunt. MS.


Condivido Pienamente e mi vergogno di vivere in questa società. E io che mi lamentavo degli anni 90, certo ero un ragazzino e per forza di cose dovevo fare il ribelle, poi arrivo Berlusconi in politica, che non bastavano le sue televisioni piene di sgallettate semi nude, e il lavaggio del cervello con i suoi programmi. Personalmente che seguo e milito in politica, il male assoluto è iniziato da lì. Ha portato il populismo, la demagogia e l' oppressione delle minoranze. E come si vede, oggi i loro eredi molto più estremisti stanno continuando su quella scia. Sono anni che dico che stiamo ancora subendo le conseguenze del Berlusconismo. Tu parlavi di pubblicità chi è stato il precursore di tutto questo. Oggi nel mondo la democrazia è agli sgoccioli e tutto è iniziato da Berlusconi, gli attacchi alla magistratura, riempire le carceri di poveri cristi con un paio di grammi di fumo in tasca, mentre la corruzione sua e dei suoi amici veniva smantellata per legge. Il conflitto di interesse perenne e perpetuato negli anni. Il falso in bilancio eliminato e Ruby nipote di Mubarak. E potrei andare avanti. Pubblitalia incassa e produce pubblicità, e il cittadino italiano è all' analfabetismo di ritorno. Quindi la Ducessa Meloni e i suoi Camerati impresentabili e incompetenti non hanno inventato nulla. Seguono la scia dell' odio propagandato dal cavaliere. In ambito musicale è meglio sorvolare, altrimenti il mio fegato già metà è andato. Ormai lottare o scendere in piazza non serve più a niente. E lo dice uno che per anni lo ha fatto con convinzione. Berlusconi ha infettato il mondo democratico, basta vedere Trump come governa la presunta democrazia più grande al mondo, dove in carcere il colore che vedi è solo il nero dei cittadini. In Europa Orban, il genocida Netanyahu. Ci vorrebbe un nuovo 1968, ma chi lo promuoverebbe i giovani che stanno tutto il giorno curvi sullo smartphone? Ai ventenni che incontro lo dico sempre: Scappate se ne avete la possibilità, come d'altronde in molti fanno, perché questo Paese oggi ancora per poco no, ma nei prossimi decenni solo chi avrà i milioni potrà continuare a vivere. Con i salari più bassi d'Europa. Scappate cazzo. E io mi pento di essere tornato.
RispondiEliminaPurtroppo è così caro Ivano. Hai detto ciò che penso anche io. E' anche vero, come diceva De Andrè "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti." Nessuno è esonerato da colpe. Per stringere il tutto dico soltanto che questa è l'Italia e il cavaliere comunque (come dici tu giustamente), ha dato una bella spallata al sistema sociale che ci portiamo dietro anche oggi. Non vedo più possibile un nuovo 68, e la risposta l'hai data tu: tutti ricurvi sul telefono. Un saluto.
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