ALFIO COSTA / STEFANO PIAZZI -
Morgana 1994 / 2024 - An Unconventional Celebration
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Supporto: Digital / CD – 2025
I
sogni sono il propellente della vita, specialmente quando si è giovani e si ha
voglia di sfidare il mondo. Tutto è fantastico, l’entusiasmo, la spontaneità e
la voglia di emergere; questo, poi, in musica è un rituale pressoché comune a
tutti coloro che prendono da poco gli strumenti in mano.
Il
tempo inesorabilmente passa, e rispolverare certi vecchi lavori degli esordi ha
comunque un fascino che trasuda sia nostalgia che emozione. Ciò capita a
moltissimi artisti che poi nel tempo hanno proseguito e arricchito il proprio
bagaglio culturale attraverso esperienze; fra questi ci sono i Prowlers di
Alfio Costa (tastiere, voce) e Stefano Piazzi (chitarre, voce).
In
una sera di febbraio del 2024, i due, davanti a due boccali colmi di birra,
decidono di celebrare l’esordio “Morgana” datato 1994. La band ha alle spalle
una lunghissima storia ricca di soddisfazioni, soprattutto da parte della
critica, grazie a sette album di notevole fattura. “Morgana” fu un album non
convenzionale, in origine suonato da cinque musicisti che rispondono ai nomi di
Alfio Costa (tastiere, coro), Laura Mombrini (voce solista, coro), Stefano
Piazzi (chitarre), Marco Premoli (basso), e Giovanni Vezzoli (batteria, coro).
Oggi
il disco viene praticamente stravolto, capovolto, riarrangiato, maltrattato e
coccolato, come amano dire Costa e Piazzi. I testi vengono mantenuti originali,
scritti in classico inglese “bergamascato”. Con loro partecipano Laura Mombrini
(cori e controcanti), e Simone Colzani (batteria e percussioni).
La
copertina con i cinque angeli femminili con strumenti in mano rimanda a quella
del 1994, ma qui rappresentata con colori più tenui. Sottolineo altresì che un
disco di Progressive Rock italiano, cantato da una donna, non è che si incontri
poi così frequentemente; questo per porre immediatamente in luce la personalità
del gruppo.
I
brani sono gli stessi di “Morgana”, esclusa la bonus track finale che risulta
essere un inedito narrante il connubio fra Alfio Costa e Stefano Piazzi. Il
nuovo album porta il titolo di “Morgana 1994 / 2024 - An Unconventional
Celebration”. Ed è “Day After Day (Night After Night)” che impone
immediatamente le nuove regole, a cominciare dagli effetti tastieristici che si
lasciano raggiungere dalla chitarra e dalla batteria. Il ritmo è quello di una
ballata riflessiva, soave e sognante. Bello l’intervento vocale della Mombrini,
mentre le arie potrebbero risiedere benissimo in un disco dei Nosound.
Concatenata
giunge “I See Love In Your Eyes” con la risacca del mare e il piano
malinconico, un abbraccio sonoro che lascia l’ascoltatore ipnotizzato. Voci si
susseguono e si sovrappongono in una zona eterea in cui lasciarsi trasportare.
“Lookin’
At The Sky” cambia lo scenario apportando oscurità dettata dai suoni
psichedelici; qui le tastiere di Costa ricoprono ancora una volta il ruolo
primario. Piccoli spaccati di luce rendono il brano suggestivo. Suggerito
l’ascolto in cuffia. L’esperienza dei musicisti passata negli anni rende i
nuovi arrangiamenti fluidi e gustosi, come nella nuova veste di “Solitude”,
esempio di ricercatezza e gusto.
“Morgana’s
Shadows” è uno dei picchi dell’album, sempre mantenente la classe e la
pacatezza che li contraddistingue. E si finisce con la bonus track “Earth And
Rain”, altro tuffo nella Psichedelia nebbiosa e impalpabile, territorio in cui
Costa e Piazzi si ritrovano alla perfezione.
Bene
dicono gli artisti in analisi: “Il tempo passa e non si può fermare, ma si può
vivere intensamente…” e loro con “Morgana 1994 / 2024 - An Unconventional Celebration”
lo hanno fatto in maniera ineccepibile! MS.
Alfio Costa
Versione Inglese:



Caro Massimo
RispondiEliminaI Prowlers sono stati un' ottima band nel decennio dei 90 che come ho già scritto amo particolarmente. Una delle pochissime band con una voce femminile, non tutti i loro lavori sono di ottima qualità, ma al sottoscritto è bastato quel gioiellino (che riuscii a trovare un ultimissima copia) dal titolo "Sweet Metamorfosi". Certamente non registrato benissimo, e magari andrebbe rimasterizzato, ma un CD dalle atmosfere eteree e sognanti che ovviamente conosci benissimo. Purtroppo non si sono più ripetuti su quei livelli, ma io che apprezzo le voci femminili, questo lavoro (come molti altri) avrebbe meritato una maggiore considerazione. Ma è il solito discorso trito e ritrito.
Ti saluto cordialmente.
In effetti "Sweet Metamorfosi" è un lavoro ispirato. Saluti a te!
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