QUEEN - A
Night At The Opera
EMI- TRIDENT
Genere: Rock
Supporto: cd / lp - 1975

Con più di 250.000 copie vendute, “A Night At The Opera” consacra
i Queen al grande pubblico. Primo disco di platino e primo 45 giri di elevata
durata a comparire negli scaffali dei negozi, ovviamente stiamo parlando della
monumentale “Bohemian Rhapsody”. Questa gode anche di un altro piccolo primato,
nel famoso programma “Top Of The Pops”, quello delle classifiche inglesi, nel
1975 per la prima volta non sono invitati gli artisti, ma al loro posto viene
trasmesso un video clip da loro interpretato. Nasce con esso e
involontariamente, il senso della futura MTV.
Ma “A Night At The Opera” non è solo “Bohemian Rhapsody”, è
un perfetto equilibrio di Rock suntuoso, operistico, Hard e d’epoca, dominato
dal suono perfetto e caldo della chitarra artigianale di Brian May. Che i Queen
fossero in via di maturazione si era intuito gia dal precedente “Sheer Heart
Attack”. La personalità ambigua di Freddy Mercury e la voce, sono al centro del
riflettore, i cori sono sempre di più la carta d’identità della band, non solo
fulcro della nota “Bohemian Rhapsody”, ma anche dell’iniziale “Death On Two
Legs”. Questa è una canzone maligna dedicata a Norman Sheffield, uno dei due
fratelli proprietari della Trident Records, reo (secondo i Queen) di essere
troppo attaccato al denaro. C’è invece goliardia e voglia di divertimento fra
le note di “Lazing On A Sundey Afternoon”, breve canzone dal sapore anni ’30.
Il lato A prosegue con il Rock più canonico di “I’m In Love Whit My Car”,
cantata dalla ruggente voce del bravo batterista Roger Taylor, dove piccoli
spunti di Hard Rock fanno capolino. Tutto questo è preludio per la bella e
famosa “You’re My Best Friend”. Le tastiere ricoprono un ruolo importante in
tutto l’LP e vengono suonate proprio da Freddy Mercury. Quasi Country è “’39”,
cantata e concepita dal chitarrista May, semplice e diretta, forse anche
troppo, ma con un ritornello assolutamente devastante. Più Rock e Queen style
la successiva “Sweet Lady”, forse l’unica più attaccata al precedente lavoro
della band. Chiude il lato A “Seaside Rendezvous”, altri due minuti di follia
goliardica, proprio come “Lazing On A Sundey Afternon”.
Il lato B del disco è uno dei più belli in assoluto della
storia del Rock! Epicità crescendo e cori sperimentali da brividi in “The
Prophets Song”, mentre la successiva “Love Of My Life” è una delle canzoni più
belle mai scritte da Mercury. Struggente l’interpretazione come le sue note, un
capolavoro di ballads ancora oggi considerata fra le migliori al mondo!
Nuovamente anni ’30 con “Good Company” mentre chiude con meravigliosa enfasi, la
già citata “Bohemian Rhapsody”. La struttura del brano è per certi versi
Progressiva, sperimentale, con il coro centrale a spezzare l’andamento melodico,
una innovazione che nel tempo ha avuto i suoi buoni proseliti.
“A Night At The Opera” è uno dei dischi nella storia che per
la sua realizzazione ha necessitato di una spesa da records, ma il risultato è
all’orecchio di tutti. Equilibrio strepitoso fra Rock e Pop, i Queen con esso
si manifestano maestri della comunicazione sonora di massa. Negli annali del
Rock dischi così se ne contano davvero sulla punta delle dita di una mano!
Signori,
“God Save The Queen”! MS
Versione Inglese:

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