EVERON
- Shells
Music
Theories Recordings
Genere:
Progressive Rock
Supporto: cd / lp – 2025
Con
mia grande sorpresa, ritrovo i tedeschi Everon in attività. In realtà non hanno
mai preso la decisione di un vero e proprio stop, questo anche a detta di
Oliver Philipps: "La band non ha
mai smesso. È stata una pausa".
In
questi anni il polistrumentista e cantante ha condotto la carriera del
produttore per artisti come Delain, Charlotte Wessels, i Progressive Metaller
Ad Infinitum e Wolverine, i gruppi Prog italiani The Oneira, Leah, Angel e
Imperia. In attività discografica dal 1993, gli Everon hanno rilasciato sette
album in studio, di cui l’ultimo “North” sedici anni fa nel 2008.
“Shells”
è l’ottavo.
Nel
frattempo accadono anche fatti drammatici, come la dipartita per arresto
cardiaco del batterista e co-fondatore Christian Moos. Per l’ultimazione dell’album
si avvalgono della partecipazione di Jason Gianni, mentre alla voce troviamo la
moglie di Oliver, Helena Iren Michaelsen (cantante di Trail Of Tears, Imperia e
Angel), ma anche Leah al microfono nel brano “Pinocchio's Nose”.
Quindi
oggi la formazione Everon è la seguente: Oliver Philipps (voce, pianoforte,
tastiere, chitarre, orchestrazioni, produttore), Ulli Hoever (chitarre), e Schymy
(basso).
La
musica Everon si è sempre contraddistinta per energia ed esuberanza, un Prog
particolare, vicino all’Heavy e in qualche tratto anche all’AOR, con in mente
sempre la volontà di creare brani orecchiabili e tecnici. Non esulano infatti
nella loro carriera delle suite, come quella che troviamo nella chiusura dell’album
intitolata “Flesh”. La canzone in questione risale all’anno 2002, tratta dall’album
omonimo, ed è rivisitata probabilmente per donargli il giusto spolvero alla
ricerca di un merito aggiunto.
Dodici
le canzoni a iniziare dal primo singolo “No Embrace”. Immediata è la sensazione
che gli Everon non siano mutati di una virgola, il brano è quindi infarcito da robuste
sonorità e un cantato dal sentore Folk. Ogni volta che ascolto questa band ho
sempre sensazioni di apertura mentale verso una positività aleggiante che
giunge intrinseca. Riflessiva la ballata “Broken Angels”, voce e piano iniziale
con le coralità di Helena Iren Michaelsen a seguito. Il ritmo sale e diventa
tutto epico. Quando parlo di belle melodie, ascoltate “Travels” e avrete un
buon esempio di classe ed eleganza. Il tempo sembra essere tornato indietro grazie
a queste sonorità eterne legate sia agli anni ’80 sia ’90.
Fra
tutti i brani che hanno una continuità qualitativa di certo inusuale per i
nostri tempi (abituati noi ad ascoltare album con brani di riempimento), nomino
il singolo “Guilty As Charged” dove si parla di autoanalisi e rimpianti, la
sentita "Until We Meet Again" rivolta a Moss, “Pinocchio's Nose”,
Monster” e la già nominata suite di quasi quindici minuti “Flesh”.
La
musica degli Everon fa stare bene, illumina, carica, riscalda il cuore. Ben
ritrovati, e il mio pensiero va inesorabilmente a Christian Moos, il merito
come sempre è anche il tuo. Indimenticabile. MS
Versione Inglese:
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