CODICE
C – Boom
Ma.Ra.Cash
Records
Genere: Crossover Prog / Rock
Supporto: cd – Digital – 2025
Dopo
un inizio stentante, questo 2025 per il Progressive Rock italiano si sta rivelando
alquanto interessante. Mi sto riferendo alla qualità piuttosto che alla
quantità, paradossalmente sono i grandi nomi quelli che al momento hanno deluso
di più al sottoscritto.
La
Ma.Ra.Cash Records, così come la Lizard e la M&P Records, sta proponendo
ottime realizzazioni a breve distanza fra loro, una di queste riguarda il gruppo
laziale Codice C, autore del secondo album in studio intitolato “Boom”.
L’esordio
discografico risale al 2020 con il titolo omonimo, ed è frutto della
collaborazione di due noti artisti in campo musicale, Gianluca Capitani
(batteria), e Danilo Cherni (tastiere). Capitani, oltre che batterista, è compositore,
talent-scout, e produttore. Ha collaborato in concerti, clinics, televisioni e
altro con: Steve Vai, Robben Ford, John Parish, Sidiki Condè, Scott Reeves,
Erminio Sinni, Goblin Rebirth, Nada, e molti altri. Cherni è il tastierista dei
Fluido Rosa (Tribute band Pink Floyd) con tre cd pubblicati; dal 2008 dei
Dyesis (cover Yes); dal 2012 fa parte dei Goblin Rebirth con due cd in attivo e
della band Avviso di Sfratto (Rock'n'roll, Jive, anni '50). L’alchimia fra i
due scatta immediatamente, ma quello che più sorprende è la freschezza e
geniale capacità di comporre musica non convenzionale. E’ vero che ci sono i
soliti noti punti di riferimento come per tutti gli artisti, specialmente se
stiamo parlando di Progressive Rock, quindi Genesis e compagnia bella, ma in
realtà la fantasia li porta a toccare differenti confini, analizzando almeno
cinquant’anni di musica.
Per
realizzare queste nove canzoni si avvalgono della collaborazione di numerosi
special guest che rispondono ai nomi di Andrea Casali (voce, basso), Giacomo
Anselmi (chitarre), Maurizio Perfetto (chitarre), Frank Marino (voce), Roberta
Lombardini (voce), Matteo Arisi (basso), e Roberta Palmigiani (viola, violino).
“Boom”
di base è un concept album che tratta l’amore in senso generico, visto da tutte
le sue sfaccettature. In tre brani le parole sono state scritte da altrettante
poetesse che rappresentano il nord, il centro e il sud Italia e sono Raffaella
Ferrari, Federica Gallotta, e Lucia Ferrara.
Mi
piacerebbe lasciare a voi la scoperta dell’ascolto, ma traccio brevemente
alcune linee brano per brano:
In
“Double Bind” immaginate di fondere i Genesis con i Led Zeppelin.
“Boom”
ha la struttura e l’incedere del brano “Futile” dei Porcupine Tree.
“Get
It” lascia spazio anche all’elettronica per un pezzo introspettivo.
“Sexual
Impulses” ripropone elettronica ma questa volta in bilico fra King Crimson, Yes
e Hard Rock.
Con
“Strong And Convinced” si è al cospetto dell’Hard Prog ma spezzato da frangenti
più pacati.
“Body
Storm” ha un inizio dal sentore Folk nordico, dove la ritmica ricopre un ruolo
primario, il pezzo risiederebbe benissimo nella discografia solista di Peter
Gabriel.
“Thousand
Years” è una ballata di classe con tanto di violino.
In
“My Name” ritorna l’elettronica al servizio della Psichedelia, mentre il finale
è in Porcupine Tree style.
“Your
Stuff” è un'altra ballata con effetti, flauto e la bella voce di Roberta
Lombardini.
L’approfondimento
lo lascio alla vostra curiosità.
“Boom”
è un disco che fa stare bene, energia positiva e ballate che non si soffermano
nel mondo del banale, ma che osano in soluzioni, cambi di ritmo e di
strumentazioni. Musica per chi ama il vero ascolto. MS
Versione Inglese:
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