Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 3 maggio 2025

Daal

DAAL - Decoding The Emptiness / Live: Waves From The Underground
Daal Music / Ma.Ra.Cash Records
Genere: Eclectic Prog
Supporto: cd / Bandcamp – 2025


 



I Daal di Davide Guidoni (batteria, percussioni, rumori, campionatori) e Alfio Costa (tastiere) sono nel panorama Progressivo Italiano moderno un’eccellenza oramai riconosciuta in tutto il mondo.
Sposano a pieno l’essenza del termine “Progressive”, ossia quella della ricerca strutturale e sonora, mai banale e supportata da una grande personalità. Tutto ciò fa dell’ascolto un’esperienza unica, e accade disco dopo disco, considerando che rilasciano dal 2009 ben sette album da studio oltre a box set compilation, ep e singoli.
Davide Guidoni è noto nel circuito per aver fatto parte  nei lavori di band del calibro di Taproban, The Far Side, Gallant Farm, Nuova Era, Ozone Player e altri ancora, Alfio Costa invece ha diversi progetti,  Tilion, Prowlers, Colossus Project, e Dark Session.
Guidoni è anche l’autore delle belle copertine che accompagnano il supporto sonoro e che ben rappresentano in immagine la musica proposta. Anche questa volta si avvalgono della collaborazione di Ettore Salati alle chitarre e di Bobo Aiolfi al basso, squadra che vince non si tocca.
Quest’anno  raddoppiano, e realizzano due album differenti ma in qualche maniera complementari, “Decoding The Emptiness” in studio con nuovi brani, e “Live: Waves From The Underground”.
Il primo, contenente otto tracce, è un percorso suggestivo immerso nel concetto di vuoto e in tutto ciò che ne deriva, il secondo di nove tracce viene registrato durante le sessioni in studio a Roma nell’ottobre del 2023.
Ma andiamo per ordine, “Decoding The Emptiness” è anche il titolo del movimento che apre l’album, nove minuti di greve Psichedelia in cui le note delle chitarre sostenute donano ampiezza all’ascolto. Probabilmente viene spontanea la comparazione con il sound dei Pink Floyd, in realtà durante il percorso le note mutano con l’apporto del cambio di ritmo. Suono fluido e impreziosito dalle aperture delle tastiere di Costa. Musica senza tempo.
“Attic Clouds” è quasi una colonna sonora dal sentore seventies, una sorta di nenia che si rincorre in un loop basato su un giro armonico che muta di tonalità. La carta vincente sta nel crescendo finale d’impatto. Piano e voce aprono “Twilight”, malinconica proprio come il crepuscolo, introspettiva nella ricerca dei colori dell’anima. A metà il brano si apre nella fase strumentale in classico stile Daal in cui la Psichedelia ha l’incedere pacato, quello che durante l’ascolto fa socchiudere gli occhi.
In “Horror Vacui” la band crea atmosfere grazie a suoni di fondo, ma è il piano di Costa a portare un raggio di sole. Il pezzo è bene arrangiato, avvolgentemente perso nel vuoto. Da questo momento i restanti brani sono strumentali.
“Simulacra” non interrompe l’andamento greve delle composizioni, monolitica e Crimsoniana si articola in uno stato in cui l’oscurità resta di fondo. Queste sonorità non possono che far venire in mente alcuni approcci sonori di band prettamente nordiche. Suoni elettronici aprono “Mademoiselle X”, altro movimento che si avvicina all’intento di “Attic Clouds”, qui sviluppato in maniera migliore per quello che concerne l’intensità, ancora una volta vicina ai Pink Floyd soprattutto per l’uso della chitarra elettrica di Salati.
“D.o.o.m. (Mortuarii Octavarii Obscuri Declamatio)” è una mini suite nomen omen.  Sale il ritmo, qui i Daal mettono sul piatto tutto l’armamentario a loro disposizione. Tredici minuti in cui ogni componente mette a nudo tutta l’anima per un risultato assolutamente coinvolgente per emotività.
L’album si conclude con una bonus track intitolata “Return From The Spiral Mind” dove la rumoristica elettronica gioca un ruolo importante.
“Decoding The Emptiness” farà sicuramente la gioia di chi ama queste sonorità e band come Pink Floyd, Anekdoten e tutto ciò che gira attorno alla Psichedelia.
“Live: Waves From The Underground” è composto d’intense sessioni improvvisate a iniziare dai dieci minuti abbondanti di “WFTU 09.03.2020 (45°41'42''N 9°40'12''E)”, e subito sembra di respirare l’aria dello studio con l’atmosfera magica che si crea all’interno, quando i componenti si fondono attraverso l’alchimia dell’intesa in una unica entità. Suoni spaziali si rincorrono fra effetti eco, Hammond, Moog e molto altro.
In “WFTU 15.09.2008 (51°30'N 0°11'W)” c’è la ricerca di una serenità di fondo attraverso i suoni più pacati, una improvvisazione di dieci minuti in cui i Daal mettono a nudo il proprio DNA. Non si può restare indifferenti avanti all’assolo della chitarra.
“WFTU 26.04.1986 (51°23'21.98''N 30°05'57.01''E)” e’ incentrata sulla ricerca percussionistica di Guidoni, molto Pinkfloydiana periodo anni ’70 nell’intento.
“Daeconstruction Brain Melody” è un viaggio nella psiche, ampiamente supportato dalle aperture strumentali atte a donare all’ascoltatore una sensazione di serenità. Segue “W.F.T.U. 20.07.1969 (8°30'N 31°24'E)”, altro approccio in cui le tastiere avvolgono tutto. Fra le improvvisazioni più interessanti sottolineo “Daeconstruction Decalogue part. I”, fuga in cui il Prog svedese può incontrare molti punti di congiunzione.
Altra suite di dodici minuti e mezzo è “W.F.T.U. 01.09.1928 (51°31'2'N 0°10'23'W)”, qui gli strumenti si ascoltano fra di loro interagendo in un approccio dalla base Jazz. Da sottolineare l’ottimo apporto del basso di Bobo Aiolfi.
“W.F.T.U. 02.06.1946 (41°53'35'N 12°28'58'E)” sposa nuovamente la causa percussioni e tastiere, trascinando l’ascolto verso la conclusiva “W.F.T.U. 25.07.1943 (41°53'46.32''N 12°28'53.4''E)”, ambientazione più prossima al canonico Progressive Rock.
I Daal confermano di essere una realtà consolidata, sempre aperta all’evoluzione di questa musica dalle tinte oscure ma maledettamente ammaliante.
Di questo doppio lavoro esiste l’edizione limitata a cento copie con confezione in legno. MS
 
Per contatti:
 
Facebook.com/Daalmusic
Bandcamp: daal.bandcamp.com
Mail: daalmusic@gmail.com 






Versione Inglese:



DAAL - Decoding The Emptiness / Live: Waves From The Underground
Daal Music / Ma.Ra.Cash Records
Genre: Eclectic Prog
Format: CD / Bandcamp – 2025


The Daal duo, composed of Davide Guidoni (drums, percussion, noises, samplers) and Alfio Costa (keyboards), is a recognized excellence in the modern Italian Progressive scene, known worldwide. They fully embody the essence of the term "Progressive", which is structural and sonic research, never banal and supported by great personality. This makes the listening experience unique, and it happens album after album, considering they have released seven studio albums since 2009, plus box sets, compilations, EPs, and singles.
Davide Guidoni is known in the circuit for having been part of bands like Taproban, The Far Side, Gallant Farm, Nuova Era, Ozone Player, and others. Alfio Costa, on the other hand, has various projects, including Tilion, Prowlers, Colossus Project, and Dark Session. Guidoni is also the author of the beautiful covers that accompany the music and perfectly represent the proposed music. This time, they are joined by Ettore Salati on guitars and Bobo Aiolfi on bass, a winning team.
This year, they double down and release two different but somehow complementary albums, "Decoding The Emptiness" in studio with new songs, and "Live: Waves From The Underground".
The first album, containing eight tracks, is a suggestive journey immersed in the concept of emptiness and everything that derives from it. The second album, with nine tracks, was recorded during studio sessions in Rome in October 2023.
Let's start with "Decoding The Emptiness", which is also the title of the opening track, a nine-minute heavy Psychedelia where the sustained guitar notes give breadth to the listening experience. The comparison with Pink Floyd's sound might come naturally, but during the journey, the notes change with the rhythm shift. Fluid sound enriched by Costa's keyboard openings. Timeless music.
"Attic Clouds" is almost a soundtrack with a 1970s feel, a sort of lullaby that repeats in a loop based on a harmonic pattern that changes tone. The winning card is the impactful final crescendo. Piano and voice open "Twilight", melancholic like the twilight, introspective in the search for the colors of the soul. Midway through, the song opens into an instrumental phase in classic Daal style, where Psychedelia has a calm pace, making you want to close your eyes.
In "Horror Vacui", the band creates atmospheres with background sounds, but it's Costa's piano that brings a ray of sunshine. The piece is well-arranged, envelopingly lost in emptiness. From this point on, the remaining tracks are instrumental.
"Simulacra" doesn't interrupt the heavy composition flow, monolithic and Crimson-like, articulating a state where darkness remains in the background. These sonorities can only make you think of some Nordic bands' sonic approaches. Electronic sounds open "Mademoiselle X", another movement that approaches the intent of "Attic Clouds", developed better in terms of intensity, again close to Pink Floyd, especially for Salati's electric guitar use.
"D.o.o.m. (Mortuarii Octavarii Obscuri Declamatio)" is a mini-suite, a name that speaks for itself. The rhythm rises, and Daal puts everything they have into it. Thirteen minutes where every component shows their soul, resulting in an absolutely engaging emotional experience.
The album concludes with a bonus track titled "Return From The Spiral Mind", where electronic noise plays an important role.
"Decoding The Emptiness" will surely delight those who love these sonorities and bands like Pink Floyd, Anekdoten, and everything around Psychedelia.
"Live: Waves From The Underground" is composed of intense improvised sessions, starting with the ten-minute "WFTU 09.03.2020 (45°41'42''N 9°40'12''E)", and immediately, you feel the studio atmosphere, with the magical chemistry between the components. Spatial sounds chase each other among echo effects, Hammond, Moog, and more.
In "WFTU 15.09.2008 (51°30'N 0°11'W)", there's a search for serenity through calmer sounds, a ten-minute improvisation where Daal shows their DNA. You can't remain indifferent to the guitar solo.
"WFTU 26.04.1986 (51°23'21.98''N 30°05'57.01''E)" focuses on Guidoni's percussion research, very Pink Floyd-like in the 1970s.
"Daeconstruction Brain Melody" is a journey into the psyche, supported by instrumental openings that give the listener a sense of serenity. Followed by "W.F.T.U. 20.07.1969 (8°30'N 31°24'E)", another approach where keyboards envelop everything. Among the most interesting improvisations, I'd highlight "Daeconstruction Decalogue part. I", a fugue where Swedish Prog can find many connection points.
Another twelve-and-a-half-minute suite is "W.F.T.U. 01.09.1928 (51°31'2'N 0°10'23'W)", where instruments interact in a Jazz-based approach. Worth noting is the excellent contribution of Bobo Aiolfi's bass.
"W.F.T.U. 02.06.1946 (41°53'35'N 12°28'58'E)" marries percussion and keyboards again, dragging the listening experience towards the conclusive "W.F.T.U. 25.07.1943 (41°53'46.32''N 12°28'53.4''E)", an ambiance closer to canonical Progressive Rock.
Daal confirms being a consolidated reality, always open to the evolution of this music with dark but captivating shades.
A limited edition of this double work exists, with a wooden packaging, limited to 100 copies. MS
 
 
For contacts:
 
Facebook.com/Daalmusic
Bandcamp: daal.bandcamp.com
Mail: daalmusic@gmail.com






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