STRUTTURA
& FORMA – One Of Us
ElectRomantic
Music
Distribuzione:
Ma.Ra.Cash / Self
Genere:
Jazz Rock
Supporto: cd – 2017
Mi
chiedo spesso che cosa abbia Genova di così speciale, in quanto grandiosa città
produttrice di gruppi (o come si chiamavano negli anni ’70 “complessi”)
Progressive Rock. L’aria del mare, i vicoli, il cibo, il vino, la gente…Non so,
resta il fatto che sin dagli anni ’70 ad oggi è sempre stata una fucina
continua di grandi musicisti al riguardo. Prima o poi riuscirò a capirlo,
altresì bene accetti sono anche i vostri suggerimenti.
I
Struttura & Forma li incontriamo solo oggi nei scaffali di dischi a
dispetto del loro anno di formazione, il lontano 1972. L’incontro tra i
chitarristi Franco Frassinetti e Giacomo Caliolo avvenuto in una sala prove del
centro storico, annessa ad un noto negozio di strumenti musicali, è stato
galeotto. Il nome Struttura & Forma lascia presagire una certa
intellettualità di base, una cultura che negli anni passati è stata abbondantemente
trattata, relegata ad un contesto che ha supportato il Progressive Rock fino a
renderlo un genere a se stante e ben definibile. Numerose le date live nel
tempo, alcune delle quali con artisti importanti come Francesco De Gregori.
Dopo aver sperimentato nel Prog Rock, nel tempo il gruppo vira verso il Jazz
Rock e va incontro anche a defezioni e stop. Oggi sono formati da Franco
Frassinetti (chitarra), Giacomo Caliolo (chitarre), Marco Porritiello (batteria),
Stefano Gatti (basso) e Klaudio Sisto (voce).
In
definitiva “One Of Us” è il loro album d’esordio, con Beppe Crovella ospite nel
disco assieme al suo mitico Mellotron. L’artwork a cura di Roberto, Davide e
Vincenzo Leoni è ricco di info, foto e testi con 18 esaustive e gradevoli
facciate.
Il
disco si apre con un suntuoso strumentale dal titolo “Worms” registrato nel
1972, questo proprio per sottolineare con orgoglio le proprie radici. Il
cantato nelle successive canzoni è
prettamente in inglese, salvo tornare nel 1972 con la conclusiva bonus track
“Il Digiuno Dell’Anima” in lingua madre. Succede “Symphony”, fra Mellotron e
chitarre dedite a melodie capaci di
soddisfare l’ascoltatore grazie a riff gradevoli e assolo di notevole tecnica.
Prog Rock roboante, colmo di sonorità in perfetto stile. All’ascolto si può
godere anche della cover del brano “Lucky Man” dei maestri Emerson Lake &
Palmer.
Hard
Prog per “Kepler” e Psichedelia nella title track “One Of Us”, a testimonianza
di una cultura musicale a tutto tondo dei componenti. Dai tratti Funky la breve
strumentale “Kyoko’s Groove” per poi lasciarsi andare in uno sciolinare di
chitarre e Mellotron. Più canzone la successiva “Indios Dream”, ancora una
volta sorretta dalle chitarre. Buono il lavoro in fase ritmica in “Fasting
Soul” mentre “Amsterdam” tenta una
ricerca stilistica differente, molto vicina a quella dei svedesi The Flower
Kings per intenderci. Dolce e melodiosa la strumentale “Acoustic Waves”,
chiusura del disco ufficiale per poi giungere alla succitata bonus track “Il
Digiuno Dell’Anima”.
Un
debutto che grazie all’esperienza dei componenti, lascia a bocca aperta per
professionalità e freschezza dei suoni. Ora speriamo soltanto di non dover
attendere molti anni per un successivo album da studio, e mi auguro anche che
raccolgano i dovuti consensi. Altro tassello prezioso dell’infinito mosaico Progressive Rock
Italiano. MS
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