Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica
venerdì 31 ottobre 2025
Kozminski
KOZMINSKI – Un Oceano Di Zeri
giovedì 30 ottobre 2025
Il ritorno senza tempo dei Cervello
Tra mito e memoria: il ritorno senza tempo dei Cervello con "Chaire"
il nuovo studio album in uscita il 5 dicembre 2025
Disponibile anche la nuova edizione rimasterizzata del primo
album Melos
ScreamForExistence.com
/ info@screamforexistence.com
Nell’antica Grecia, la parola Chaire veniva usata sia per
salutare che per
congedarsi, con il significato di “stai bene” o “abbi cura
di te”. Questo spirito
senza tempo di connessione e augurio è il cuore di questo
album.
I Cervello nacquero a
Napoli nei primi anni ’70, nel pieno fiorire della scena del
rock progressivo italiano.
Accanto a gruppi
come Osanna, Premiata Forneria
Marconi (PFM) e Banco del
Mutuo Soccorso, i
Cervello seppero distinguersi
con una voce
unica, capace di
fondere tradizioni mediterranee,
passaggi
sinfonici e una sperimentazione senza compromessi.
Il loro album d’esordio, Melos (1973), resta una delle gemme
più preziose del
prog italiano. Incentrato
su miti dell’antica
Grecia, univa temi
mitologici a
intrecci strumentali audaci, tessiture acustiche e soluzioni
avanguardistiche. Pur
accolto con entusiasmo dalla critica, Melos rimase l’unico
lavoro in studio della
band, che si sciolse poco dopo.
Nonostante la breve
parabola, l’influenza dei
Cervello non si
è mai
spenta: Melos è stato riscoperto e amato da generazioni di appassionati
in tutto
il mondo, fino a diventare un disco di culto.
Oggi, a
distanza di cinquant’anni, i
Cervello tornano con Chaire,
prodotto
da Corrado Rustici, in uscita il 5 dicembre 2025 per Sony
Music esclusivamente
in formato CD ed LP.
Preordina Chaire: https://bio.to/cervello
L’album è basato su brani scritti tra il 1974 e il 1983, ora
finalmente arrangiati e
registrati nel corso degli ultimi quattro anni dai membri
originali superstiti:
• Corrado Rustici –
chitarra, tastiere, voce
• Antonio Spagnolo –
basso, chitarra acustica, flauto dolce, voce
• Giulio D’Ambrosio –
flauto, sax, voce
• Gianluigi Di Franco
– voce solista
Con l’aggiunta di Roberto Porta alla batteria.
Voce e anima insostituibile dei Cervello, Gianluigi Di
Franco ci ha lasciati nel
2005. Grazie ai più recenti progressi nel restauro audio, le
sue interpretazioni,
salvate da fragili
bobine a due
tracce e cassette
dell’epoca, hanno potuto
rivivere,
permettendo a Chaire di esistere
come omaggio e
al tempo stesso
come nuova creazione.
“Negli ultimi cinquant’anni, questi
brani scritti da
me insieme a
Gianluigi Di
Franco, tra il 1974 e il 1982, erano rimasti congelati nel
tempo: semplici idee
registrate su cassetta e su due tracce, destinate a
diventare il secondo album
del Cervello. Dopo lo scioglimento del gruppo, invece,
caddero in uno stato di
ibernazione che, paradossalmente, ha
conservato intatta la
loro purezza
originaria.” Dichiara Corrado Rustici aggiungendo: “Oggi,
dopo tutto il nostro
vissuto umano e
musicale, so che
non sarebbe mai
stato possibile ricreare
l’innocenza e la
direzione compositiva di
quei tempi. Ancora
una volta, la
tecnologia apre nuove possibilità: ciò che è accaduto negli
ultimi tre anni ci ha
permesso di far rivivere quelle idee, con la voce di
Gianluigi. Per me è quasi un
miracolo ascoltare di nuovo la sua voce, ancora ingenuamente
innocente, dare
forma alle melodie e restituire senso a questa pubblicazione
e a questi brani. Ci
son voluti cinque
anni per mettere
a punto questi
sette brani, e
mi auguro
davvero che tutti i fan che ci seguono dal 1973, in tutto il
mondo, possano godere
di questa musica. È il nostro ringraziamento per averci
seguito e sostenuto in
tutti questi anni.”
Per celebrare questo ritorno, Chaire viene pubblicato
insieme a un documento
storico: una
registrazione dal vivo
del 1973, che
immortala i Cervello
nell’esecuzione di brani dall’album di debutto e in un
inedito strumentale.
Parallelamente a questa pubblicazione, verrà resa
disponibile anche una nuova
edizione
rimasterizzata di Melos
(1973), curata separatamente, per
completare idealmente il percorso artistico della band.
Due preziose testimonianze che collegano l’esordio
leggendario della band con
la sua rinascita odierna.
Cinquant’anni dopo Melos, Chaire è testimonianza di
amicizia, memoria e della
potenza intramontabile della musica. È un saluto e un
commiato, un dono dal
passato, rinato per il presente.
CHAIRE
tracklist:
1. Chaire –
Hallo
2. Templi
Acherontei
3. La Seduzione di Chiaro Ulivo
4. Reina de Roca
5. Movalaide incl. Trasfigurazione
6. La Danza dei Guardiani
7. Chaire -
Farewell
LIVE AT
POMIGLIANO D’ARCO 1973 tracklist:
1. Intro
2. Canto del Capro
3. Scinsione (T.R.M.)
4. Euterpe
5. Melos
6. Progressivo Remoto
CONTATTI:
Facebook:
h1ps://www.facebook.com/CervelloOfficial
Instagram:
h1ps://www.instagram.com/cervelloofficial
YouTube:
h1ps://www.youtube.com/@CervelloOfficial
"Between
Myth and Memory: The Timeless Return of Cervello with Chaire", the new
studio album set for release on December 5, 2025.
Also
available is the new remastered edition of the first album Melos
ScreamForExistence.com
/ info@screamforexistence.com
In ancient
Greece, the word Chaire was used both to greet and to bid farewell, meaning
"be well" or "take care of yourself". This timeless spirit
of connection and well-wishing is at the heart of this album.
Cervello
was formed in Naples in the early 1970s, in the midst of the Italian
progressive rock scene. Alongside groups like Osanna, Premiata Forneria Marconi
(PFM), and Banco del Mutuo Soccorso, Cervello distinguished itself with a
unique voice, capable of fusing Mediterranean traditions, symphonic passages,
and uncompromising experimentation.
Their debut
album, Melos (1973), remains one of the most precious gems of Italian prog.
Centered on myths of ancient Greece, it combined mythological themes with bold
instrumental interplay, acoustic textures, and avant-garde solutions. Although
well-received by critics, Melos remained the band's only studio work, as they
disbanded shortly after.
Despite
their brief trajectory, Cervello's influence has never faded: Melos has been
rediscovered and loved by generations of fans worldwide, becoming a cult
classic.
Today,
fifty years later, Cervello returns with Chaire, produced by Corrado Rustici,
set to be released on December 5, 2025, exclusively on CD and LP formats by
Sony Music.
Pre-order
Chaire: https://bio.to/cervello
The album
is based on songs written between 1974 and 1983, now finally arranged and
recorded over the past four years by the surviving original members:
Corrado Rustici – guitar, keyboards, vocals
Antonio Spagnolo – bass, acoustic guitar, recorder, vocals
Giulio D'Ambrosio – flute, sax, vocals
Gianluigi
Di Franco – lead vocals
With the
addition of Roberto Porta on drums.
The
irreplaceable voice and soul of Cervello, Gianluigi Di Franco, left us in 2005.
Thanks to recent advances in audio restoration, his performances, saved from
fragile two-track tapes and cassettes, have been able to come back to life,
allowing Chaire to exist as both a tribute and a new creation.
"Over
the past fifty years, these songs written by me and Gianluigi Di Franco between
1974 and 1982 had remained frozen in time: simple ideas recorded on cassette
and two-track tapes, destined to become the second Cervello album. After the
band's breakup, they fell into a state of hibernation that, paradoxically,
preserved their original purity." Corrado Rustici declares, adding:
"Today, after all our human and musical experiences, I know it would have
been impossible to recreate the innocence and compositional direction of those
times. Once again, technology opens up new possibilities: what happened over
the past three years has allowed us to bring those ideas back to life, with
Gianluigi's voice. For me, it's almost a miracle to hear his voice again, still
innocently pure, shaping the melodies and giving meaning to this release and
these songs. It took us five years to fine-tune these seven tracks, and I truly
hope that all the fans who have followed us since 1973, worldwide, will enjoy
this music. It's our thank you for following and supporting us all these
years."
To
celebrate this return, Chaire is released alongside a historical document: a
1973 live recording that captures Cervello performing tracks from their debut
album and an unpublished instrumental piece.
Alongside
this release, a new remastered edition of Melos (1973) will also be made
available, curated separately, to ideally complete the band's artistic journey.
Two
precious testaments that connect the band's legendary debut with their current
rebirth.
Fifty years after Melos, Chaire is a testament
to friendship, memory, and the timeless power of music. It's a greeting and a farewell,
a gift from the past, reborn for the present.
mercoledì 29 ottobre 2025
NichelOdeon ft Borda
NICHELODEON
FT BORDA – Flipper (Folk Songs for the Judgment Day)
Trumpf! Records
Genere: Alternativo / Sperimentale
Supporto: CD / LP / Digital - 2025
Quello
che accade quando si ascolta Claudio Milano, in arte NichelOdeon, è una magia
che travalica l'ascolto per come lo si intende generalmente: è stupore. Non si
è mai di fronte a una logica delle forme melodiche, ma soprattutto è
l'approccio a colpire l'ascoltatore. L'artista percorre un cammino in cui il
soggetto trattato o creato è analizzato attraverso una struttura poliedrica,
quasi come fosse un caleidoscopio, ogni movimento cambia di forma e colore.
La
teatralità che fa parte del bagaglio culturale di Milano viaggia di pari passo
con la musica, così che la vocalità diventa vera e propria performance, questo
lo si è potuto apprezzare in tutte le opere di NichelOdeon.
Con
"Flipper" si giunge alla sua ventunesima pubblicazione, la seconda
come NichelOdeon, in collaborazione con l'artista e compositore elettronico Teo
Ravelli (Borda). I temi trattati passano attraverso la storia personale
dell'artista, trasposti in maniera distopica, musica dall'Alto Medioevo sino ai
nostri tempi. Ciò che lega molti di questi passaggi è la paura, e come dice
Milano: "Ho vissuto e trasposto in un Medley dove melodie appaiono,
scompaiono, si sovrappongono e rincorrono come in un limbo pre-mortem che fa
della coesistenza tra realtà/finzione/percezione del tempo e dello
spazio/sonno/veglia un viaggio senza tempo e latitudine, in cui l'azione del
singolo individuo non può avere più forza sufficiente per cambiare il corso di
quanto accade, una storia che non appartiene più a chi la genera".
Con
Milano e Borda partecipano Vincenzo Zitello, Vittorio Nistri, Stefano
Giannotti, Gianni Lenoci, Filippo Manini, Paolo Tofani, Stefano Saletti, Jorge
Quejo, Antonis Kalamoutsos, Tony Pagliuca, Erica Scherl, Evaristo Casonato,
Andrea Grumelli, Francesca Badalini, Luca Casiraghi, Filippo Panichi, Giancarlo
Oggionni, Camillo Pace, Claudio Pirro, Alessandro Seravalle e Andy Micarelli.
L'artwork è a cura di Bamto e Niccolò Clemente, le foto sono di Alessandra Di
Lecce, il tutto su idea di Claudio Milano.
Sono
quindi sette i motivi sonori denominati “Distopia” e per vostra curiosità vi
presento la lunga lista dei brani trattati, fra famosi e inediti:
Quando
Ricordiamo (Luciano Berio/Italo Calvino) - 1980
La
Fenice (Riccardo Cocciante/Rodolfo Santandrea) - 1984
Il
Canto degli Italiani – per “Apostasia della Bellezza” di Marc Vincent Kalinka
(Goffredo Mameli/Michele Novaro) – 1847
Albergo
a Ore (Herbert Pagani) - 1969
La Chanson de Vieux Amants (Jaques Brel/ Gérard
Jouannest) - 1967
Avec
le Temps (E. Medail/Léo Ferré) - 1970
La
Costruzione di un Amore (Ivano Fossati) - 1978
La
Canzone dell’Amore Perduto (Fabrizio De André) - 1966
Mi
Sono Innamorato di Te (Luigi Tenco) - 1962
Non,
Je ne Regrette Rien (Charles Dumont/Michel Vaucaire) - 1956
Cornflake
Girl (Tori Amos) - 1994
I’m
Late (Claudio Milano/Lewis Carroll) - 1856/2020
Alexanderplatz
(Alfredo Cohen/Franco Battiato/Giusto Pio) - 1982
The Cold Genius Song (Henry Purcell/John Dryden) -
1691
Après
un rève, op. 7 n. 1 (Gabriel Fauré/R. Bussine) - 1870-1878
Il
Pianto della Madonna (Claudio Monteverdi/Ottavio Rinuccini) - 1641
Lusive
la Lune – La Canzone della Notte di Natale (tradizionale friulano) – XVIII sec.
Lu
Rusciu de lu Mare (tradizionale salentino) – XVI/XVII sec.
Maramao
(Mario Consiglio/Mario Panzeri da “Scura Maje”/”Mara Maje”/”Lamento di una
Vedova” – tradizionale Abruzzo e Basilicata XIV/XV sec., poi in dedica al
brigante Giuseppe Nicola Summa; infine “canzone della fronda” antifascista)
Ahi!
Amours (Conon de Béthune) - 1189 circa
So
Ben Mi C'ha Bon Tempo (Orazio Vecchi) - 1590
Mad About You (Alex Callier) - 2000
Adesso
Si (Sergio Endrigo) - 1966
Fenesta
ca Lucive (Matteo Di Ganci/Guglielmo Cottrau/Vincenzo Bellini/Giulio Genoino,
da una poesia del XVI sec. musicata nel 1842)
E
Se Domani (Carlo Alberto Rossi/Giorgio Calabrese) – 1964
Una
Lunga Storia d’Amore (Gino Paoli) - 1984
Lontano,
lontano (Luigi Tenco) - 1966
Vecchio
Frack (Domenico Modugno) - 1955
E
non Finisce Mica il Cielo (Ivano Fossati) - 1982
Estate
(Bruno Martino/Bruno Brighetti) - 1960
Summertime (George Gershwin/DuBose Heyward/Ira
Gershwin) – 1935
Black Is the Color
- Of My True Love's Hair (tradizionale scozzese/John Jacob Niles) –
XVIII sec. (?)
La
Canzone dei Soli (Claudio Milano) - 2021
…
Dopo (Claudio Milano/Vincenzo Zitello) - 2018
The Sleeper (Peter Hammill/Edgar Allan Poe) –
1831/1991
La
Flagellazione di Cristo - recitarcantando (Claudio Milano) – 2025
From Her to Eternity (Barry Adamson/Blixa Bargeld/Nick
Cave/Mick Harvey/Anita Lane/Hugo Race) – 1984
Don
Giovanni (Lucio Battisti/Pasquale Panella) – 1986
La
Realtà non Esiste (Claudio Rocchi) – 1971
L’Ombra
della Luce (Franco Battiato/Giusto Pio) – 1991
I
brani non inclusi nel CD ma su pubblicazione online sono:
Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio
Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara
(Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium
(David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand
(David Bowie) – 1971
Il
Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer
Flieg (Otmar) – 1800
I
sedici minuti di “Distopia 1” aprono subito il ricercato scenario vocale in cui
l’artista si getta anima e corpo assieme al pianoforte. Dissonanze, coralità e
ottimi arrangiamenti (fiati compresi) fanno da collante all’enorme puzzle.
Ritmiche roboanti si passano staffetta con attimi di quiete persi nei corridoi
della mente impegnata dell’autore. I pezzi vengono stravolti, fagocitati e
riproposti con assoluta personalità. Non c’è tregua, fra angoscia, paura e
disperazione; solo a tratti le parti strumentali tentano di portare una
serenità che raramente si palesa. Splendida l’interpretazione teatrale, così
come la voce.
“Distopia
2” vede proseguire l’intento (come in tutti e sette i movimenti in generale),
appena riconoscibili gli originali tanto è feroce il nuovo rimpasto. Meditativo
e drammatico l’inizio, da ascoltare anche a luci soffuse per entrare al meglio
nei meandri del contenuto. Elettronica a supporto, frangenti da camera: il
tutto per un ascolto sorprendente.
“Distopia
3” entra nell’Alto Medioevo in cantico latino, mentre la performance vocale
sale ad altissimi livelli attraverso coralità curate. Si passa in tradizionali
friulani e salentini, sino a giungere allo sberleffo di “Maramao”, un percorso
paradossale e squilibrante.
“Distopia
4” si distingue per un sibilo vocale incredibile, pauroso e nero come la pece.
Qui la sperimentazione si supporta nuovamente con l’elettronica di Borda, ma
anche in questo caso nulla è banale, ed ecco sopraggiungere il contrabbasso e
il piffero.
“Distopia
5” è una mini suite di oltre diciassette minuti disturbanti per la psiche, dove
anche il ritmo sale e si lancia in un “tunnel del vento” vocale. Ma sono tutti
piccoli frangenti spezzettati in cui è difficile trovare una stazionaria
melodia di base; essa giunge di tanto in tanto (“E Se Domani”), ma la variante
è sempre dietro l’angolo. Non bisogna fare programmi e neppure domande durante
l’ascolto; serve solo lasciarsi trasportare via.
Così
“Distopia 6” è un ulteriore mini suite della durata della precedente. L’inizio
cupo prepara al successivo balzo emotivo; Milano diventa melodioso, sussurrato,
intimistico e ritorna a duettare con il piano. Il finale con l’organo sprigiona
drammaticità da ogni nota.
A
concludere “Distopia 7”, teatro della voce.
Non
è mai facile recensire un album di NichelOdeon; sicuramente avrò commesso anche
degli errori, tanto è il materiale in gioco. Lui è sempre avanti nei tempi,
impegnato e destabilizzante. Il pubblico deve essere attento e non superficiale
per non perdersi le effettive sfumature e i significati della performance,
altamente artistica nel puro senso del termine. NichelOdeon & Borda sono
fra gli ultimi pionieri della pura arte italiana: questo è un fatto
inoppugnabile, in cui sono certo di non essermi sbagliato. MS.
Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio Fariselli/Sergio
Albergoni) – 1976
Zingara (Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd
Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg
Lake) – 1970
Titanium (David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) –
2011
Quicksand (David Bowie) – 1971
Il Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love
(Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800
NICHELODEON FT BORDA – Flipper (Folk Songs for the
Judgment Day)
Trumpf! Records
Genre: Alternative / Experimental
Format: CD / LP / Digital - 2025
When listening to Claudio Milano, aka NichelOdeon,
something magical happens that transcends the conventional understanding of
music: it's awe-inspiring. You're never faced with a logical melodic structure,
but rather an approach that strikes the listener. The artist embarks on a
journey where the subject matter is analyzed through a multifaceted structure,
akin to a kaleidoscope where every movement changes shape and color.
The theatricality that is part of Milano's cultural
background travels hand in hand with the music, making the vocals a true
performance. This has been evident in all of NichelOdeon's works.
With "Flipper", we reach his 21st release,
the second as NichelOdeon, in collaboration with electronic artist and composer
Teo Ravelli (Borda). The themes explored range from the artist's personal
history, transposed in a dystopian manner, to music from the High Middle Ages
to the present day. What ties many of these passages together is fear, and as
Milano says: "I've lived and transposed into a medley where melodies
appear, disappear, overlap, and chase each other like in a pre-mortem limbo
that makes the coexistence of reality/fiction/perception of time and
space/sleep/wakefulness a journey without time or latitude, where the action of
the individual can no longer have enough strength to change the course of what
happens, a story that no longer belongs to who generates it".
Joining
Milano and Borda are Vincenzo Zitello, Vittorio Nistri, Stefano Giannotti,
Gianni Lenoci, Filippo Manini, Paolo Tofani, Stefano Saletti, Jorge Quejo,
Antonis Kalamoutsos, Tony Pagliuca, Erica Scherl, Evaristo Casonato, Andrea
Grumelli, Francesca Badalini, Luca Casiraghi, Filippo Panichi, Giancarlo
Oggionni, Camillo Pace, Claudio Pirro, Alessandro Seravalle, and Andy
Micarelli. The artwork is
curated by Bamto and Niccolò Clemente, with photos by Alessandra Di Lecce, all
based on an idea by Claudio Milano.
There are seven sound motifs called
"Distopia", and for your curiosity, I'll present the long list of
tracks, both famous and unpublished:
Quando
Ricordiamo (Luciano Berio/Italo Calvino) - 1980
La
Fenice (Riccardo Cocciante/Rodolfo Santandrea) - 1984
Il
Canto degli Italiani – per “Apostasia della Bellezza” di Marc Vincent Kalinka
(Goffredo Mameli/Michele Novaro) – 1847
Albergo
a Ore (Herbert Pagani) - 1969
La Chanson de Vieux Amants (Jaques Brel/ Gérard
Jouannest) - 1967
Avec
le Temps (E. Medail/Léo Ferré) - 1970
La
Costruzione di un Amore (Ivano Fossati) - 1978
La
Canzone dell’Amore Perduto (Fabrizio De André) - 1966
Mi
Sono Innamorato di Te (Luigi Tenco) - 1962
Non,
Je ne Regrette Rien (Charles Dumont/Michel Vaucaire) - 1956
Cornflake
Girl (Tori Amos) - 1994
I’m
Late (Claudio Milano/Lewis Carroll) - 1856/2020
Alexanderplatz
(Alfredo Cohen/Franco Battiato/Giusto Pio) - 1982
The Cold Genius Song (Henry Purcell/John Dryden) -
1691
Après
un rève, op. 7 n. 1 (Gabriel Fauré/R. Bussine) - 1870-1878
Il
Pianto della Madonna (Claudio Monteverdi/Ottavio Rinuccini) - 1641
Lusive
la Lune – La Canzone della Notte di Natale (tradizionale friulano) – XVIII sec.
Lu
Rusciu de lu Mare (tradizionale salentino) – XVI/XVII sec.
Maramao
(Mario Consiglio/Mario Panzeri da “Scura Maje”/”Mara Maje”/”Lamento di una
Vedova” – tradizionale Abruzzo e Basilicata XIV/XV sec., poi in dedica al
brigante Giuseppe Nicola Summa; infine “canzone della fronda” antifascista)
Ahi!
Amours (Conon de Béthune) - 1189 circa
So
Ben Mi C'ha Bon Tempo (Orazio Vecchi) - 1590
Mad About You (Alex Callier) - 2000
Adesso
Si (Sergio Endrigo) - 1966
Fenesta
ca Lucive (Matteo Di Ganci/Guglielmo Cottrau/Vincenzo Bellini/Giulio Genoino,
da una poesia del XVI sec. musicata nel 1842)
E
Se Domani (Carlo Alberto Rossi/Giorgio Calabrese) – 1964
Una
Lunga Storia d’Amore (Gino Paoli) - 1984
Lontano,
lontano (Luigi Tenco) - 1966
Vecchio
Frack (Domenico Modugno) - 1955
E
non Finisce Mica il Cielo (Ivano Fossati) - 1982
Estate
(Bruno Martino/Bruno Brighetti) - 1960
Summertime (George Gershwin/DuBose Heyward/Ira
Gershwin) – 1935
Black Is the Color
- Of My True Love's Hair (tradizionale scozzese/John Jacob Niles) –
XVIII sec. (?)
La
Canzone dei Soli (Claudio Milano) - 2021
…
Dopo (Claudio Milano/Vincenzo Zitello) - 2018
The Sleeper (Peter Hammill/Edgar Allan Poe) –
1831/1991
La
Flagellazione di Cristo - recitarcantando (Claudio Milano) – 2025
From Her to Eternity (Barry Adamson/Blixa Bargeld/Nick
Cave/Mick Harvey/Anita Lane/Hugo Race) – 1984
Don
Giovanni (Lucio Battisti/Pasquale Panella) – 1986
La
Realtà non Esiste (Claudio Rocchi) – 1971
L’Ombra
della Luce (Franco Battiato/Giusto Pio) – 1991
I
brani non inclusi nel CD ma su pubblicazione online sono:
Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio
Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara
(Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium
(David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand
(David Bowie) – 1971
Il
Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800
The 16 minutes of "Distopia 1" immediately
open up the sought-after vocal scenario in which the artist throws himself body
and soul along with the piano. Dissonances, chorality, and excellent
arrangements (including horns) act as the glue for the enormous puzzle.
Thunderous rhythms alternate with moments of quiet lost in the corridors of the
author's engaged mind. The pieces are turned upside down, swallowed up, and
re-proposed with absolute personality. There's no respite between anguish,
fear, and desperation; only occasionally do the instrumental parts attempt to
bring a serenity that rarely manifests. The theatrical interpretation is
splendid, as is the voice.
"Distopia 2" continues the intention (as in
all seven movements in general), with the originals barely recognizable due to
the ferocity of the new mix. The meditative and dramatic beginning is best listened
to with dimmed lights to fully enter the depths of the content. Electronic
support and chamber music fragments come together for a surprising listening
experience.
"Distopia 3" enters the High Middle Ages
with Latin chant, while the vocal performance reaches high levels through
carefully crafted chorality. It transitions into traditional Friulian and
Salentine music, culminating in the mocking "Maramao", a paradoxical
and unbalanced journey.
"Distopia 4" stands out for its incredible,
fearsome, and pitch-black vocal whistle. Here, experimentation is supported
again by Borda's electronics, but nothing is banal, and the double bass and
piffero make an appearance.
"Distopia 5" is a mini-suite lasting over 17
minutes, disturbing to the psyche, where the rhythm also rises and launches
into a vocal "wind tunnel". But these are all small, fragmented
moments where it's difficult to find a steady base melody; it appears
occasionally ("E Se Domani"), but the variant is always around the corner.
One shouldn't make plans or ask questions during the listening experience; it's
all about letting oneself be carried away.
Thus, "Distopia 6" is another mini-suite of
similar length. The dark beginning prepares for the subsequent emotional leap;
Milano becomes melodic, whispered, intimate, and returns to duet with the
piano. The finale with the organ exudes drama from every note.
"Distopia 7" concludes with a showcase of
vocal theater.
It's never easy to review a NichelOdeon album; I'm
sure I've made mistakes, given the amount of material at play. He's always
ahead of his time, engaged, and destabilizing. The audience needs to be
attentive and not superficial to avoid missing the actual nuances and meanings
of the performance, which is highly artistic in the purest sense of the term.
NichelOdeon & Borda are among the last pioneers of pure Italian art: this
is an undeniable fact, and I'm certain I haven't been mistaken. MS.
The songs not included on the CD but published online:
Evaporazione (Gian Paolo Tofani/Patrizio Fariselli/Sergio Albergoni) – 1976
Zingara (Enrico Riccardi/Luigi Albertelli) – 1969
Memory (Andrew Lloyd Webber/Trevor Nunn) - 1981
Take a Pebble (Greg Lake) – 1970
Titanium (David Guetta, Sia, Giorgio Tuinfort, Afrojack) – 2011
Quicksand (David Bowie) – 1971
Il Tuo Arredamento (ZORAMA) – 2018
The Power of Love (Jennifer Rush) – 1984
Maikäfer Flieg (Otmar) – 1800
FOR LISTENING:
Claudio Milano
lunedì 27 ottobre 2025
Redàpolis Music, il blog di Luca Paoli
REDAPOLIS MUSIC
Il Blog di Luca Paoli
Se
avete apprezzato lo sforzo del sottoscritto per promuovere musica non
convenzionale e soprattutto italiana, non potete fare a meno di visitare anche
il bellissimo blog di LUCA PAOLI.
Il
discorso è analogo a NONSOLO PROGROCK; Paoli recensisce e consiglia in maniera
professionale e appassionata moltissima musica per tutti i gusti.
REDAPOLIS
MUSIC esplora la musica di ieri e di oggi con un focus su dischi recenti,
usciti per etichette indipendenti o autoprodotti.
Così
descrivono le note biografiche del blog: “Benvenuti su Redapolis Music. Se
siete alla ricerca di un blog dedicato alla scoperta di musica di qualità,
siete nel posto giusto. Siamo qui per portarvi in un viaggio emozionante nel
mondo della musica, presentandovi artisti, band e generi musicali che meritano
tutta la vostra attenzione. Il nostro obiettivo principale è quello di
condividere con voi esperienze sonore uniche, offrendo una piattaforma dove la
musica di qualità trova il suo spazio. Che siate appassionati di rock, jazz,
elettronica o qualsiasi altro genere, troverete qui contenuti accuratamente
selezionati e presentati con passione”.
Salvatelo nei vostri preferiti: https://www.redapolismusic.com/
Versione Inglese:
If you've enjoyed the efforts I've made to promote
unconventional music, especially Italian music, you definitely need to check
out the beautiful blog of LUCA PAOLI.
The story is similar to NONSOLO PROGROCK; Paoli
reviews and recommends a wide range of music with professionalism and passion,
catering to all tastes.
REDAPOLIS MUSIC explores music from yesterday and
today, with a focus on recent releases from independent labels and
self-produced artists.
The blog's bio describes it perfectly: "Welcome
to Redapolis Music. If you're looking for a blog dedicated to discovering
quality music, you're in the right place. We're here to take you on an exciting
journey through the world of music, introducing you to artists, bands, and
genres that deserve your attention. Our main goal is to share unique sonic
experiences with you, offering a platform where quality music finds its space.
Whether you're a fan of rock, jazz, electronic, or any other genre, you'll find
carefully selected content presented with passion here."
Bookmark it in your favorites:
https://www.redapolismusic.com/
domenica 26 ottobre 2025
RaraOvis
RARAOVIS - Ne Sveleremo L'Essenza
Lizard Records – Ma.Ra.Cash
Genere: Rock Progressivo
Supporto: CD – 2025
Prosegue
nel 2025, senza grandi soste, la corsa al Progressive Rock da parte di nuove
leve, e questo non può fare che piacere in un periodo di musica mordi e fuggi.
La scena si dimostra sempre viva sotto la cenere, a testimonianza che l’onda
passata ha comunque lasciato un grande segno nella storia. Se questo poi accade
in Italia, il piacere è maggiore.
Un
nuovo debutto lo propone la Lizard Records con il progetto di Leonardo Pegoraro
nominato RaraOvis, sorto nel 2021 e realizzato con la collaborazione di Matteo
Ricci, musicista e fonico presso lo “Studio 77” di Genova. Non meno importante
risulta essere l’impronta della direzione artistica del sempre presente Fabio
Zuffanti, musicista, scrittore, critico musicale e scopritore di talenti.
“Ne
Sveleremo L’Essenza” è il titolo del concept album che affronta il tema
dell’amore suddiviso in cinque tracce fra realtà e filosofia. Con Pegoraro
(tastiere) suonano dodici musicisti più o meno noti nell’ambito progressivo
italiano e rispondono ai nomi di Matteo Ricci (chitarra), Giulio Gaietto
(basso, tastiere), Andrea Orlando (batteria), Massimo Montarese e Marco Topini
(chitarra), Luca Scherani (pianoforte), Fabio Cinti, Franco Battiato, Irene
Manca (voce), Osvaldo Loi (violino, viola), Mauro Serpe (flauto traverso), e
Jacopo Gabutto (fagotto, flauto traverso, clarinetto).
Come
generalmente il Progressive Rock impone, l’opera è intellettuale, romantica con
colpi di scena.
“Primi
Passi” ha un’apertura meditativa, sussurrata, fra le note sospese del
pianoforte. I giochi corali fra uomo e donna fanno da evidenziatore alle
emozioni che traspaiono dalle note. Non ci sono veri e propri punti di
riferimento stilistici in quanto questo esposto è un suono ricercato, bene
arrangiato, a tratti infarcito di classicismo; l’unica band che può essere
tirata in ballo per un eventuale paragone, a nota di chi legge, sono le Orme.
Con
“Sento Calore” si narra dell’amore non corrisposto, musica calda dove il basso
apporta maggiore consistenza al testo in una sorta di inseguimento fra i due. Gli
anni ’70 sono dietro l’angolo, celati dai sempre presenti classicismi. Ampie
aperture sonore fanno bene all’anima, un ascolto in cui spesso ci si trova ad
affrontarlo ad occhi chiusi. Gli arrangiamenti sono un punto forte dell’album.
Fiati ed archi sono presenti.
La
bella voce di Irene Manca affronta l’amore eterno in “Luci A Mandorla” fra
leggerezza e vigorosità. In questo movimento risiedono tutti i particolari
citati sino ad ora, innestati nella formula canzone, mai comunque abbandonata
nei continui cambi sonori. Infatti un altro pregio della musica di RaraOvis è
proprio quello di riuscire a rimanere impressa nella mente, abbandonando la
strada di inutili tecnicismi a favore delle melodie gradevoli.
Torna
Fabio Cinti al microfono a duettare con Manca in “I Contorni Dell’Alba”, elogio
all’amore. Le tastiere ovviamente sono sempre le protagoniste indiscusse,
lanciandosi anche in brevi assolo in stile Neo Prog. Ma il piatto forte è la
conclusiva suite di ventidue minuti di musica totale intitolata proprio “Ne
Sveleremo L'Essenza”, un raffinato viaggio senza soste nella rivelazione
dell’Eros platonico e socratico. Chi fa della suite una ragione per amare il
Prog Rock, qui ha materiale per il cuore e la mente.
Pegoraro
sa bene come affrontare l’argomento, dimostrando al riguardo un’ampia cultura
oltre che capacità compositiva davvero ispirata. Le pause al momento giusto,
così le ripartenze e le riflessioni. Non nascondo qualche brivido sulla pelle
al riascolto della voce del maestro Franco Battiato.
“Ne
Sveleremo L'Essenza” è un album che dona emozioni senza sosta, curato e aperto
ad ogni soluzione sonora, una manna oggi per chi fa della musica un credo di
vita, ossia per coloro che ancora sono capaci di ascoltare e non di sentire. MS.
RARAOVIS
- Ne Sveleremo L'Essenza
Lizard
Records – Ma.Ra.Cash
Genre: Progressive Rock
Format: CD – 2025
The year 2025 continues with a strong presence of new
talent in Progressive Rock, and this can't help but bring joy in a time of
fast-paced music. The scene remains vibrant, a testament to the lasting impact
of the past wave on music history. And when this happens in Italy, the pleasure
is even greater.
Lizard Records presents a new debut with the project
RaraOvis, led by Leonardo Pegoraro, which was formed in 2021 in collaboration
with musician and sound engineer Matteo Ricci from Studio 77 in Genoa. The artistic
direction of Fabio Zuffanti, a musician, writer, music critic, and talent
scout, also plays a significant role.
"Ne Sveleremo L'Essenza" is the title of
this concept album, which explores the theme of love through five tracks that
blend reality and philosophy. Pegoraro (keyboards) is joined by twelve
musicians from the Italian progressive scene, including Matteo Ricci (guitar),
Giulio Gaietto (bass, keyboards), Andrea Orlando (drums), Massimo Montarese and
Marco Topini (guitar), Luca Scherani (piano), Fabio Cinti, Franco Battiato,
Irene Manca (vocals), Osvaldo Loi (violin, viola), Mauro Serpe (flute), and
Jacopo Gabutto (bassoon, flute, clarinet).
As is typical of Progressive Rock, the album is
intellectual, romantic, and full of dramatic twists.
"Primi Passi" opens with a meditative,
whispered introduction featuring suspended piano notes. The interplay between
male and female vocals highlights the emotions conveyed in the music. While
there aren't direct stylistic references, the sound is refined and
well-arranged, with touches of classicism. The only comparison that could be
made is to the band Orme.
"Sento Calore" tells the story of unrequited
love, with warm music and a bassline that adds depth to the lyrics. The 1970s
are subtly referenced through classicism. The album's arrangements are a strong
point, with prominent use of horns and strings.
Irene Manca's beautiful voice shines in "Luci A
Mandorla", a song about eternal love that balances lightness and
intensity. The track showcases the album's ability to craft memorable melodies
without relying on unnecessary technicalities.
Fabio Cinti returns to the microphone to duet with
Manca in "I Contorni Dell'Alba", a tribute to love. The keyboards are
always at the forefront, with brief Neo-Prog solos. The pièce de résistance is
the 22-minute suite "Ne Sveleremo L'Essenza", a refined journey into
the revelation of Platonic and Socratic Eros. Fans of Prog Rock suites will
find plenty to love here.
Pegoraro demonstrates a deep understanding of the
subject matter, showcasing both his cultural knowledge and compositional skill.
The pacing, pauses, and reflections all work together perfectly. The guest
appearance by Franco Battiato is particularly noteworthy.
"Ne Sveleremo L'Essenza" is an album that
delivers emotions without pause, carefully crafted and open to a wide range of
sounds. It's a treasure for those who live and breathe music, and for those who
still know how to truly listen. MS.







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