Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

domenica 4 maggio 2025

Fluido Rosa

FLUIDO ROSA – Abaton
Autoproduzione / Ma.Ra.Cash Records
Genere: Rock / Pop / Rock Progressivo
Supporto: digital / cd – 2025





Leggere il nome Fluido Rosa lascia adito a una sola interpretazione, qui risiede il sound Pink Floyd! O no?
La verità si trova in una terra di mezzo, in quanto la band capitanata da Danilo Cherni effettivamente sorge nel 1993 come cover band dei Pink Floyd con cui registra tre album, ma nel tempo ha saputo darsi una propria veste e uno stile che frequenta sonorità Pop efficaci e Rock.
Il tastierista Danilo Cherni è arrangiatore, autore di svariati brani di successo tra cui ‘Benvenuti In Paradiso’ di Antonello Venditti, ma ha anche collaborato con Mia Martini, Francesco De Gregori, Zarrillo e altri ancora. Noto anche nel salentino, Cherni fa parte dell’ensemble di musica popolare della Notte Della Taranta, oltre che fondatore del gruppo Anima e del progetto Etno-Jazz-Elettronico Baba Yoga. Scrive colonne sonore di film quali “Dillo Con Parole Mie” di Daniele Luchetti e “Anastezsi” di Miguel Alcantud, ma anche di documentari. Dal 2008 fa parte dei Dyesis (cover Yes), e dal 2012 è componente dei famosi Goblin Rebirth. Questo è a grandi linee il cammino del tastierista compositore che vediamo tornare oggi con il progetto Fluido Rosa.
Dopo il buon “Le Vie Dei Sogni” datato 2017 (Ma.Ra.Cash Records), i Fluido Rosa ritornano con un nuovo album dal titolo “Abaton” formato da ben diciassette canzoni.
Con Danilo Cherni suonano Adriano Lo Giudice (basso), Cristiana Polegri (voce, sax), Derek Wilson (batteria), Gabriele Marciano (voce, chitarra acustica), Maurizio Perfetto (chitarre), e Roberta Lombardini (voce).
Immediatamente “Dyonisos” mostra il carattere del gruppo attraverso un brano Pop Rock scorrevole e dal ritornello quantomeno micidiale. Difficilmente riuscirete e togliervelo dalla testa. Gradevole l’intervento del sax.
Una chitarra acustica apre la ballata “Crystal Delusion”, e gli anni ’70 aleggiano nella stanza. La voce interpreta il brano con sensibilità, leggiadro con tastiere psichedeliche che fanno da sfondo.
La breve “Blips 1” ritorna nel Rock, qui la voce di Roberta Lombardini si cimenta in un vocalizzo possente, e se proprio vogliamo fare un paragone azzardato con i Pink Floyd potrei nominarvi “The Great Gig In The Sky”. “Blips” la ritroveremo durante il percorso in sette forme differenti.
Piano e voce per “Major Tom”, altro movimento toccante in cui il crescendo sonoro per la prima volta rimanda al sound della band di Gilmour e soci. “Blips 2” è uno strumentale al piano che mette in evidenza le doti tecniche di Cherni, esso conduce a “Dies Irae”, altro ritorno nel Rock più stradaiolo grazie all’uso grezzo delle chitarre. Nel ritornello il brano si avvale di un funzionante gioco di voci corali maschili e femminili.
“Padiglione Charcot” fa fare un ulteriore balzo a ritroso nel tempo, una semi ballata dal retrogusto delicato impreziosito da un buon assolo di chitarra elettrica.
“Ratlosigket” è uno dei movimenti più lunghi dell’album grazie ai sette minuti abbondanti intrisi di Progressive Rock e cambi di ritmo. Altro pezzo dalla facile presa è “Se Le Farfalle Sognano”, mentre “Joanne E Frida” è cantata dalla soave voce di Lombardini che si ripete in “La Cura Atti I e II”. Dopo l’ormai canonico intramezzo questa volta intitolato “Blips 7”, l’album si chiude con la reprise di “Joanne E Frida” e qui i Pink Floyd sono davvero d’ispirazione. Quello che non passa inosservata è la cura del prodotto in senso generale, sia sonora che grafica, come solo i veri professionisti sanno fare. Con “Abaton” potete aprire una solare parentesi alla vostra giornata. Pop e Rock per stare bene. MS 







Versione Inglese:


FLUIDO ROSA – Abaton
Self-produced / Ma.Ra.Ca$h Records
Genre: Rock / Pop / Progressive Rock
Format: Digital / CD – 2025


Reading the name Fluido Rosa might lead one to think of a Pink Floyd sound. But is that really the case?
The truth lies somewhere in between. The band, led by Danilo Cherni, was formed in 1993 as a Pink Floyd cover band and recorded three albums, but over time, they've developed their own style, blending effective Pop and Rock sounds.
Keyboardist Danilo Cherni is an arranger and author of several successful songs, including "Benvenuti In Paradiso" by Antonello Venditti. He's also collaborated with artists like Mia Martini, Francesco De Gregori, and Zarrillo. Cherni is known in the Salento region for being part of the Notte Della Taranta ensemble and for founding the group Anima and the Ethno-Jazz-Electronic project Baba Yoga. He's written soundtracks for films like "Dillo Con Parole Mie" and "Anastezsi", as well as documentaries. Since 2008, he's been part of the band Dyesis (Yes cover band), and since 2012, he's been a member of the renowned Goblin Rebirth.
After the well-received "Le Vie Dei Sogn" in 2017, Fluido Rosa returns with a new album titled "Abaton", featuring 17 songs.
Alongside Danilo Cherni, the band includes Adriano Lo Giudice (bass), Cristiana Polegri (vocals, sax), Derek Wilson (drums), Gabriele Marciano (vocals, acoustic guitar), Maurizio Perfetto (guitars), and Roberta Lombardini (vocals).
The album kicks off with "Dyonisos", showcasing the band's character with a catchy Pop-Rock song and a memorable chorus. The saxophone adds a pleasant touch.
An acoustic guitar opens the ballad "Crystal Delusion", evoking the 1970s atmosphere. The vocals interpret the song with sensitivity, accompanied by psychedelic keyboards in the background.
The short "Blips 1" returns to Rock, with Roberta Lombardini's powerful vocals drawing comparisons to "The Great Gig In The Sky" by Pink Floyd. "Blips" will reappear throughout the album in seven different forms.
Piano and vocals come together in "Major Tom", another touching movement that, for the first time, recalls the sound of Gilmour's band. "Blips 2" is an instrumental piano piece highlighting Cherni's technical skills, leading into "Dies Irae", another Rock track with raw guitar work and a catchy chorus featuring male and female vocal harmonies.
"Padiglione Charcot" takes a step back in time, with a semi-ballad featuring a delicate retro taste and a great electric guitar solo.
"Ratlosigket" is one of the album's longest tracks, with over seven minutes of Progressive Rock and rhythm changes. Another catchy piece is "Se Le Farfalle Sognano", while "Joanne E Frida" is sung by Lombardini's soothing voice, which is repeated in "La Cura Atti I e II". After the now-canonical interlude "Blips 7", the album closes with a reprise of "Joanne E Frida", where Pink Floyd is indeed an inspiration.
What's notable is the overall care put into the product, both sonically and graphically, as only true professionals can do. With "Abaton", you can open a sunny parenthesis in your day. Pop and Rock to feel good. MS






2 commenti:

  1. Conosco i Fluido Rosa più per le apprezzate rivisitazioni delle musiche del combo di Cambridge soprattutto quella del 1999 in cui riproposero l' intero The Wall con tanto di costumi e scenografia. Sinceramente non amo molto le loro musiche originali, anche se di gran classe.
    A proposito di Pink Floyd, attendo gentile Massimo, la tua disamina sulla versione definitiva del live a Pompei uscito di recente, che per noi Floydiani DOC l'attesa è stata lunghissima, in più personalmente ci aggiungo tutti i denari spesi per i vari bootleg più o meno decenti acquistati negli ultimi 25 anni.
    Ci voleva la vendita del catalogo per farlo uscire in modo perfetto, e a livello sonoro un grandissimo lavoro fatto dal maestro del mix Steven Wilson. Saluti da Ivano.


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    1. Ciao Ivano. Beh, il lavoro di Steven Wilson è come suo solito, ben curato. Il ragazzo ha due grandi doti per quello che concerne il suo "secondo lavoro", la prima è quella di saper entrare dentro al messaggio sonoro proposto dagli artisti, comprenderlo e farlo proprio, come se anche lui fosse parte della band originale, detta differentemente, come se la canzone l'avesse concepita anche lui. La seconda è l'orecchio assoluto. Potrei aggiungere anche le qualità tecniche, ma quelle vengono da se visto il primo lavoro di musicista da lui svolto. Il live a Pompei è semplicemente straordinario, fresco, ripulito... Un capolavoro!

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