SPECIALE
DISCHI ITALIANI 2021
(Di Massimo Max Salari)
Questo
periodo nefasto dove le restrizioni hanno giocato nell'arte un ruolo assassino,
malgrado tutto ha destato grandi sorprese. In due anni di pandemia, gli artisti
hanno dedicato più tempo ed attenzione alle loro realizzazioni, probabilmente
anche come valvola di sfogo ad una privazione come quella del suonare concerti.
Il 2021 fra stop & go live si è barcamenato in maniera più che decente.
Tante le uscite e mediamente di buona caratura, a dimostrazione di un giovane
vivaio progressivo in fermento. Possiamo dire con certezza che il testimone del
Prog è in buone mani, di sicuro la fiamma è ancora accesa.
In
questo breve speciale vado ad analizzare i dischi che maggiormente mi hanno
colpito e auguro a tutti voi una buona scoperta.
CELESTE - Il Principe Del Regno Perduto
(Mellow Records) (2020/2021)
VOTO: 8
GIUSEPPE SCARAVILLI - The Home Studio
Sessions (Autoproduzione)
Come
accennato nella premessa la pandemia ci ha chiuso in casa, e molti artisti si
sono cimentati in lavori propri. Giuseppe Scaravilli della grande band
siciliana Malibran si diverte a suonare brani musicali con cui è cresciuto e si
è formato, ecco dunque i Jethro Tull, i Pink Floyd, Genesis ma soprattutto i
Van Der Graaf Generator di Peter Hammill qui presenti con quattro canzoni. Un lavoro che mostra le capacità di
Scaravilli e perché no, ci fa passare un ora fra nostalgia e buona musica.
VOTO:
7
INNER PROSPEKT – Canvas Two (Somnus
Media, Ltd)
Una
graditissima sorpresa di questo gruppo romano. Vi lascio i dettagli nella mia
recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/05/inner-prospekt.html
Voto:
7,5
IOSONOUNCANE – Ira (Trovarobato)
Genio?
Pazzia? Sregolatezza? Sicuramente questo è Avant-Prog. Un lavoro monolitico
fatto di due ore di musica fra sperimentazione ed elettronica. Album coraggioso
dove la kosmische musik viene intaccata da innesti di Jazz. Altro passo in
avanti (verso dove poi non si sa, vista l’unicità della proposta) rispetto
“Die” del 2015. Iosonouncane intraprende una nuova strada e a mio avviso
andrebbe premiato per estrosità e capacità.
VOTO:
8.0
NICHELODEON/INSONAR & RELATIVES –
Incidenti, Lo Schianto (Snowdonia)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/09/nichelodeon-insonar-relatives.html
Album
strumentale con rari interventi vocali, in bilico fra Krautrock, Psichedelia, Progressive
Rock, e trip spaziali. Il suggestivo nome è ispirato da un film di fantascienza del 1958. La band
di Milano racchiude nei brani molta suggestione, lasciando l’ascoltatore
stupito e alla fine di tutto l’ascolto anche appesantito da molti suoni
elettrici. Un viaggio consigliato a tutti gli amanti dei generi citati.
VOTO: 6,5
NOISY
DINERS - Princess Of The Allen Keys: The History Of Manto (Videoradio)
Per
I dettagli vi rilascio la recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/05/noisy-diners.html
Voto:
7.0
PENTESILEA ROAD – Pentesilea Road
(Autoproduzione)
La
band, che prende il nome dall'opera “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, è
l’ennesimo debutto di notevole fattura. Oggi come oggi, anche chi si approccia
per la prima volta al mondo discografico non è di certo uno sprovveduto, vuoi
per gli aiuti tecnologici, vuoi per l’esperienza di ascolti, fatto sta che le
sorprese sono sempre dietro l’angolo. Questo è un disco completo, fra Prog
Rock, Metal Prog e influenze Jazz che si lascia ascoltare tutto di un colpo.
Buone le chitarre. Solo un consiglio, magari un pochino alcuni passaggi si
possono scremare per rendere il tutto meno logorroico.
VOTO:
7.0
PIERPAOLO BIBBO’ – Razza Umana (M.P.
& Records)
Ennesimo
bel lavoro del cantautore Prog cagliaritano Pierpaolo Bibbo’. Nel disco si
analizza la società umana immersa in un mondo di insicurezze. Ben si presta la
musica ai testi ricercati. Prog non scontato e comunque sempre legato alle
buone melodie.
VOTO:
7.0
PROMETHEO – Quello Che Rimane
(Autoproduzione)
Carne
per i denti progghettari amanti degli anni ’70, della PFM, Banco Del Mutuo
Soccorso etc.. Rispetto al materiale degli anni passati qui noto una
ricercatezza differente, un attenzione maggiore per i particolari. Un disco ben fatto e gradevole.
VOTO: 7.5
RAVEN
SAD - The Leaf And The Wing (Lizard Records)
Ecco
per me il disco Prog Italiano dell’anno: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/02/raven-sad.html
VOTO:
9.0
STEARICA – Golem 202020 (Monotreme)
Il
trio torinese ritorna con il terzo album da studio. Un disco che sembra essere
una colonna sonora tanto riesce a coinvolgere l’ascoltatore, non a caso il
titolo dell’album è anche quello di un film muto diretto nel 1920 da Carl Boese
e Paul Wegener. Viaggio all’interno dell’io umano, una musica fra lo
psichedelico ed il Prog, perfetto viatico per un momento di estraneazione dal
mondo. Quando ci vuole, ci vuole!
VOTO:
7,5
STRANGER VISONS – Poetica (Pride &
Joy Music/Audioglobe)
Mi
dispiace ripetermi, ma ancora una volta trattasi di notevole debutto. Metal
Prog fatto come si deve, buoni assolo, voce grintosa, belle melodie. In fin dei
conti la semplicità paga sempre e i ragazzi dimostrano già una marcata
personalità.
VOTO:
7,0
ACCAUNO – Punto Di Fuga (Autoproduzione)
Secondo
album per i milanesi Accauno. Il trio formato da Andrea Tosini alla chitarra,
voce solista e testi, Mattia Paneroni al basso e ai cori, e Beppe Pianese alla
batteria e percussioni, si cimenta in un lavoro complesso ma scorrevole. Le
influenze all’interno della musica variano dall’Hard Rock al prog di artisti
come King Crimson o Peter Gabriel. Non disdegnano neppure passaggi nella New
Wave.
Voto:
7.0
ALESSANDRO CORVAGLIA – Out Of The Gate (AMS)
Non
sono certo io a scoprire il grande cantante Alessandro Corvaglia e neppure ve lo
racconto, per questo avete internet e vedrete che sorpresa. Il cantato di
Corvaglia è molto legato al Neo Prog di matrice Marillioniana e “Out Of The
gate” è finalmente il suo primo e meritato album solista. Musica Prog da
gustare senza troppo impegno, ma con grande
gioia.
VOTO: 7.0
AMBIGRAM
– Ambigram (MaRaCash Records)
Nuovo
progetto del batterista Gigi Cavalli Cocchi qui assieme a Francesco Rappacioli
(voce), Beppe Lombardo (chitarra) e Max Marchini (basso). Prog di classe, di
quello che ha fatto la storia assieme a band come PFM & company. In questo
piacevole debutto spicca il nome di Paolo Tofani (Area) nei special guest. Un
solo consiglio, attenzione ad alcuni passaggi vocali.
VOTO:
7,5
ANTICHE PESCHERIE NEL BORGO - Si No
Sabir...Tazir! ('70 "Do Not Forget Them")
Tanta
carica e tanto passato in questo lavoro del nuovo supergruppo formato da
artisti storici come Maurizio Venegoni (Consorzio Acqua Potabile) alle
tastiere, moog, hammond XK3 con Leslie, Alvaro Fella dei Jumbo (voce solista),
Dario Guidotti dei Jumbo (voce, flauto, sassofono), Paolo Doria dei Gamba De
Legn alla chitarra, Enrico Venegoni dei CAP alle tastiere, mellotron. La voce
di Fella con gli anni è migliorata come il buon vino, mentre il disco è davvero
coinvolgente sotto tutti i punti di vista.
VOTO: 8,5
ARCHANGEL
- Third Warning” (AMS Records)
Il
nome Ubi Maior a molti di voi appassionati di Prog italiano sicuramente non
risulterà nuovo. Archangel è il progetto solista del tastierista Gabriele
Manzini. Qui si cammina per sentieri Neo Prog, quindi influenze primi
Marillion, Pendragon, IQ ma anche interventi più recenti di musica ricercata ma
al contempo sempre melodiosa. Bello e scorrevole.
VOTO:7.0
BERNARDO LANZETTI - Horizontal Rain (Dv
More Record)
Voce
inconfondibile, ex Acqua Fragile e PFM, Lanzetti con questo nuovo album mette i
piedi su due staffe, mentre nel passato ha sperimentato con la voce ma al
contempo ha anche realizzato dischi più semplici di facile memorizzazione, qui
nel nuovo “Horizontal Rain” è in una via di mezzo che conferma sia la sua
professionalità che una maturazione invidiabile.
VOTO: 7,5
BLACK
KALMAR SKULL – Rise To Live (Autoproduzione)
Sotto
il moniker Black Kalmar Skull c’è il polistrumentista Zanforlin Matteo. Questa
one man band propone un Metal Prog melodico maggiormente rivolto al Prog che al
Metal. Alcune buone idee di questo album strumentale lasciano il segno nella
mente, ma ancora ci sono numerosi punti da smussare, come nella ritmica un poco
monocorde, tuttavia è un album che raggiunge a pieno la sufficienza.
VOTO: 6,0
BLACKSMITH
TALES - The Dark Presence (Aereostella)
Vi rimando
alla mia recensione:
https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/05/the-blacksmith-tales.html
VOTO:
7,5
CORRADO RUSTICI – Interfulgent (Marquee/autoproduzione)
Ennesimo
centro per il chitarrista produttore Corrado Rustici (Cervello, Nova, Renato
Zero), un disco fresco, armonioso e bene arrangiato. La tecnica sopraffina è a
disposizione della musica e non viceversa. Musica strumentale e liberatoria.
VOTO:
8,0
DANIELE LIVERANI - Incomplete (Autoproduzione)
Ritorna
il polistrumentista degli Empty Tremor ma più conosciuto come la mente dietro i
progetti Genius Rock Opera, Khymera, Twinspirits e Cosmics, Daniele Liverani.
Questa volta trattasi di album cantato e molto melodioso, grazie al piano che
qualche volta richiama alla mente alcuni passaggi alla Supertramp. Un mix fra
Prog e soft Metal, ma non mancano neppure alcune parti alla Queen. La chitarra
è ottima.
VOTO:
7,0
DECEPTION STORE - Pindaric Flights
(MaRaCash Records)
Il
gruppo nasce da un idea di Marco Pantozzi. Gigi Cavalli Cocchi (Ligabue) crede
nella band tanto da fargli anche la copertina del disco e devo dire che ha
fatto proprio bene. Il dna di questa musica risiede in band come PFM, Genesis,
Pink Floyd e Alan Parsons. Bene arrangiata e ben prodotta, si lascia ascoltare
con grande scorrevolezza grazie soprattutto ad alcuni assolo davvero pindarici.
VOTO: 7,5
DRIFTIN’LINE
- Born As Slaves We Die Free (Underground Symphony Records)
Bella
voce che rimanda ai Riverside, così inizio questo breve commento perché fa
piacere di tanto in tanto imbattersi in una buona vocalità. Il progetto si
forma nel 2006 grazie alla volontà di Valerio Città. Bella musica con una
chitarra elettrica ficcante e tecnica al punto giusto. Un Metal Prog ricercato
in bilico con i Porcupine Tree ultimo periodo.
VOTO: 8,0
FUFLUNS
– Refuses (Ma.Ra.Cash Records)
Il
ritorno dei Fufluns prende ispirazione dall’opera di Beppe Corna “Refuses “. Progressive Rock Italiano puro,
Banco e Metamorfosi in cattedra, ennesimo grande album italiano per questo 2021
ricco di belle realizzazioni. Simone Cecchini, cantante de Il Bacio Della
Medusa è in splendida forma.
VOTO:
8,0
GIANCARLO ERRA - Departure Tapes (KSCOPE)
Un
nostro orgoglio accasato alla prestigiosa Kscope, Giancarlo Erra, il leader dei
No Sound si cimenta in questo album solista con le stesse caratteristiche che
lo contraddistingue. Una psichedelia leggiadra in evidente stile Porcupine Tree
primo periodo si palesa anche in questa raccolta di brani. Per chi ha bisogno
di sognare.
VOTO,7,5
HABELARD2 - Copriferro Semantico (Autoproduzione)
Sergio
Caleca è Habelard2 e assieme ad Ettore Salati dei The Watch realizza questo
album che ha materiale del 1979. Prodotto bene e suonato meglio, è il classico
disco che un Prog fans vorrebbe ascoltare tutti i giorni.
VOTO:
7,5
HEADLESS
- Square One (M-Theory Audio)
Goran
Edman ha cantato con Yngwie Malmsteen e John Norum oltre che per lungo tempo
bassista della band Prog Metal olandese Elegy. Il cantante è dunque svedese, ma
la band è italiana, precisamente di Avezzano. Dopo 5 anni dal precedente album
ritornano con il loro garbato Hard Rock tinto di Prog. Il risultato è
piacevole, le canzoni si lasciano apprezzare con semplicità.
VOTO:
7,0
HUNKA
MUNKA - Foreste Interstellari (Black Widow)
Il
ritorno del tastierista varesino Roberto Carlotto soprannominato Hunka Munka.
Nel 1972 ha realizzato un disco storico intitolato “Dedicato a Giovanna G” con
alla chitarra anche un giovane Ivan Graziani. Oggi resta ancora nel suo
cantautorato dalle enormi vene espressive Prog. Piacevole.
VOTO:
7,5
ICE
OF NEPTUNE- Mr. D (Autoproduzione)
Il
trio Ice Of Neptune è italo/Greco e debutta con questo disco dalle forti
influenze Muse. Il cantato è ottimo, così le canzoni sono ben organizzate,
anche se una migliore produzione avrebbe potuto far salire maggiormente il mio
voto.
VOTO:
7,0
IL PORTO DI VENERE - E Pensa Che Mi Meraviglio
Ancora (Ma.Ra.Cash Records)
Maurizio
Di Tollo, Cristiano Roversi, tutti nomi importanti per il nostro nuovo
Progressive Rock Italiano, qui assieme a Stefano Zeni (violino), Marco Remondini
(violoncello, sax), Elisa Minari (basso) e Erik Montanari (chitarra) registrano
questo album degno di nota. Molti i passaggi alla Genesis, ma anche moderni. Un
giusto equilibrio fra passato e presente. Una band stellare per un disco
accattivante.
VOTO:
8,0
KARMAMOI - Room 101(Autoproduzione)
Grande
realtà romana, autrice di cinque dischi tutti di buon livello. La band del
batterista Daniele Giovannoni gioca attraverso passaggi fra passato e presente,
con il Prog anni ’70 rispolverato in nuova veste anche attraverso la musica dei
Porcupine Tree. Interessanti i passaggi strumentali.
VOTO:
8,0
LA CANTINA DI ERMETE - De Rider E De Pianzer
(autoproduzione)
Il
Progressive Folk in questo 2021 sembra avere avuto pochi rappresentanti. Uno
dei pochi sono i storici La Cantina Di Ermete che cantano in dialetto
bergamasco con voce femminile. L’album è una raccolta di loro successi.
Semplice e piacevole.
VOTO:
7,0
MARIPOSA – Interzona (Trovarobato)
Disco
registrato dal vivo con sprazzi di genialità e nonsense. La band bolognese si
aggira nell’ambito dal 1999 ed ha alle spalle una carriera molto interessante.
L’amore per i Gong è tangibile, ma in realtà la musica proposta non è di facile
collocazione.
VOTO:
7,0
BRAVE
NEW WORLDS - Net of Illusions (Autoproduzione)
BNW
è un progetto Progressive Rock, ideato e creato da Fabio Armani, Andrea Fenili
e Luciano Masala. Il corposo doppio cd si ispira alle opere di scrittori di
fantascienza della cosiddetta "new wave" (Philip K. Dick, William
Gibson, Roger Silverberg, Roger Zelazny...) e scritti dello storico Yuval Noah
Harari (da cui è tratto il concetto di rete di illusioni o rete di miti). Nella musica ci sono influenze, Pink Floyd,
Tangerine Dream, e King Crmson su tutti.
VOTO:
7,5
OSANNA - Il Diedro Del Mediterraneo (MaRaCash
Records)
50
anni di una carriera strepitosa e professionale. Una band che non ha bisogno di
presentazioni, un ritorno spettacolare che scalda il cuore.
VOTO:
8,5
PAOLO TOFANI - Indicazioni vol.2 (ExperiMentis
/ Aventino Music)
Vi
rimando alla mia recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/12/paolo-tofani.html
PREMIATA
FORNERIA MARCONI - I Dreamed Of Electric Sheep (Inside Out)
Due versioni
per il dicottesimo album della storica Premiata, una cantata in inglese una in
italiano. Un passo avanti rispetto il precedente Tatoo, la band si sente che è
rodata dopo i terremoti delle defezioni interne. Se questo album fosse stato
registrato da un'altra band sarebbe stato considerato in maniera eccelsa, ma questa è la PFM e come sempre ci
si attende molto. Carino sotto moltissimi aspetti, ma non riesco a dargli più
che una risicata sufficienza.
VOTO:
6 –
OFFICINA F.LLI SERAVALLE – Blecs (Lizard
Records)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/05/officina-flli-seravalle.html
SKE – Insolubilia (Autoproduzione)
Che
album, se la batte con l’uscita dei Raven Sed, non per stile, completamente
differenti, ma per bellezza totale. Qui siamo al cospetto di musica colta come
il Prog desidera essere chiamato. Arrangiamenti super, tastiere in ogni dove,
fiati, stop & go, flauto… un connubio devastante. Grande ritorno questo
della band di Paolo Botta. Geniale.
VOTO:
8,5
SYNDONE
- Kama Sutra (MaRaCash Records)
Aspettavo
questo disco come l’aria. Nico “Nik” Comoglio tastierista e leader della band
non mi ha mai deluso, ha sempre prodotto dischi di classe, con alla base una
storia rispettata e solida. Prog che rende l’italia un orgoglio mondiale. Anche
questa volta non mi ha deluso.
VOTO: 8,0
GIANNI VENTURI – Socrate E’ Morto
(Autoproduzione)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/06/gianni-venturi.html
THE
SAMURAI OF PROG - The White Snake And Other Grimm Tales II (Seacrest Oy)
Una
saga che non delude mai! Un carrozzone pieno di personaggi più o meno storici
del Prog Italiano con tanti ospiti e musica che più Prog non si può! Da non
perdere.
VOTO:
8,0
THE
WATCH - The Art Of Bleeding (Autoproduzione)
Altro
attesissimo ritorno questo dei The Watch, band del cantante Simone Rossetti.
Ancora Genesis, solo Genesis e sempre Genesis, la voce sempre Gabriel, solo
Gabriel e sempre Gabriel.
VOTO:
7,0
WINE
GUARDIAN – Timescape (BM Burning Minds Group - Logic Il Logic Records)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/06/wine-guardian.html
IL TESTAMENTO DEGLI ARCADI – Il Testamento
Degli Arcadi (Lizard Records)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/12/il-testamento-degli-arcadi.html
TONY PAGLIUCA – Rosa Mystica (M.P. &
Records)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/11/tony-pagliuca.html
SAVELLI – ZANOTTI – Italian Kidd (Radici
Music Records / Associazione Le Nuvole)
Rimando
alla recensione: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2021/09/savelli-zanotti.html
DA NOMINARE: Leo Carnicella, Luca Zabbini, Modern Stars, Paola Tagliaferro, Stragenesis, Plenilunio, Rêverie, Stefano Lupo Galifi, Stefano Panunzi, The Apex, The Trip (50 anni di “Caronte”), Tillison Reingold Tiranti, Watershape, Visionoir, Alessandro Monti, Welcome Coffee, Three Generations, Metamorphosis, Time Haven Club, Evership, Loonypark, Nodo Gordiano, Ostinàti, Habitat, Dasia, L’Universo, Il Buco Del Baco, Elisa Montaldo, Accordo Dei Contrari, Mobius Strep, Pensiero Noimade, Gruppo Autonomo Suonatori.