THE
GUILDMASTER – Gathering Of Souls
Seacrest
Oy
Distribuzione: Ma.Ra.Cash Records
Genere: Progressive Folk
Supporto: cd – 2025
Esistono
certezze che si radicano nei nostri pensieri avvalorate da reiterate
situazioni, come nel caso del disegnatore grafico Ed Unitsky, sempre associato
a band importanti, ma soprattutto ad album di qualità. Quando vedo una sua
opera a rappresentare un disco, istintivamente capisco che trattasi di qualcosa
di musicalmente valido. E anche nel caso dei The Guildmaster non mi sono
sbagliato.
Impegnato
in un contesto Progressive Folk, il progetto nasce dall’unione di differenti
realtà europee, ossia dall’incontro del batterista finlandese Kimmo Pörsti (The
Samurai Of Prog, Paidarion, Mist Season) e il polistrumentista spagnolo Rafael
Pacha (collaboratore con TSOP, Last Knight, Circle Project e Manoel Macía) a
seguito della collaborazione nell'ultimo album solista di Kimmo, Wayfarer. A
completare la band si aggiungono Marco Bernard (TSOP) al basso e Alessandro Di
Benedetti (Mad Crayon, Inner Prospekt) alle tastiere e voce.
“Gathering
Of Souls” è il terzo album in studio dopo gli ottimi “The Knight And The Ghost”
(2020) e “Liber De Dictis” (2022). Si presenta in una splendida e curata edizione
cartonata apribile in tre parti con i suddetti disegni di Ed Unitsky e un ricco
libretto di venti facciate contenente descrizioni, foto e testi, vero piacere per
gli occhi. Assieme a loro partecipano gli ospiti Paula Pörsti (voce), Yogi Lang
(RPWL) (voce), Nick Markham (voce), Giovanni Mazzotti (flauto), Alfonso Romero
(Chapman Stick), John Wilkinson (voce), e Tony Riveryman (chitarra elettrica).
Rispetto
agli album passati, “Gathering Of Souls” ha un approccio maggiormente Rock
Progressive, spostando di poco le coordinate del Folk, e si evince dalla durata
maggiore rispetto al passato degli otto brani che compongono l’opera. I colori
della copertina ben si sposano con questa musica proveniente da una tavolozza
pregna di gradazioni.
Lo
strumentale “The Crusade Of Earl Birger” composto da Kimmo Pörsti trasporta
subito l’ascoltatore in storie finlandesi ambientate nel 1320. Castello in
fiamme, orde di cavalieri si stagliano avanti alla nostra vista supportati da quel
sono antico avvalorato da flauto, cromorno e arpeggi di chitarra.
“Where
Are You?”, una domanda che ci si pone quando viene a mancare vicino a noi un amico,
una persona cara che ci può essere di sostegno durante il cammino della nostra
vita. Arie pastorali qui disegnano lande bucoliche e questa musica composta da
Pacha gode di un velo di magia innata, quella senza tempo. Tante le
strumentazioni classiche che sono adoperate allo scopo, dal bouzouki al violino
e al mandolino, tuttavia si presenta anche un ottimo assolo di chitarra
elettrica. Il brano di oltre dieci minuti s’incastona perfettamente nel mondo
Progressivo grazie anche alle tastiere Neo Prog di Alessandro Di Benedetti.
Con
“Omnis Saltat Ad Solem (Solar Dance)”, si analizza un aspetto umano in cui oggi
siamo decisamente carenti, lo spirito comune che forma la genesi dell’umanità e
che ci rende più forti, qui rappresentato da un brano in cui la danza accomuna
tutti.
Interpretata
dall’ospite Yogi Lang della band tedesca RPWL “Blood And Oblivion” ci pone un
quesito: quando nell’anno 1000 sei una persona spregevole e hai ucciso molte
persone ma la mente con la vecchiaia si ammala e non ricordi più nulla… Chi
sei ora, per le vittime, per la giustizia, per Dio e per coloro che ti amano?
Questa è una suite di oltre dodici minuti, la più lunga dell’album, dove si può
apprezzare a pieno il nuovo passo in avanti nella formula scrittura da parte
dei The Guildmaster. Le parole e la musica sono di Alessandro Benedetti. Cambi
di ritmo, staffetta fra chitarra e tastiere e molto altro ancora, fanno del
brano un gradevole percorso nel mondo del Progressive Rock.
Con
“Lo Prometido Es Deuda” si rispolvera la classica metafora affrontata da
diverse band nel mondo del Prog, come ad esempio ha saputo fare la PFM nell’album
“Ulisse” in cui si ricava che nella vita non è importante la partenza o l’arrivo
all’obiettivo, piuttosto è il cammino. Il brano si avvale della viola da gamba,
la cetra e il dulcimer suonati da Rafael Pacha, uno strumentale ricco di
sonorità pacate e consolanti per l’animo.
Più
gioviale “Mary The Jewess” cantata da Nick Markham dove si narrano le gesta
coraggiose di Maria del tempo antico, in cui la volontà di farsi valere nei
confronti dell’uomo è apprezzabile. L’andamento sposa sia il Folk che il Rock.
“Luonto
Puhuu” vede Alfonso Romero al champman stick e Paula Pörsti cantare in finnico.
Il brano gode di un fascino particolare sempre in bilico fra Folk e Rock con
assolo strumentali bene eseguiti.
La
chiusura rilassante spetta a “Sea And Sky” cantata da John Wilkinson, con
Giovanni Mazzotti al flauto e Tony Riveryman impegnato in un ottimo assolo di
chitarra.
“Gathering
Of Souls” è un ulteriore passo in avanti per la discografia dei The Guildmaster,
una maturità acquisita che si sta impreziosendo di nuovi innesti, quelli che
rendono questa musica mai noiosa e sempre viva. Passato e presente a
disposizione della nostra mente. MS
Versione Inglese:

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