ANNI 70 GENERAZIONE ROCK - Giordano Casiraghi
Dai raduni Pop Alle Radio Libere
Arcana Edizioni
2018
Ritorna
il libro di Giordano Casiraghi “Anni 70 Generazione Rock” dopo la prima stampa
del 2005 per la Edizioni Riuniti, ci pensa l’attenta casa editrice Arcana,
sempre in prima linea in Italia per tutto quello che concerne la musica narrata.
Giordano
Casiraghi conduce in Radio Montevecchia, organizza rassegne musicali, collabora
con differenti riviste di settore e con il quotidiano La Provincia Di Como.
Partecipa anche alla stesura dell’Enciclopedia Del Rock: Anni Sessanta e
Settanta Italiani (De Agostini – 1989) ed altre ancora. E’ anche coordinatore e
promotore della ristampa del catalogo discografico Bla Bla e di alcuni titoli
Progressive Rock.
Ottima
dunque la scelta di riportare in vigore questo che ritengo uno dei libri più
interessanti del panorama Rock italiano. Qui l’autore mette alla luce tutto
quello che è stato il panorama Pop Rock nazionale degli anni ’70, analizzandolo
minuziosamente dando voce ai protagonisti, riportando alla luce le
testimonianze dei Festival Pop dal 1970 al 1979, il settore cartaceo, le radio
libere, una discografia consigliata per approfondire il genere in analisi sia
italiano che straniero, e per concludere cosa salvare dei settanta.
Un
grande volume di 430 pagine accompagnato anche dalle fotografie di Franco
Fabbri e Ghigo Agosti.
Dopo
l’immancabile introduzione che ci immerge in questo percorso, spiegando su cosa
si andrà a parlare e il perché, si comincia con “I Protagonisti”. Casiraghi da
voce a molti che hanno suonato e partecipato attivamente alla scena di quegli
anni, ed ovviamente stiamo parlando soprattutto del Progressive Rock e del
cantautorato più impegnato e libero. Interviste a “Bambi” Fossati (Garybaldi),
Eugenio Finardi, Paolo Tofani (Area), Gianni Leone (Il Balletto Di Bronzo),
Claudio Rocchi, Francesco Guccini, Claudio Lolli, Patrick Djivas (PFM), Rodolfo
Maltese (Banco Del Mutuo Soccorso), Lino Vairetti (Osanna), Patrizio Fariselli
(Area), Corrado Rustici (Cervello), Ivan Cattaneo, Franz Di Cioccio (PFM),
Marco Ferradini, Pino Scotto (Vanadium) e molti altri ancora. Quello che emerge
è uno scenario societario importante, forte, dove l’individuo vuole essere al
centro dell’interesse, mentre il giovane va contro il sistema e lo fa vivendo
gli eventi in comunità, fra concerti, Festival Pop e ritrovi nelle piazze. L’Underground
è vissuto come uno stile di vita e non come moda. Voglia di crescere, utopie e
successivamente delusioni. Molto spesso i nostri “Woodstock” vanno a finire in
maniera negativa in quanto il politicizzare tutto non porta a buoni risultati e la
controcultura conduce il giovane a contestare ogni cosa, quindi non proprio “pace,
amore e musica”, anche se gli intenti iniziali di molti sono positivi. Quello
che emerge in senso generale è la voglia di libertà e dello stare assieme.
Molto
interessante il paragrafo successivo, con la cronologia dettagliata dei
festival Pop dal 1970 al 1979. Ogni evento viene descritto con le date, la
città e chi ci ha suonato. Intrigante l’intervista al cantautore Francesco De
Gregori dove chiarisce cosa è accaduto durante un suo concerto, raccontando l’invasione
di chi non ha voluto pagare il biglietto e quindi il proprio sconcerto che lo
ha portato per anni a rimanere fuori delle scene live.
Il
terzo capitolo si intitola “La Stampa Giovanile”, qui l’autore ci descrive
tutto il cartaceo e intervista i protagonisti. Ecco dunque ritrovare nomi
importanti come Ciao 2001, Qui Giovani, Super Sound, Muzak, Gong, Re Nudo e
molti altri ancora. Si passa successivamente a “Le Radio Libere”, parlando di
Radio Rai, Rai tv, la prima radio libera Radio Alice, Radio Montevecchia ed
ancora interviste a Edoardo Fleischner, Enzo Gentile, Ivano Amati e Massimo
Villa. Casiraghi mette bene in evidenza l’importanza che hanno avuto questi
mass media per i giovani.
Segue
la “Discografia Consigliata”, i dischi italiani e stranieri più importanti
recensiti dallo stesso autore. Il libro si conclude con quello che ritengo il
paragrafo più interessante, ossia “Cosa Salvare Dei Settanta”. Anche in questo
caso la lista degli intervistati è lunghissima e ricca di sorprese per quello
che concerne il modo di pensare dei singoli protagonisti. Alcuni nomi Francesco
Di Giacomo (Banco Del Mutuo Soccorso), Alberto Radius (Formula Tre), Enzo Vita
(Il Rovescio Della Medaglia), Arturo Stalteri, Juri Camisasca, Roberto Manfredi
e tantissimi altri.
Si
tratta anche l’argomento moda e in qualche maniera la politica, un modo di fare
luce e allo stesso tempo di mettere ordine agli eventi e su questo “Anni 70
Generazione Rock” ci riesce in pieno.
Il
libro è ricchissimo di aneddoti che non sto qui a svelarvi giusto per non
togliervi il piacere della scoperta.
Se
amate la musica italiana degli anni che furono, non potete esimervi dal leggere
questo incredibile vademecum, davvero una chicca imperdibile. MS