PHIL
SELVINI & THE MIND WARP - T.E.T.R.U.S.
Luminol
Records
Genere: Post Prog Moderno
Supporto: Digitale /cd – 2025
Di
certo la pandemia ci ha cambiato di molto come persone, e non sempre in senso
positivo del termine. Anche l’arte, che è stata la prima colpita negativamente
dal lockdown, ne parla apertamente in molte delle sue realizzazioni postume.
Non
fa eccezione la musica con la quale molti artisti hanno affrontato l’argomento
in maniera più o meno dettagliata.
I
Phil Selvini & The Mind Wrap, con la base a Bologna, affrontano l’argomento
“società attuale” in un concept album di musica Post Prog moderna,
approfondendo le difficoltà di sopravvivenza sul controllo di massa, il
consumismo e il conformismo. “In definitiva siamo come pecore in cerca di un
leader, il ribelle è tagliato fuori”. Questo di base è il concept trattato
nelle cinque tracce che compongono l’album.
Il
mostro disegnato in copertina rappresenta l’odio e la distruzione, il suo nome
è T.E.T.R.U.S, acronimo di T: Time, E: Eternal, T: Try, R: Redemption, U:
Unique, S: Shine. Phil Selvini (chitarra, voce, mellotron, effettistica), si
supporta con la band The Mind Wrap composta da Leonardo Spampinato (chitarra),
Davide Sebartoli (tastiere), Francesco Scordo (basso), e Leonardo Puglisi (batteria).
Amanti del suono anni ’70 fanno sicuramente la gioia di chi apprezza di molto
la tastiera Mellotron, le suite, band come King Crimson, Genesis, Yes, Pink
Floyd, ma anche i più recenti Radiohead.
L’iniziale
“To Make Ends Meet” dimostra subito la personalità attraverso una ricerca
compositiva articolata e mai banale. Il passato è assorbito e rigenerato
attraverso nuove soluzioni e un cantato più moderno in stile Thom Yorke
(Radiohead) che dona all’insieme del fascino ulteriore. Di base il ritmo
sincopato e la chitarra nervosa alla King Crimson mostra uno scenario tetro che
lascia comunque spazio ad ampie fughe dal sistema.
La
strumentale “Reverie (Including ”Cloud Nine”)” ha un andamento più gioviale,
una cavalcata sonora robusta quanto basta per farmi ricordare certi passaggi
delle nostrane Orme, ma i King Crimson sono sempre in agguato. Ottimo il lavoro
della chitarra elettrica su sottofondo Mellotron.
Le
atmosfere si placano con “Riding In The Fog” dove arpeggi iniziali richiamano i
Genesis passati per poi addentrarsi in lande Pinkfloydiane in un ottimo sunto
di cotanta storia.
Quali
emozioni si possono provare nella perdita di una persona amata? Sicuramente un
turbinio devastante, questo è ciò che ci attende in “The Last 48 Hours”, aperta
malinconicamente dal piano. Il freddo del vuoto assale l’ascoltatore, così nella
contigua e lunga suite finale di ventisei minuti intitolata proprio “The Mind
Warp”. Qui mettono in campo tutte le armi che possiedono, raggiungendo un
risultato finale davvero convincente e inaspettatamente rapido, e quando il
tempo durante l’ascolto passa così velocemente, significa che l’emozione ci ha
rapito. La Luminol Records non poteva lasciarsi sfuggire questo progetto ricco d’idee
sonore, un percorso inquieto e ben strutturato con delle melodie accalappianti,
oltre che fatto di passaggi strumentali tecnicamente validi. I Phil Selvini
& The Mind Wrap sono un ennesima sorpresa per il nostro moderno panorama
Progressivo… Una bella sorpresa! MS
Versione Inglese:
PHIL SELVINI & THE MIND WARP - T.E.T.R.U.S.
Luminol Records
Genre: Modern Post Prog
Support: Digital/CD – 2025
The pandemic has certainly changed us as people, and
not always in a positive way. Art, which was the first to be negatively
affected by the lockdown, openly discusses this in many of its post-pandemic
creations.
Music is no exception, with many artists tackling the
subject in a more or less detailed manner. Phil Selvini & The Mind Wrap,
based in Bologna, tackle the topic of "current society" in a concept
album of modern Post Prog music, delving into the difficulties of survival
under mass control, consumerism, and conformity. "In short, we're like
sheep looking for a leader, the rebel is cut out." This is the basic
concept explored in the five tracks that make up the album.
The monster depicted on the cover represents hatred
and destruction, its name is T.E.T.R.U.S, an acronym for T: Time, E: Eternal,
T: Try, R: Redemption, U: Unique, S: Shine. Phil Selvini (guitar, vocals,
mellotron, effects) is supported by the band The Mind Wrap, composed of
Leonardo Spampinato (guitar), Davide Sebartoli (keyboards), Francesco Scordo (bass),
and Leonardo Puglisi (drums). Fans of 1970s sounds will surely delight in the
prominent use of the Mellotron keyboard, suites, and bands like King Crimson,
Genesis, Yes, Pink Floyd, as well as more recent acts like Radiohead.
The opening track "To Make Ends Meet"
immediately showcases the band's personality through a complex and never banal
compositional approach. The past is absorbed and regenerated through new
solutions and a more modern singing style in the vein of Thom Yorke
(Radiohead), which adds further charm to the whole. The syncopated rhythm and
nervous guitar work à la King Crimson depict a bleak scenario that still leaves
room for wide escapes from the system.
The instrumental "Reverie (Including 'Cloud
Nine')" has a more jovial pace, a robust sonic ride that's enough to
remind me of certain passages by Italian band Orme, but King Crimson is always
lurking. Excellent work by the electric guitar against a Mellotron backdrop.
The atmospheres calm down with "Riding In The
Fog", where initial arpeggios recall past Genesis, only to venture into
Pink Floyd territory in an excellent summary of that history.
What emotions can one experience when losing a loved
one? Certainly a devastating whirlwind, which is what awaits us in "The
Last 48 Hours", opened melancholically by the piano. The coldness of
emptiness assails the listener, as does the contiguous and long final suite of
twenty-six minutes titled "The Mind Warp". Here, they bring out all
the guns they possess, reaching a final result that's truly convincing and
unexpectedly rapid, and when time passes so quickly during listening, it means
that emotion has captivated us. Luminol Records couldn't let this project, rich
in sonic ideas, slip away – a restless and well-structured journey with catchy melodies
and technically valid instrumental passages. Phil Selvini & The Mind Wrap
are another surprise in our modern Progressive landscape... A
pleasant surprise! MS.


Filippo Selvini con altri musicisti riarrangia i suoi(?) brani editi a nome MARBLE HOUSE "EMBERS" (2018).
RispondiEliminaCiao Marco, e grazie per l'informazione.
EliminaCiao Marco, confermo che i brani sono di mia proprietà dal punto di vista della composizione, ma non come autore dei testi, che appartengono a Giacomo Carrera.
EliminaCiao Filippo. Grazie per le informazioni, e complimenti per l'album.
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