WHITE
CIRCLE PROJECT - Close Your Eyes And See Your Ghosts
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd / Bandcamp – 2024
La
musica intensa ed evocativa è sempre un piacere ascoltarla, qualunque sia il
contesto o il genere in cui è catalogata.
Di recente ne ho un ottimo esempio con il debutto della band White
Circle Project, ideata dal compositore e tastierista Paolo Pagnani, già attivo
nell’ambito musicale attraverso album solisti e colonne sonore.
“Close
Your Eyes And See Your Ghosts” è un disco in cui immergere l’animo e lasciarlo
trasportare dagli eventi, otto canzoni curate dove viene esaminata la psiche
umana attraverso le paure e tutto quello che capita nell’esistenza. Anche i
sogni contribuiscono a questa esamina.
La
band è formata da Paolo Pagnani (pianoforte), Claudia Liucci (voce), Alfonso
Mocerino (batteria), e Raffaele Sorrentino (violoncello). A dare un ulteriore
contributo alla riuscita dell’album vengono arruolati special guest che
rispondono ai nomi di Roberto Giangrande (basso), Nicoletta Rosellini (voce),
Zorama (voce), Alessandro Jacobi (basso), e i Circle Coir: Marisa Portolano,
Claudia Liucci, Eric Mormile, Angelo Florio, Paolo Rescigno.
La
foto della copertina è di Paolo Liggeri mentre la grafica di Studio 52.
Ho
inserito la band White Circle Project nel contesto Progressive Rock e forse
questo non è del tutto esatto, perché nell’ascolto si evincono passaggi nel
Pop, nella musica classica e nel Dark Rock, il tutto rafforzato dalla splendida
voce di Claudia Liucci, bassa quando serve e alta per enfatizzare il contesto.
Un
bell’esempio si ha immediatamente all’ascolto del primo brano intitolato
“Shadows”, qui il violoncello dona profondità all’ascolto mentre il piano di
Pagnani rilascia note che difficilmente non si attaccano all’animo dell’ascoltatore.
La sensibilità muta da individuo a individuo, di conseguenza le vibrazioni con
cui viviamo, ma quando una melodia è ben costruita diventa un fatto che
accomuna tutti.
L’ascolto
è vivacizzato da “Cathedral On Fire”, pezzo sostenuto inclusivo di velo
malinconico a supporto regalato da Raffaele Sorrentino, qui fanno capolino
anche gli anni ’70 e il connubio posso dire con certezza, non guasta per nulla.
Un piacere perdersi nelle vocalità di Liucci.
“Tra
Il Letto E L’Orologio” è cantata da Zorama, cantautore affermato, non a caso il
brano è delegato alla sua voce in quanto qui si è maggiormente prossimi alla
classica formula canzone.
“Strange
Signal” si avvale di Nicoletta Rosellini, altro brano in cui il pianoforte
descrive scale meditative, il tutto a favore di un ritornello che sopraggiunge
con buone coralità di fondo. Denoto alcuni richiami ai Porcupine Tree.
“Tulpa’s
Dream” con i suoi sei minuti abbondanti è un altro passaggio sofisticato
nell’animo umano, canzone malinconica di base con un refrain toccante in
crescendo in cui ancora una volta è la voce a dettare le regole. Un altro brano
cantato in italiano è “La Maschera”, dove fa nuovamente scena di se il
cantautorato degli anni ’70.
“Connect
With Me” merita un ascolto a occhi chiusi per poterne assaporare la vera
essenza, mentre la chiusura spetta a “Romantic Ending Scene”, nomen omen.
Questo
debutto dei White Circle Project è in definitiva una vera e propria coccola
sonora, un prodotto altamente professionale e curato in cui godere delle arie
sempre ammalianti e delicate. MS
Versione Inglese:
WHITE CIRCLE PROJECT - Close Your Eyes And See Your
Ghosts
Self-production
Genre: Progressive Rock
Support: cd / Bandcamp - 2024
Intense and evocative music is always a pleasure to
listen to, no matter what context or genre it is categorized in. I recently have an excellent example of this
with the debut of the band White Circle Project, conceived by composer and
keyboardist Paolo Pagnani, who is already active in the musical sphere through
solo albums and soundtracks.
“Close Your Eyes And See Your Ghosts” is a record in
which to immerse the soul and let it be carried away by events, eight curated
songs where the human psyche is examined through fears and everything that
happens in existence. Dreams also contribute to this examination.
The band consists of Paolo Pagnani (piano), Claudia
Liucci (vocals), Alfonso Mocerino (drums), and Raffaele Sorrentino (cello).
Further contributing to the success of the album are enlisted special guests
who answer to the names of Roberto Giangrande (bass), Nicoletta Rosellini
(vocals), Zorama (vocals), Alessandro Jacobi (bass), and the Circle Coir:
Marisa Portolano, Claudia Liucci, Eric Mormile, Angelo Florio, and Paolo
Rescigno.
Cover photo is by Paolo Liggeri while graphics by
Studio 52.
I have placed the band White Circle Project in the
Progressive Rock context and perhaps this is not entirely accurate, because in
the listening there are passages in Pop, classical music and Dark Rock, all
reinforced by Claudia Liucci's wonderful voice, low when needed and high to
emphasize the context.
A fine example is immediately apparent when listening
to the first track titled “Shadows”, here the cello lends depth to the
listening experience while Pagnani's piano releases notes that hardly fail to
stick to the listener's soul. Sensitivities change from individual to
individual, consequently the vibrations we live with, but when a melody is well
constructed it becomes a commonality.
The listening is enlivened by “Cathedral On Fire”, a
sustained piece inclusive of melancholic veil in support given by Raffaele
Sorrentino, the 70s also peep here and the combination I can say with
certainty, does not spoil at all. A pleasure to get lost in Liucci's vocals.
“Tra Il Letto E L'Orologio” is sung by Zorama, an established
singer-songwriter; it is no coincidence that the track is delegated to his
voice as here we are closer to the classic song formula.
“Strange Signal” features Nicoletta Rosellini, another
track in which the piano describes meditative scales, all in favor of a refrain
that comes over with good background choruses. I denote some references to
Porcupine Tree.
“Tulpa's Dream” with its full six minutes is another
sophisticated passage into the human soul, a basic melancholy song with a
touching crescendo refrain in which once again the voice dictates. Another song
sung in Italian is “La Maschera”, where the songwriting of the 1970s once again
makes a scene.
“Connect With Me” deserves a listen with your eyes
closed in order to get a taste of its true essence, while the close falls to
‘Romantic Ending Scene,’ nomen omen.
This White Circle Project debut is ultimately a true
sonic pampering, a highly professional and polished product in which to enjoy
the always bewitching and delicate tunes. MS