GEOMETRY
OF CHAOS – Imaginary Friends
Autoproduzione
Genere: Progressive Metal
Supporto: Digital – Bandcamp
Dopo
il buon “Soldiers Of The New World Order” dell’anno 2020, ritorna il progetto Progressive
Metal Geometry Of Chaos del polistrumentista Fabio La Manna. La band è formata
da ciò che resta degli Alchemy Room con Davide Cardella alla batteria, e Charles
Soulz alle tastiere. Nei cinque brani che compongono “Imaginary Friends”,
vedono alternarsi al microfono special guest come Marcello Vieira, Ethan Cronin
ed Elena Lippe, mentre nel brano “Lie Of Vampire” il sax è di Patricio Bottcher.
La
descrizione di questo nuovo sforzo in studio è ben descritta nelle brevi linee
riportate dall’artista nella bio d’accompagnamento: “L’album continua il
percorso musicale iniziato con “Soldiers Of The New World Order”.
Stilisticamente
raccoglie un insieme di molteplici influenze, dal Progressive Rock moderno e
quello dei settanta, al Metal con i suoi sottogeneri, alla musica d’ispirazione
più cinematografica, e varie influenze più propriamente Rock. Per quanto
riguarda le tematiche dei testi, l’album è a tutti gli effetti un concept sul
tema dell’aiuto, del sostegno, del bisogno di una mano da parte di terzi, in
situazioni di particolare sconforto e difficoltà da parte del protagonista. I
testi lasciano aperta una porta al “paranormale”, laddove ogni singolo testo
può essere interpretato come dialogo, scambio, fra il protagonista e qualcosa
di ultraterreno, appartenente ad altre dimensioni, o proveniente dalla sua
stessa mente.”.
Con
queste premesse, l’ascolto inizia con “Tulpa” attraverso un incedere
corposamente oscuro e cadenzato. Sin dalle prime note si denotano tutte le
caratteristiche del genere che piacciono agli estimatori, quelle rafforzate dal
successo negli anni ’90 dai Dream Theater e successivamente sviluppato in altra
materia dagli svedesi Opeth. E’escluso un uso rilevante delle tastiere qui poco
presenti. Fa invece una breve comparsa lo stile growl.
Il
brano più lungo dell’album ha la durata di quasi tredici minuti ed è proprio la
title track, dove il gruppo manifesta il meglio delle proprie capacità
esecutive, comprese quelle compositive di Fabio La Manna. Nella musica dei
Geometry Of Chaos aleggia sempre un velo di oscurità, amplificata spesso nei
passaggi Death. La ritmica cambia repentinamente e si dimostra una buona
macchina da guerra perfettamente oliata. Ci sono quindi durante l’ascolto
numerosi riff, un poco meno gli assolo che seppure brevi comunque dimostrano
una buona preparazione tecnica specialmente da parte di La Manna. In questa
mini suite, denoto nuovamente molti punti di congiunzione con gli Opeth,
specialmente nei momenti più pacati.
Il
discorso muta con “Distant Voice”, aperto dal piano rilassante di Soulz e una
profonda voce narrante, quella di La Manna. La chitarra elettrica dipinge
armonie delicate al limite dell’onirico, un gradevole momento di pausa che
spezza intelligentemente tutto “Imaginary Friends”.
Gli
undici minuti di “Lies Of Vampire” sono un esempio classico di come si dovrebbe
esprimere il Progressive Metal fra buone melodie, tecnica e cambi umorali.
Il
disco si chiude con la potenza di “Creatura”, un brano tagliente e carico di
adrenalina, un abisso nell’oscurità.
I
Geometry Of Chaos chiudono questo 2023 con un album emotivo ricco di sonorità, dimostrando
una buona salute sia mentale che fisica, un buon esempio di Progressive Metal
moderno da lasciare ai posteri. MS
Versione Inglese:
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