THE LUNATICS
PINK FLOYD
STORIE E SEGRETI
pp. 256 - € 22,00 - collana Bizarre
Cinque appassionati italiani, conosciuti come THE LUNATICS, che insieme possiedono una delle più vaste collezioni di dischi rari e memorabilia dei Pink Floyd al mondo, hanno raccontato - come nessuno prima - una storia di quasi 50 anni di Pink Floyd passando per le storie e le immagini più strane e spesso sconosciute.
Dagli avventurosi inizi nella Londra underground del 1966-67, alle tournèe italiane davanti a pochi spettatori, dai molti incidenti durante i concerti, alle canzoni perdute di “Zabriskie Point” fino ai risvolti esoterici delle copertine ed ancora una galleria delle più strane e rare copertine mondiali, compresi i favolosi vinili rossi pubblicati in Giappone ed oggi battuti a prezzi impressionanti nelle aste di tutto il mondo. Una scelta di argomenti varia e volutamente scostante, che ricostruisce in modo atipico la storia del gruppo.
Così, il libro racconta la storia e l'iconografia delle copertine più misteriose (A Saucerful Of Secrets, Ummagumma, A Nice Pair, Wish You Were Here, The Division Bell), le stranezze e rarità collezionistiche mondiali (i poster psichedelici, i vinili più introvabili, la censura e le differenze fra le edizioni nei vari paesi, alcuni fondamentali tour programs), gli snodi cruciali della storia concertistica dei Pink Floyd (gli esordi all’UFO Club, le suite di The Man & The Journey, Eclipse e i concerti italiani del 1968 e del 1971), fino ai risvolti dietro il materiale inciso per le colonne sonore dei due film più importanti della loro carriera, il capolavoro di Michelangelo Antonioni “Zabriskie Point” ed il controverso “Pink Floyd The Wall” di Alan Parker. Di ogni argomento vengono svelati i segreti e i risvolti più reconditi emersi dai solchi di una storia ormai prossima ai 50 anni, accompagnando il testo con documenti perduti e gemme preziose provenienti quasi per intero dalle collezioni private dei Lunatics. Una storia fatta di immagini preziose e rarissime, perché musica e arte grafica sono un binomio inscindibile nella lunga carriera dei Pink Floyd, come la copertina turca di Obscured By Clouds con i Queen in primo piano (a causa di un clamoroso errore), alle strane foglie di canapa che fuoriescono da un Relics sudamericano, attraverso la censura di The Wall in Argentina e Sud Africa, sino ai formati più atipici e incredibili, errori macroscopici e curiosità di ogni tipo.
Questo e molto altro è contenuto nel nuovo libro Pink Floyd. Storie e segreti.
· Il libro contiene un’intervista ed una fotografia inedite a Jenny Spires, la ragazza di Barrett dal dicembre del 1964 alla primavera del 1966.
· La ricostruzione storico-artistica dei poster, realizzati in stile “psichedelico”, che hanno caratterizzato la storia della band dai primi concerti all’UFO Club di Londra fino al loro primo tour americano dell’ottobre 1967.
· I retroscena e la genesi di tre album capolavoro come The dark side of the moon, Wish you were here e Animals.
· La copertina Alchemica di A Saucerful Of Secrets, una delle copertine più misteriose e indecifrabili della storia del Rock messa a nudo, segreti e simboli rimasti nascosti nel groviglio psichedelico della cover per decenni. La codifica dei singoli soggetti è stata possibile grazie a una pedante ricerca incrociata fra le stampe dei vari paesi del mondo (diverse per definizione ed in taluni casi anche per la veste grafica), studio del mondo Marvel Comics ed un lungo periodo di investigazione fra volumi alchemici e relativa iconografia.
· Un’esclusiva del libro è la ricerca condotta sui primi concerti italiani dei Pink Floyd nel 1968. E’ stata fatta luce per la prima volta sulle serate che videro i Floyd impegnati al mitico Piper Club di Roma; grazie ai ricordi di alcuni fortunati spettatori dell’epoca e addirittura ad un rullino fotografico su cui furono immortalate alcune rarissime immagini
· Il libro ricostruisce e fa luce sui continui e repentini cambi di location per uno dei concerti del tour italiano del 1971 con intervista esclusiva al promoter che ne seguì l’organizzazione.
· Tutti i capitoli inerenti alle memorabilia della band (dai posters ai tour programs e qualsiasi cosa inerente al vinile).
THE LUNATICS:
Nino Gatti: Storico e biografo, collezionista dei Pink Floyd da oltre trent'anni, a partire dal 1986 curò la fanzine “Interstellar Overdrive”, collaborando con altre pubblicazioni periodiche italiane (fra le quali “Time” e “Arnold Layne”) e straniere (“Brain Damage”). Partecipa attivamente a numerosi siti internet dedicati alla band in qualità di scrittore ed è citato in molteplici libri. Intervistato come esperto su RadioRai, Radio Capital e RaiSat.
Stefano Girolami: Giornalista pubblicista, scrittore poliedrico, collezionista. Divide il suo cuore fra musica e storia romantica dello sport, cinema e documentaristica. Ha svolto attività giornalistica per vari settimanali e periodici piemontesi e nel 2003 pubblica il suo primo libro autografo. L’amore per la storia del rock ed il collezionismo floydiano lo spingono a entrare nei Lunatics nel 2005. E’ il curatore generale del libro.
Danilo Steffanina: Fin dai primi anni '70 si dedica alla collezione di tutto ciò che documenta le esibizioni live dei Pink Floyd, soprattutto dal punto di vista iconografico e visivo: dai posters psichedelici alle locandine, tour programs e memorabilia. E' oggi uno dei più accreditati collezionisti del settore. Ha creato “The Final Lunacy”, un sito-documentario sui concerti della band. E’ l’esperto di poster e biglietti del gruppo.
Stefano “Mr Pinky” Tarquini: Fondatore del gruppo “The Lunatics Club”, è uno dei massimi esperti mondiali della discografia ufficiale in vinile dei Pink Floyd. E' anche creatore e curatore di tre siti internet dedicati alla band, fra cui il rinomato "The Mr Pinky Discography", una vera e propria enciclopedia contenente tutto lo scibile sulla produzione discografica planetaria del gruppo britannico. E' il massimo collezionista mondiale di vinili di The dark side of the moon.
Riccardo Verani: Collezionista appassionato, vanta in archivio il gotha delle rarità ufficiali a trentatrè giri dei Pink Floyd. Specializzato in edizioni colorate e Red Wax, da qualche anno è diventato cacciatore di stranezze viniliche (dischi con evidenti errori di stampa). Ha dedicato alla band il nome e l'arredamento del bar che gestisce e fra i saloni del suo vicino ristorante organizza una volta l'anno un meeting musicale interamente composto da fan floydiani provenienti da tutta la Penisola.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO .
Amare i Pink Floyd richiede passione, tempo e dedizione. Li segui da sempre, leggi tutto ciò che li riguardi, ascolti ogni cosa da loro incisa, corri di qua e di là in giro per il mondo per assistere ad uno dei loro concerti, consapevole di essere “nell’evento”, circondato da decine di migliaia di persone il cui cuore batte come quello inciso da Mason in “Speak to me”. Qualcuno di noi Lunatics ha evidentemente esagerato. Si è passati da quella iniziale manciata di titoli, custoditi in un angolo della libreria che ospitava anche i nostri libri scolastici alcuni lustri fa, all’attuale collezione che ognuno di noi contiene a fatica in una sola stanza; muri e scaffali che grondano di arte e di storia floydiana.
Cinque tipi così non potevano che definirsi “lunatici”, perché non c’è niente di terreno nella propria passione! Il nostro club è variopinto: da noi ci trovi il biografo, l’impallinato di storia delle copertine rock, il collezionista di rarità discografiche e quello del cartaceo (giornali, poster, ticket e fotografie). C’è quello intento allo studio della discografia ufficiale mondiale, l’altro sugli inediti ed i progetti rimasti nel cassetto della band, fino a colui che preferisce la vicenda live del gruppo, le testimonianze perdute, dischi e video provenienti dal fitto sottobosco non ufficiale. La conoscenza di ognuno è arricchita da anni di contatti e di “esperienze” di altri appassionati, trasformando ciascuno di noi in “portatore sano” del virus floydiano.
Come condividere le nostre conoscenze, raccolte faticosamente per tanti anni con gli altri appassionati? Un primo passo sono stati gli incontri “sul campo di battaglia” in occasione di alcuni Pink Floyd Day, dove abbiamo presentato una selezione delle nostre collezioni private, diffondendo il “verbo” sulla band, suscitando interesse e raccogliendo domande e curiosità da parte dei visitatori. A fine giornata la consapevolezza che questo non poteva bastare rimaneva però forte dentro ognuno di noi. La via d’uscita l’abbiamo trovata nell’idea che ci ha portati a realizzare questo libro.
Cosa c’è di più efficace di quelle pagine realizzate su carta patinata, tenute insieme da una copertina capace di arginare tutti quei litri di inchiostro e che trasudano di passione nella magica mistura del CMYK tipografico? Il libro è per noi la versione su carta della tradizione, solitamente orale, con cui raccontiamo la storia della band attraverso gli oggetti. Una scelta di argomenti varia e volutamente scostante, un testo di seconda generazione nel quale l'intera vicenda del gruppo britannico (già ampiamente dibattuta in passato) lascia spazio ad approfondimenti sparsi ma indagati con metodo.
Il risultato è ovviamente parziale, tanti sono stati gli argomenti tralasciati, molte le rinunce dolorose. Ognuno di noi aveva una scaletta ideale di cose da raccontare, prendendo spunto da una ricchezza potenzialmente infinita di campi d’azione, dai quali abbiamo attinto trasversalmente privilegiando quelli più dibattuti durante le nostre mostre. Tanti però i racconti che emergevano e che dovevano essere assolutamente fissati su carta. Alcuni di noi avevano affrontato queste ricerche in passato senza averle mai completate, appena accennate di qua o di là.
Scritto a più mani, con contributi trasversali, come tasselli di un puzzle da ricomporre insieme, il testo si snoda attraverso alcune macro-categorie: la storia e l'iconografia delle copertine più misteriose ed intriganti ("A Saucerful Of Secrets", "Ummagumma", "A Nice Pair", "Wish You Were Here", "The Division Bell"), alcuni snodi cruciali della loro storia concertistica (gli esordi all’UFO Club, le suite di The Man & The Journey, Eclipse ed i concerti italiani del 1968 e del 1971), fino ai risvolti dietro il materiale inciso per le colonne sonore dei due film più importanti della loro carriera, il capolavoro antoniano “Zabriskie Point” ed il controverso “Pink Floyd The Wall” di Alan Parker.
Di ogni argomento vengono svelati i segreti ed i risvolti più reconditi emersi dai solchi di una storia ormai prossima ai 50 anni, documenti perduti e gemme preziose provenienti da ogni angolo del globo, raccontati attraverso parole ed immagini che hanno sorpreso in itinere innanzi tutto noi autori. Durante la realizzazione del libro abbiamo visto materializzarsi sotto i nostri occhi quello che, con orgoglio e modestia, consideriamo il nostro miglior tributo alla storia di una band unica ed inimitabile.
La nostra ricerca non si ferma: siamo sicuri che tra i lettori ci sia quella persona che ha trascorso il pomeriggio del 18 aprile 1968 ad aiutare i tecnici dei Floyd a montare gli strumenti sul palco del Piper Club di Roma, oppure, quel giornalista che li aveva intervistati nel 1967 all’Ufo Club di Londra e che aveva dimenticato la bobina con quel prezioso documento nella solita soffitta piena di segreti. Aspettiamo il vostro feedback e le vostre gemme nascoste, sicuri che in questa ridente penisola di Lunatics se ne nascondano ancora tanti…
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