Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 4 ottobre 2012

Antonius Rex

ANTONIUS REX - Per Viam
Black Widow Records
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Dark Rock
Support: CD - 2009



Con un artwork a dir poco bello, ecco tornare a noi uno dei maestri del Dark Prog, anzi perdonatemi, IL maestro: Antonio Bartoccetti. Una storia lunga la sua, che parte dai lontani anni ’60 e che vi consiglio di cercare su internet. Sempre con a fianco la fidata signora tastierista Doris Norton, Antonius Rex torna a noi oggi con “Per Viam”, sempre più oscuro ed inquietante che mai!
Nel libretto leggiamo anche che Florian Gorman suona la batteria e che Monica Tasnad è la medium! Ciò mette subito in chiaro le cose, siamo al cospetto di un disco dark, misto fra il sacro ed il profano. Composizioni esoteriche, dove le tastiere assumono un importanza estrema. Sette brani tenebrosi, per alcuni versi freddi, ma non per questo distaccati. Infatti la musica entra dentro e ciclicamente si stampa nella mente, salvo rifiatare in alcuni stacchi musicali, come accade nella bellissima “Per Viam”. Fantastica iperbole sonora, da ascoltare a luci spente, raggelante e mistica. Non si può fare a meno di sottolineare nuovamente l’artwork che accompagna il cd, belle immagini, dettagliato e nel suo involucro esterno cartonato. Io sono un amante sviscerato del Progressive e chi mi legge gia lo sa, per cui non posso che applaudire avanti ad un brano stupendo come “Woman Of The King”, uno squarcio di luce, un raggio che parte dal cielo oscuro e che illumina momentaneamente il nostro paesaggio mentale. Chitarra e tastiere che dialogano e si intendono. Narrato e recitato, come in una pellicola di un film dell’orrore. La produzione sonora è eccellente, la Black Widow nuovamente si mette in mostra per la qualità dei suoi prodotti.
“Spectra”, scritta assieme a Doris Norton, è un crescendo ansioso e ricolmo di sonorità, da ascoltare in cuffia e a questo punto la paura comincia a spaventare di meno….. no, non è un controsenso questa affermazione, la verità è che cominciamo a farci l’orecchio e che in fondo amiamo sentirci spaventati. Ma davvero è così brutta l’oscurità? Punti di vista, si intende, questa sonora di Antonius Rex è quantomeno interessante. Intanto l’assolo finale di chitarra di “Spectra” centra il bersaglio. E come in tutte le storie occulte, si ha a che fare con Angeli e Demoni, “Per Viam” questo argomento non se lo lascia di certo sfuggire, “Angels & Demons” è l’ennesimo tassello di un puzzle perfetto. Tastiere in ogni dove ed il film continua. “UFDEM” gioca di più sulla chitarra elettrica ed è l’unico pezzo cantato da Doris e per giunta in italiano. Il momento più Rock è questo, compreso il solo di chitarra.
Chiudono gli undici minuti di “Antonius Rex Prophecy” e lo fanno come meglio non si può. Resto inquieto dopo la profezia di distruzione narrata da Antonius Rex.
Questo già basterebbe per coniare il disco come “must” per il genere che tratta, ma non basta, in “Per Viam” esiste anche una traccia video di “Micro Demons”, se vogliamo è la ciliegina sulla torta. Soddisfatti. MS


2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Scusa Anonimo, per errore ho eliminato il tuo post che comunque diceva: "Gigantesco, arte pura!". Ho cliccato male, pardon.... ;-)

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