CLAN
ALDO PINELLI – Nordiska Vatten
Open
Mind – Lizard Records
Distribuzione: Micio Poldo Edizioni
Musicali
Genere: Progressive Rock – Etnico
Supporto: cd – 2024
In
questi ultimi tempi Aldo Pinelli sta vivendo un fervido periodo creativo,
fresco del disco “Live At Spring Prog Fest” (2023) del progetto Invernalia, si
cimenta ora con Clan Aldo Pinelli alla seconda uscita dopo “Patagonia”
dell’anno 2017.
Il
suo nome è conosciuto non soltanto nell’ambito del Rock Progressivo, perché la
passione per la musica lo fa spaziare in differenti contesti che possono
variare dall’Ambient alla Celtica, passando per la Classica e il Folk. Questa
volta però il chitarrista e cantante di Buenos Aires esplora nuovi lidi,
influenzato dai paesaggi nordici svedesi, dove la frequentazione dei residence
VICC (Visby International Centre For Composers) risulta galeotta. Uno sguardo
alla New Age Progressive con parti orchestrate, conduce a un risultato
gradevole soprattutto per gli amanti di Mike Oldfiled. L’album completamente
strumentale intitolato “Nordiska Vatten”, è formato da nove brani e si presenta
in edizione cartonata con la cover di Oscar Bitz (1993) con forti richiami al
mondo di Salvador Dalì. Assieme a Pinelli suonano Roberto Sambrizzi (ex
Hábitat) alla batteria, Silvia Pratolongo alle percussioni, Carlos Bignani alle
tastiere aggiuntive e Paula Dolcera al flauto.
I
tre minuti iniziali di “Volando Con Il Drago” mostrano immediatamente l’amore
di Pinelli per il Prog elettrico dei King Crimson post anni ’80, quelli dal
suono maggiormente nervoso. Il viaggio vero e proprio inizia con la suite di
quindici minuti “Nordiska Vatten”, dove la musica si sostituisce alle parole
per descrivere lande e scenari dai colori grigi, solo a tratti squarciati da
raggi di sole. Si evince facilmente il background dell’artista e l’amore che ha
per la musica in senso generale. Sinfonismi ed effetti impreziosiscono le
melodie, sempre delicate come solo certa musica “dotta” sa disegnare. Si è come
avanti ad un documentario, fra ottimi effetti stereo, immancabili cambi
d’umore, di ritmo e passaggi negli anni ’70. Mi viene da paragonare questa
musica alla classica e non soltanto per certe immersioni nel contesto, bensì
per l’approccio alla composizione sempre ricca e mutevole. Il brano in
questione può essere preso benissimo come riassunto della carriera artistica di
Pinelli in tutti i suoi progetti.
Seguono
due minuti di sensazioni sonore avvolte come in una bolla nel brano
“Eolofonia”, qui il lato sperimentale è a nudo.
“Giochi
D’Azzardo (Parte 1,2,3,4 & 5) A New Mix” mette molta carne sul fuoco
dell’elettronica, della psichedelia, del Prog Genesiano anni ‘70 e perfino un
passaggio quasi pastorale grazie al flauto di Paula Dolcera. La ricerca sonora
passa anche attraverso il minuto abbondante di “Studio 6” per poi planare in
spazi ariosi attraverso “Baltico – A New Mix” dove le tastiere sono le
protagoniste indiscusse. Questo pezzo originariamente era contenuto in “Rainy
Season” del 2012.
“Una
Voce Rituale” ha un inizio inquietante, dove i suoni battenti incutono
suggestione, proprio come in una colonna sonora di un film horror. La buona
registrazione esalta il risultato, per questo brano è consigliatissimo
l’ascolto in cuffia. “Aprire” gioca con i suoni e conduce alla conclusiva
“Medarp Alilui”, canzone più ritmata dell’intero album.
Se
ritenete che la musica sia anche un mezzo per estraniarvi dal mondo, questa di
Clan Aldo Pinelli non vi deluderà, specialmente se siete aperti di vedute. Mai
fermarsi al logico, tenete aperta la porta della mente per goderne a pieno il
risultato. MS
Versione Inglese:
ALDO PINELLI CLAN - Nordiska Vatten
Open Mind - Lizard Records
Distribution: Micio Poldo Music Editions
Genre: Progressive Rock - Ethnic
Support: cd - 2024
In recent times Aldo Pinelli is experiencing a fervent
creative period, fresh from the record "Live At Spring Prog Fest"
(2023) of the project Invernalia, he now tries his hand with Clan Aldo Pinelli
at his second release after "Patagonia" of the year 2017.
His name is known not only in the Progressive Rock
sphere, because his passion for music makes him range in different contexts
that can vary from Ambient to Celtic, passing through Classical and Folk. This
time, however, the Buenos Aires-based guitarist and singer explores new shores,
influenced by the Nordic landscapes of Sweden, where attendance at the VICC
(Visby International Centre For Composers) residences turns out to be galleyed.
A look at New Age Progressive with orchestrated parts, leads to a pleasing
result especially for Mike Oldfiled lovers. The fully instrumental album
entitled "Nordiska Vatten" consists of nine tracks and comes in a
hardback edition with a cover by Oscar Bitz (1993) with strong references to
the world of Salvador Dali. Playing along with Pinelli are Roberto Sambrizzi
(formerly Hábitat) on drums, Silvia Pratolongo on percussion, Carlos Bignani on
additional keyboards and Paula Dolcera on flute.
The opening three minutes of "Volando Con Il
Drago" immediately show Pinelli's love for the electric prog of post-1980s
King Crimson, the more nervous-sounding ones. The journey proper begins with
the fifteen-minute suite "Nordiska Vatten", where music replaces
words to describe gray-colored moors and scenery, only occasionally riven by
rays of sunshine. The artist's background and the love he has for music in a
general sense is readily apparent. Symphonisms and effects embellish the
melodies, always delicate as only certain "learned" music can draw.
One is as if ahead of a documentary, amidst excellent stereo effects, unfailing
changes of mood, rhythm and transitions into the 1970s. I feel like comparing
this music to classical, and not just because of certain immersions in the
context, but because of the always rich and changing approach to composition.
The piece in question can be taken nicely as a summary of Pinelli's artistic
career in all his projects.
Two minutes of bubble-wrapped sound sensations follow
in the track "Eolofonia", here the experimental side is laid bare.
"Games Of Chance (Part 1,2,3,4 & 5) A New
Mix" puts a lot of meat on the fire of electronics, psychedelia, 70s
Genesian Prog and even an almost pastoral passage thanks to Paula Dolcera's
flute. The sonic quest also passes through the minute-long "Studio 6"
and then glides into airy spaces through "Baltic - A New Mix" where
keyboards are the undisputed protagonists. This piece was originally contained
on 2012's "Rainy Season".
"A Ritual Voice" has an eerie beginning,
where the pounding sounds instill suggestion, much like a horror movie
soundtrack. The good recording enhances the result; listening with headphones
is highly recommended for this track. "Open" plays with sounds and
leads to the concluding "Medarp Alilui", the most rhythmic song on
the entire album.
If you believe that music is also a means to estrange
yourself from the world, this one by Clan Aldo Pinelli will not disappoint,
especially if you are open-minded. Never stop at the logical, keep your mind's
door open to fully enjoy the result. MS
Massimo, grazie per il tuo tempo per ascoltare mi nuovo album. Aldo
RispondiEliminaGrazie Aldo, sono onorato della tua presenza nel mio blog. Il mio è tempo speso bene nell'ascoltare la tua musica! Grazie.
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