MARCO GALLETTI – Musical Objects
Ondebo Music
Genere: Elettronica / Progressive
Rock
Supporto: digital – 2025
Per
i più ferrati sull’argomento Rock Progressivo Italiano di certo il nome di
Marco Galletti non risulta nuovo. Infatti il tastierista di Milano, ma vissuto
sin dalla tenera età ad Alessandria, è il fondatore della band Neo Prog alessandrina
Arcansiel.
Studia
pianoforte, ma soprattutto l’organo e associa la musica classica al Rock per un
connubio che lo formerà stilisticamente e culturalmente. Verso la fine del 1990
Galletti lascia gli Arcansiel per motivi di lavoro e dedica meno tempo alla
musica. Solo nel 1994 avremo tracce della sua carriera solista attraverso
l’album “Boxes For Foxes”, dove lo stile Neo Prog lascia spazio a un uso della
tecnologia più moderno.
Con
l’ausilio della Digital Audio Workstation, nel 2005 ritorna con un altro album
autoprodotto intitolato “La Luce Che Illumina I Sogni”, qui le tracce Prog si
uniscono a un certo minimalismo americano. Segue un lungo stop, sino tornare
nel 2023 a un approccio più concreto a livello temporale da dedicare alla
musica. Il risultato è “Musical Objects”, una raccolta di oggetti musicali
scritti negli ultimi quaranta anni. Delucida l’artista nel suo sito ufficiale:
“Gli unici suoni "non
digitali", quando necessari, sono stati eseguiti utilizzando una Fender
Stratocaster del 1991 e un Fender Jazz Bass del 2006.”.
In
queste dodici canzoni che compongono l’album, l’artista non si cimenta in
sperimentazioni, pur cercando di evitare lo schema
strofa-pre-ritornello-ritornello, bensì tende a comunicare semplici sentimenti scaturiti
da ispirazioni momentanee e improvvise.
L’inizio
con “L'Aria Chiara Come Non Esiste Più” mette in evidenza le influenze del
compositore che rivelano scorci di Jethro Tull più pacati e Genesis in un brano
che in alcuni frangenti è soffice e introspettivo, anche perché ispirato
dall’esperienza molto personale, legata agli ultimi giorni di vita dei suoi
genitori. Il cantato spazia dall’inglese all’italiano fino al francese donando
all’intero lavoro internazionalità. Bello il sound pianistico di "As The
Silence”, soffice “La Lune Est Neé”, così la leggerezza di “All Goes By” che
tocca l’anima.
Tutto
l’album è composto di tasselli singoli che assieme ci propinano il quadro
completo. Una menzione a parte per “386”, scritta nel 1986 e che narra di un
forte amore vissuto. Qui mi vengono alla mente certe Orme più delicate.
Come
ben rappresenta la copertina con un uomo che cammina solitario in un paesaggio tracciato
da una linea da seguire, Galletti si avventura in differenti stili musicali,
ere e atmosfere per un risultato finale d’inattesa amalgama, dove tutto scorre
con naturalezza. Tanta dedizione, passione e cura in questo “Musical Object”,
dove di certo le emozioni non vengono a mancare. MS
Versione Inglese:


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