FARO – Nu-Man
Andromeda Relix
Distribuzione: Ma.Ra.Cash
Genere: Metal Progressive
Supporto: cd / Digital– 2024
Il
genere Metal Progressive sta donando agli ascoltatori differenti soluzioni, non
più soltanto relegate ai maestri Dream Theater o Queensryche, tanto per restare
nel continente delle origini, bensì muta in differenti stili e forme. Ciò
accade in tutto il mondo grazie alla contaminazione di generi apparentemente
incongruenti, c’è chi osa di più e chi meno, tuttavia si denota una volontà di
spostare le coordinate di questo DNA. Il discorso è valido anche per l’Italia,
sempre attenta a ogni tipo di fenomeno, anche il più intricato.
Il
caso dei Faro non esula da questo preambolo, pur avendo loro alle spalle due
album apprezzati da critica e pubblico, il duo Rocco De Simone (voce, tastiere)
e Angelo Troiano (chitarra, tastiere) aprono il proprio stile a nuove
soluzioni. Questo è l’approccio giusto per entrare a pieno merito nel termine
Metal Progressive, ossia cercare sempre qualcosa di differente, suonare ciò che
si sente al momento e per il proprio piacere.
Il
progetto nasce fra Chieti e Pescara nel 2007 da un’idea di De Simone,
inizialmente trio, oggi lo troviamo in duo con la presenza di altrettanti
special guest, Giacomo Pasquali (basso), e Andrea Giovannoli (batteria).
“Nu-Man” è il titolo del nuovo album formato da ben quattordici canzoni, tutte
della durata media di quattro minuti per oltre un’ora di musica. Il concetto
approcciato per la stesura dei brani riguarda un viaggio nella nostra epoca in
cui le incertezze e le speranze si alternano portando l’essere umano al centro
della vita. Un nuovo essere ibrido e super tecnologico incapace di provare
emozioni, ma perfetto sotto altri punti di vista. Così descrivono i Faro al
riguardo: “L’Umanesimo lentamente lascia il posto al Transumanesimo. Siete
pronti per entrare in una nuova epoca?”. Noi si, per questo facciamo partire la
prima traccia intitolata “Isaac”. In essa si manifestano immediatamente le
sonorità dure che lasciano spazio a elementi di quiete, come il Metal Prog
insegna. Gli arrangiamenti elettronici donano all’insieme ampiezza sonora. Le
atmosfere spaziano dal malinconico alla pacatezza, approfondite dallo stile
canoro di De Simone, ponderato oltre che gotico nell’approccio, un esempio giunge
da “Crystal Cage”. Immaginate i Depeche Mode fare Heavy Metal e otterrete
“Paradox”, con qualche scheggia di Queensryche. I quasi tre minuti di “Inside”
sono introspettivi oltre che curati nelle coralità vocali. Il disco scorre
senza troppi momenti di stanca, la sezione ritmica apporta interessanti
passaggi su cui soffermarsi, sempre precisi e mai banali.
“Cradle”
ha la carta vincente nella strofa, sostenuta dalla scelta vocale, “Protective”
invece osa di più con le armonie della chitarra mentre il doppio pedale fa
comparsa al servizio della potenza. Altra prova della malleabilità della voce
di De Simone proviene da “Knots”, canzone ricca di sfumature armoniche di
facile presa emotiva. La dolcezza di “The Mirror” si affaccia nel sound più
moderno del genere con eleganza per poi lasciare spazio a “Appearances”,
canzone più vicina al significato del termine stesso. Lo stile Faro a questo
punto è ben definito e personale. “Blow” è movimento lento nello spazio, mentre
“Room 39”è ispirata da una bella donna di nome Virginia. ”Red Thread” non si
discosta da quanto ascoltato in precedenza, così “Human”. Conclude “Touch” con
classe.
Questo
Progressive Metal non è del tutto scontato, pur non avendo all’interno passaggi
complessi è una via di mezzo che probabilmente potrebbe avvicinare un nuovo
pubblico a questo genere che prosegue il proprio cammino verso il futuro. MS
Versione Inglese:
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