Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

domenica 1 ottobre 2023

G519

G519 - Blue Atomic Sky
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock/Psichedelia
Supporto: digital – 2023





Essere considerati dei vecchi nostalgici è inevitabile quando si vanno a esaltare i beni preziosi dei tempi che furono, come se l’evoluzione della moda per molti di noi non fosse bene accetta. Vedendo la musica odierna in maniera distaccata, ossia dall’alto e senza preconcetti, possiamo dire invece che anche oggi esistono uscite molto interessanti.
Il Progressive Rock è un termine troppo generico per racchiudere tutte le influenze che spesso si trovano al suo interno, ma indicizza una attinenza alla ricerca in senso generale, oppure una radicata passione per certi suoni che hanno vissuto il massimo splendore negli anni ’70.
E’ il caso del progetto G519 del polistrumentista Guido Cinelli, dove la musica proposta sposa il periodo in maniera totale. Nel 2018 nasce l’intento, qui Cinelli si contorna di turnisti presso lo studio di registrazione “Birdland” di Francesco Marzona e lo storico “Mushroom Studio” dando vita a "Blue Atomic Sky". Con lui ci sono Ronnie Grace (voce), Tony Longheu (voce), Matteo Ballarin (voce), Chiara Di Gleria (voce), Flavio Passon (tastiere), Francesco Minutello (flicorno) e Pablo De Biasi (batteria).
Guido Cinelli così descrive l’intento dell’opera: “Gli estremi dell’esistenza rappresentano dei poli da esplorare ma anche dei limiti, degli estremi che tuttavia invogliano a forzare confini, spostando in là l'obiettivo esistenziale al quale mira sempre l'individuo con la sua ambizione e allo stesso tempo con il suo bisogno di conoscere. Un’urgenza che attraversa le generazioni e anche oggi ci impegna in una perlustrazione di periferie umane che sarà arrestata inevitabilmente dal contrappeso dell'estremo opposto. Cosa ci sarà oltre? La risposta non ci è riservata, almeno fino a quando scadrà il contratto di affitto che ci dà il diritto di usare il pianeta Terra. Il fuoco del sole con i suoi colori è preso come porta di verità tenute nascoste, e quando questa fiamma verrà quasi raggiunta, sarà toccata dall'estremo opposto, dall'acqua che la spegnerà; nel contempo il fluire dell'acqua darà corso a nuovi inizi”.
I brani che compongono il concept sono dodici ad iniziare dallo strumentale “A Time To Reflect”, aperto da un rilassante canto di uccelli, forse il più bello che la natura può propinarci. Immediatamente ci si trova immersi negli anni ’70 grazie alla chitarra che va a ripescare nella carriera dei Pink Floyd più recenti. Cambiano le sonorità in “Rain In The City”, con un poco di fantasia immaginate di ascoltare gli strumentali Rockets intenti a suonare della psichedelia, un refrain che difficilmente si potrà dimenticare.
“Walking To The Sun” è il singolo estratto dall’album, vera carta d’identità del sound G519 in un movimento Jazz sinuoso cantato egregiamente da Ronnie Grace. Un arpeggio di chitarra dal sapore Southern Rock apre “Asteroid” dove lo slide fa il verso nuovamente ai Pink Floyd, questa volta del periodo fine anni ’60, primi ’70. Le canzoni sono alquanto brevi, tutte della durata media di poco più di tre minuti, questo per far capire l’intento dell’autore di badare al sodo piuttosto che perdersi in inutili orpelli. Da segnalare nel percorso sonoro le ottime “When The Blue Loves You”, “July Sky” e la conclusiva “A Time To Reflect Reprise”, ma tutto l’album si mantiene generalmente su buoni livelli emotivi.
Inutile sottolineare che “Blue Atomic Sky” è consigliato agli amanti del sound vintage, io aggiungerei anche a tutti quelli della buona musica, fatta con il cuore e con la testa. Badare al sodo spesso è la carta vincente per una buona riuscita. MS




Versione Inglese:

G519 - Blue Atomic Sky
Self-production
Genre: Progressive Rock/Psychedelia
Support: digital - 2023


Being considered old nostalgic is inevitable when one goes to extol the treasured possessions of days gone by, as if the evolution of fashion for many of us is not welcome. Seeing today's music in a detached way, that is, from above and without preconceptions, we can say instead that even today there are very interesting releases.
Progressive Rock is too general a term to encapsulate all the influences that are often found within it, but it does index a relevancy to research in a general sense, or a deep-rooted passion for certain sounds that experienced their heyday in the 1970s.
This is the case with multi-instrumentalist Guido Cinelli's G519 project, where the music proposed marries the period totally. In 2018, Intent was born, here Cinelli contorts himself with turntables at Francesco Marzona's "Birdland" recording studio and the historic "Mushroom Studio," giving birth to "Blue Atomic Sky." With him are Ronnie Grace (vocals), Tony Longheu (vocals), Matteo Ballarin (vocals), Chiara Di Gleria (vocals), Flavio Passon (keyboards), Francesco Minutello (flugelhorn) and Pablo De Biasi (drums).
Guido Cinelli describes the intent of the work as follows, "The extremes of existence represent poles to be explored but also limits, extremes that nonetheless entice us to force boundaries, shifting beyond the existential goal at which the individual always aims with his ambition and at the same time with his need to know. An urgency that spans generations and even today engages us in a scouring of human peripheries that will inevitably be arrested by the counterweight of the opposite extreme. What will be beyond it? The answer is not reserved for us, at least until the lease that gives us the right to use planet Earth expires. The fire of the sun with its colors is taken as a gateway to truths kept hidden, and when this flame is almost reached, it will be touched by the opposite extreme, by water that will extinguish it; at the same time the flow of water will give way to new beginnings."
The tracks that make up the concept are twelve beginning with the instrumental "A Time To Reflect," which opens with a soothing bird song, perhaps the most beautiful that nature can offer us. Immediately one finds oneself immersed in the 1970s thanks to the guitar that goes to the career of more recent Pink Floyd. The sounds change in "Rain In The City," with a little imagination imagine listening to the instrumental Rockets intent on playing some psychedelia, a refrain that will be hard to forget.
"Walking To The Sun" is the single taken from the album, the true identity card of the G519 sound in a meandering Jazz movement sung excellently by Ronnie Grace. A Southern Rock-flavored guitar arpeggio opens "Asteroid" where the slide again plays Pink Floyd, this time from the late 1960s, early 1970s period. The songs are rather short, all averaging just over three minutes in length, this is to make clear the author's intent to stick to the point rather than get lost in unnecessary frills. Of note in the sonic journey are the excellent "When The Blue Loves You," "July Sky," and the concluding "A Time To Reflect Reprise," but the whole album generally maintains good emotional levels.
Needless to say, "Blue Atomic Sky" is recommended to lovers of the vintage sound, I would also add to all those of good music, made with heart and head. Attending to the bottom line is often the trump card for good success. MS



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