INGLESE & NANNETTI – Lavorare
Per Distrarsi
La Luna E I Falò – Lizard Records
Distribuzione: G.T. Music
Genere: Cantautore – Folk Prog
Support: cd – 2023
Nell’anno
1977 Le Orme cantavano “Se io lavoro, è perché non so che fare…”, oggi una
frase del genere probabilmente non troverebbe più un ampio consenso, vista la
crisi che ci morde le caviglie, ma gli artisti Inglese e Nannetti ex della band
Prog Sithonia ripropongono oggi circa lo stesso concetto intitolando il loro
ultimo album “Lavorare Per Distrarsi”. Perché no, in fondo nella vita ognuno ha
un’esistenza a se, nessuno è uguale a un altro e come dice il detto, si fa quel
che si può.
Gabriele
Inglese (voce, chitarre, flauti, organo, pianoforte, armonica, percussioni) e
Paolo Nannetti (voce, synt, mellotron, fisarmonica, chitarra) suonano assieme a
Bologna dal lontano 1972, ossia dai tempi della scuola media, il legame è
dunque davvero forte e ascoltando la loro musica direi anche l’intesa. L’album
gira attorno al brano “Caporale Milt”, tratto dal disco di Nannetti
“Stranamente Sereno”, una canzone che racconta un fatto realmente accaduto nell’autunno
del 1944 incentrato sulla linea gotica nella zona della Futa. Milt s’innamora
di una ragazza di Monghidoro ma presto con l’avanzare degli alleati i due si
perdono di vista per poi ritrovarsi nel tempo più che ottantenni. Gabriele
Inglese vuole regalare all’amico Paolo una sua versione di questo brano, da qui
l’ispirazione per questo concept che inizia con “Sembra Niente”. Fiati e un
andamento strutturale vicino alla musica popolare raccontano di due giovani
coniugi che vedono la quotidianità in maniera differente fra loro. Il brano
potrebbe benissimo risiedere in un album di Stefano Rosso. “Canzone Di Ottobre”
è scolpita negli anni ’70, perfettamente vissuti e assimilati da entrambi i
musicisti. Il flauto addolcisce di molto la melodia di per se già armoniosa. Il
lato più giocoso e solare viene fuori con “Estate” dove le chitarre sono le
protagoniste in un motivo altamente cantautoriale.
“Negroes”
con le parole ispirate dal libro “I Fratelli Di Soledad”, racconta la morte di
Jonathan Jackson, scomparso in un disperato tentativo di fare evadere suo
fratello George dal carcere. C’è anche un brano cantato in lingua inglese, “My
Worthiness Is All My Doubt”, variante del componimento 751 di Emily Dickinson,
qui ancora una volta è il flauto a dettare le linee melodiche.
“Caporale
Milt” è malinconica proprio a ricordare i posti in cui gli ottantenni fidanzati
si sono lasciati. Segue “Genova E Valerio”, quarantenne della sinistra romana
che con personaggi vari tenta di organizzare un pulmino per una scappata al G8.
Il cantautorato è sempre più marcato, questa volta richiama il mai troppo ricordato
Claudio Rocchi.
Non
manca un colto cenno a Primo Levi nel brano “La Breve Ballata Di Un Atomo Di
Carbonio” e a proposito di scrittori, il finale è dedicato a Italo Calvino con
“La Penna Di Hu”, trasposizione in versi di una sua fiaba con la variante
narrativa presa dai fratelli Grimm.
“Lavorare
Per Distrarsi” è quindi un disco che sembra essere uscito direttamente dagli
anni ’70 con richiami altamente culturali e sporadiche influenze Folk, da
ascoltare tutto di un fiato perché qui non c’è musica gridata ma educatamente
ponderata… Come si faceva una volta. MS
Versione Inglese:
Nessun commento:
Posta un commento