BALDO
& I GIOVANI – L’Ora D’Aria
Music
Force / Toks Records / Egea Music
Genere: Jazz
Supporto: cd – 2023
Il
termine “musica” è generico, solo nel tempo siamo stati capaci di suddividerla
per generi in base alle sonorità proposte, questo per indirizzare al meglio
l’ascoltatore. In realtà la musica è tutto, persino stile di vita. Essa oltre
che voce dell’essere, può descrivere differenti stati d’animo come divertirsi,
fare paura, piangere, ballare, riflettere, e molto altro ancora. Si deduce da
quanto detto che sia una cosa seria, ma può una cosa seria andare a braccetto
con la giocosità? Che cosa succede quando ad esempio uno stile radicato e
rispettoso delle tradizioni come il Jazz, si lascia contaminare dalla modernità
e l’ironia? Ce lo fanno ascoltare i friulani Baldo & I Giovani nel loro
debutto intitolato “L’Ora D’Aria”.
E
si, perché la musica non ha confini, soprattutto il divertimento il quale
diventa contagioso se per primo lo vive chi sta suonando. Baldo & I Giovani
è il progetto del compositore chitarrista e cantante Alan Malusà Magno, assieme
a Gabriele Cancelli (tromba), Mirko Cisilino (tromba e trombone), David Cej
(fisarmonica), Marzio Tomada (contrabbasso) e Marco D’Orlando (batteria).
Tredici
sono i brani proposti per circa tre quarti d’ora di musica, tutti inediti ad
eccezione di “I Like Bananas” di Chris Yacich e “La Noia Prima Della Dittatura”
con il testo originale di Fabio Varnerin. La grafica e la copertina di Gabriele
Cancelli portano immediatamente l’ascoltatore avanti ad un prodotto in cui s’intuisce
il passato (un volto in bianco e nero con il cilindro anni ’30) e la voglia di
volare via (i palloncini) da questa realtà, proprio con il divertimento,
malgrado si è legati a un peso (societario) che tenta di non farci fuggire.
La
musica dunque va a ruota libera, fra swing e arrangiamenti dixieland con
melodie facili da ricordare, fischiettare e cantare.
“Baldanzoso”
già nel titolo anticipa ciò a cui si va incontro, giochi di fiati fatti di
colloqui fra le trombe e stacchi di ritmo repentini. Qualcuno probabilmente
potrebbe fare il nome di Paolo Conte, il che non sarebbe del tutto errato. In
un minuto “Albeggia” si dipinge di malinconia grazie alla fisarmonica per poi
sfociare in una ritmica travolgente con “Luce”. Il cantato è gradevole e qui ci
trovo affinità con Sergio Caputo. Un caldo contrabbasso impreziosisce “Sei Solo
La Spina Di Un Cactus”, un piccolo racconto di vita dove l’effetto stereo ha
una grande valenza, una tromba a sinistra e una a destra donano profondità
all’ascolto. La suddetta giocosità associata al passato e al presente è bene espressa
in “Città Vuote” dove i Baldo & I Giovani si divertono a sbeffeggiare il
brano. Solare “Campione Degli Idioti” mentre “Baldixie” è nomen omen. E via di spazzola
con “Il Piede Sa (Piejalji’a)” in un vorticoso brano ironico dove il cantato a
tratti non prende neppure fiato, questa volta è Daniele Silvestri a venirmi in
mente. Geniale nei testi “La Noia Prima Della Dittatura”, come direbbe Fabrizio
De Andrè “Un tram con cui portare in giro le parole”, mentre la musica diventa
soft. “L’Ora D’Aria” alterna ritmo e storia del Jazz per poi tornare nel mondo
di Caputo con “Sogno Doppio Sogno”. “Barone Torpedone” è sornione come un
gatto, le trombe con la sordina sanno esprimere al meglio questa sensazione. Il
disco si chiude con lo spead di “I Like Bananas”, vetrina per le capacità
esecutive della band.
Curiosi?
Fate bene, una cosa è garantita all’ascolto vi divertirete alla grande,
impossibile pure tenere a freno il piedino che parte da solo al ritmo di queste
canzoni che sono capaci di allietare qualsiasi tipo di giornata. Complimenti
anche alla Music Force che propone sempre artisti mai banali, questo è doveroso
sottolinearlo. MS
Versione Inglese:
Nessun commento:
Posta un commento