MYSTERY- Redemption
Unicorn Digital Inc.
Genere: Neo Prog
Supporto: cd – 2023
Una
delle carte vincenti della vita è la perseveranza. Se ti dedichi con passione
in quello che fai insistendo nel tempo, alla fine i risultati giungono
inevitabilmente. C’è una nazione nel mondo che per sua forte personalità riesce
spesso a stupire, anche nella musica, questa si chiama Canada. Dal Quebec
giungono i Mystery, band oramai molto nota a tutti gli amanti del Neo Prog
essendo attiva discograficamente dal 1996, quando escono con l’album “Theatre
Of The Mind”. Passano gli anni, le realizzazioni diventano otto e l’esperienza
sia live che in studio forgia la band che con la suddetta insistenza naviga in
acque Neo Prog. Conoscete già bene quel suono energico, supportato da reboanti
tastiere e chitarre elettriche, come ad esempio hanno saputo fare i Marillion,
gli IQ, i Pendragon… Bene, oggi proviamo questo attraverso gli Arena di Clive
Nolan e Mike Pointer, rispettivamente tastierista dei Pendragon e batterista
dei Marillion. Nella musica dei Mystery tuttavia c’è molto di più, oltre la
sinfonia si presentano piccole fughe sonore di stampo Hard Rock ma sono così
ben camuffate da non infastidire gli ascoltatori del puro Prog.
I
testi, come hanno scritto le band di questo genere nel tempo, variano dalla
salvezza dell’anima alla difficile pubertà oltre che ai soliti amori
controversi. Il gruppo composto da Jean Pageau (voce), Antoine Michaud (tastiere),
François Fournier (basso, tastiere), Jean-Sébastien Goyette (batteria), Sylvain
Moineau (chitarre) e Michel St-Pere (chitarre, tastiere) dimostra un’intesa
invidiabile, brano dopo brano. Una maturazione raggiunta e invidiabile fuoriesce
da ognuno dei otto brani proposti, per una chilometrica durata di oltre
settantaquattro minuti di musica.
Subito
i padiglioni auricolari sono deliziati dalle note di “Behind The Mirror”, la
splendida voce di
Jean Pageau è subito in cattedra, così come le chitarre e le tastiere del
leader Michel St-Pere. Già da questo pezzo si può intuire cosa ci attende
durante il viaggio sonoro. Ed è la title track “Redemption” a convincermi che
il passato assimilato è bene amalgamato con la personalità della band. Arpeggi
anni ’80 introducono all’ascolto in un riff ipnotico velato da una specie di nostalgia
che non guasta mai, carta vincente di molte band. Questa è una sorta di ballata,
anche se la parte centrale riesce a fare la voce grande grazie sempre alle
chitarre elettriche. Mi ripeto, qui siamo in ambiti Arena e questo certamente
non mi dispiace. La strofa resta impressa inevitabilmente.
“The
Beauty And The Least” sono quasi dieci minuti di Prog variegato, qui la ritmica
lascia trapelare l’intesa mentre le parti acustiche sono ancora una volta da
pelle d’oca, soprattutto quando parte la chitarra elettrica. Ma non voglio dire
tutto, lascio a voi il piacere di scoprire le piccole gemme nascoste in quest’album,
tuttavia non mi posso esimere dal rilevare la brillantezza della suite finale
intitolata “Is This How The Story Ends?”, un titolo che mi spaventa, speriamo
non sia la fine della favola!
No,
al momento in questo 2023 non ce n’è per nessuno, pur essendo il Neo prog, un
genere facile da ascoltare non troppo caro ai stessi cultori di quello più puro
degli anni ’70. “Redemption” ruggisce, è il re della foresta, con personalità,
tecnica, melodia, rispetto per il passato, e chi più ne ha più ne metta. Gli
amanti dei suoni pieni troveranno come me quest’album eccellente, tanto da
farmelo mettere sin da ora al primo posto della mia classifica personale degli album
dell’anno. La vedo dura scavalcarlo, anche se vi anticipo che l’ultimo degli immortali
Yes mi ha colpito favorevolmente e inaspettatamente, ma una cosa per volta,
intanto godetevi questo immenso “Redemption” che vorrei non finisse mai. MS
Versione Inglese:
MYSTERY-
Redemption
Unicorn
Digital Inc.
Genre:
Neo Prog
Support:
cd – 2023
One of life's trump cards is perseverance. If you
devote yourself passionately to what you do by persisting over time, results
will inevitably come eventually. There is one nation in the world that by its
strong personality often manages to amaze, even in music, this is called
Canada. From Quebec come Mystery, a band now well known to all lovers of Neo
Prog being active discographically since 1996, when they came out with the
album "Theatre Of The Mind." Years go by, the releases become eight
and the experience both live and in the studio forges the band that with the
aforementioned insistence navigates Neo Prog waters. You are already familiar
with that energetic sound, backed by reboosting keyboards and electric guitars,
such as Marillion, IQ, Pendragon were able to do... Well, today we experience
this through the Arena of Clive Nolan and Mike Pointer, Pendragon's keyboardist
and Marillion's drummer respectively. There is much more to Mystery's music
however, beyond the symphony there are small Hard Rock-like sonic escapes but
they are so well disguised as not to bother listeners of pure Prog.The lyrics,
as bands of this genre have written over time, vary from the salvation of the
soul to difficult puberty as well as the usual controversial loves. The group
composed of Jean Pageau (vocals), Antoine Michaud (keyboards), François
Fournier (bass, keyboards), Jean-Sébastien Goyette (drums), Sylvain Moineau
(guitars) and Michel St-Pere (guitars, keyboards) demonstrates an enviable
understanding, track after track. An achieved and enviable maturity flows out
of each of the eight tracks on offer, for a mile-long duration of more than
seventy-four minutes of music.
Immediately the earbuds are delighted by the notes of
"Behind The Mirror," the splendid voice
of Jean Pageau is immediately on point, as are the
guitars and keyboards of leader Michel St-Pere. Already from this track one can
guess what awaits us on the sonic journey. And it is the title track
"Redemption" that convinces me that the assimilated past is well
blended with the band's personality. 80s arpeggios introduce the listening in a
hypnotic riff veiled by a kind of nostalgia that never hurts, a trump card of
many bands. This is a ballad of sorts, although the middle part manages to be
the big voice thanks again to the electric guitars. I repeat myself, we are in
Arena circles here and I certainly don't mind that. The verse inevitably sticks
out.
"The Beauty And The Least" is almost ten
minutes of varied Prog, here the rhythm section lets the understanding seep out
while the acoustic parts are once again goosebumpy, especially when the
electric guitar starts. But I don't want to say everything, I'll leave it to
you to discover the little gems hidden in this album, however, I cannot refrain
from noting the brilliance of the final suite titled "Is This How The
Story Ends?", a title that scares me, let's hope it's not the end of the
fairy tale!
No, at the moment in this 2023 there is none for
anyone, despite being Neo prog, an easy listening genre not too dear to the
same devotees of the purest 70s prog. "Redemption" roars, it is king
of the forest, with personality, technique, melody, respect for the past, and
you name it. Lovers of full sounds will find this album as excellent as I do,
so much so that I'm putting it as of now at the top of my personal album of the
year list. I see it hard to overtake it, although I anticipate that the last of
the immortal Yes impressed me favorably and unexpectedly, but one thing at a
time, meanwhile enjoy this immense "Redemption" that I wish would
never end. MS
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