ANTILABE’
– Animi Motus
Lizard
Records / G.T. Music Distribution
Genere:
Folk – World Prog
Supporto:
Bandcamp – cd – lp – 2023
Ne
è passato di tempo da quando a Treviso nel 1993 si fondarono gli Antilabè,
sembra banale dirlo ma il tempo veramente vola, mi sembra ieri quando nel 1997
ascoltavo il debutto “Dedalo”. Oggi Carla Sossai (voce), Marino Vettoretti (chitarre,
percussioni, tastiere), Adolfo Silvestri (basso fretted e fretless, handpan Rav
Vast), Alessandro Leo (sax baritono e soprano), Luca Crepet (batteria,
glockenspiel, marimba, percussioni, vibrafono, timpani), Loris Sovernigo (gran
coda Steinway, tastiere) e Luca Tozzato (batteria, percussioni) ritornano dopo
quasi cinque anni dal buon “Domus Venetkens” (Lizard Records) con una gran
voglia di gridare al mondo il significato della vita. I brani di questo nuovo
album intitolato “Animi Motus” sono quindi micro-viaggi dove tutte le emozioni
vengono alla luce, dalla paura all’amore, e poi rabbia, tristezza, speranza e
molto altro ancora. Il nome Antilabè fa venire alla mente qualcosa di antico, infatti,
un soldato combattente a Sparta è in possesso di uno scudo con doppia
impugnatura chiamato Antilabè ed è così che entrambi gli oggetti sono presi come
simbolo della band, perché sono una rappresentazione ideale della ricerca sonora
che il settetto mette in campo.
In
questo nuovo e impegnativo tragitto si coadiuvano del supporto di special guest
quali Giuseppe Bepi De Bortoli (flauto contralto), Arrigo Pietrobon (oboe),
Magister Espresso Orchestra (orchestra d'archi), Enzo Giraldo (narratore), e
Martina Vettoretti (narratrice).
Ci
si addentra immediatamente nei “Labirinti Della Mente”, un Folk Progressivo
realizzato con tanto di flauto mentre il vibrafono solfeggia un riff ipnotico.
Essendo un brano Prog, non può mancare il cambio di andamento, e il sax
esibisce al meglio uno sviluppo altalenante fra pacatezza e vitalità. Gli
Antilabè fanno un passaggio negli anni ’70 in “Metalleia”, quasi un brano in
stile Perigeo, dove il cantato di Carla Sossai segue un sentiero Jazz
raffinato. Ricerca sonora in “Dubitare”, corpo e anima vibrano all’unisono
assieme agli strumenti che lasciano tracce di World Music alle spalle.
Apprezzabile il ruolo dei fiati. Il ritmo sale con “Timor Panico”, qui
l’esperienza degli strumentisti esce allo scoperto e si da senza timore in
pasto all’ascoltatore. Nei suoni aleggia sempre un velo vintage che dona un
fascino del tutto particolare. “Segregazione” Si apre con rumoristica e voci,
un angolo psichedelico che spezza l’ascolto sin qui abbastanza omogeneo.
Narrazione e suoni hanno sempre una magia all’interno, basta ricordare l’album
dei Pholas Dactylus, proprio quelli del famoso “Concerto Delle Menti” datato
1973. Un ragionato suono di pianoforte sbriciola note attraverso pause lunghe
in “De Animi Solitudine”, Loris incanta su una composizione che da sola vale
l’acquisto del disco, una vera perla classica. “Resilienza” attraverso le
magiche atmosfere riporta l’attenzione sul suono d’insieme, sette minuti di
Folk Progressivo intenso. La conclusione spetta a “Una Luce Nuova”, qui anche
canti sciamani a sostegno di suoni che richiamano la natura.
Gli
Antilabè con “Animi Motus” rimarcano e soprattutto consigliano che la vita s’impara
giorno per giorno e pure l’adattamento è importante, lo diceva anche un certo
Charles Darwin, “Non è la più forte delle
specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella che si adatta meglio
al cambiamento.”. La musica ci viene incontro, se poi è quella degli
Antilabè, allora è ancor più rassicurante. Di quest’album è edita anche la
versione vinilica. MS
Versione Inglese:
ANTILABE'
- Animi Motus
Lizard Records / G.T. Music Distribution
Genre: Folk - World Prog
Support: bandcamp - cd - lp - 2023
It's been a long time since Antilabè was founded in
Treviso in 1993, it seems trite to say but time really flies, it seems like
yesterday when I was listening to the debut "Dedalo" in 1997. Today
Carla Sossai (vocals), Marino Vettoretti (guitars, percussion, keyboards),
Adolfo Silvestri (fretted and fretless bass, handpan Rav Vast), Alessandro Leo
(baritone and soprano sax), Luca Crepet (drums, glockenspiel, marimba,
percussion, vibraphone, timpani), Loris Sovernigo (Steinway grand coda,
keyboards) and Luca Tozzato (drums, percussion) return after almost five years
since the good "Domus Venetkens" (Lizard Records) with a great desire
to shout to the world the meaning of life. The songs on this new album entitled
"Animi Motus" are thus micro-journeys where all emotions come to
light, from fear to love, and then anger, sadness, hope and much more. The name
Antilabé brings to mind something ancient, in fact a fighting soldier in Sparta
is in possession of a shield with a double hilt called Antilabé and that is how
both objects are taken as a symbol of the band, because they are an ideal
representation of the sonic research that the septet puts forth.
In this new and challenging journey they are assisted
by the support of special guests such as Giuseppe Bepi De Bortoli (alto flute),
Arrigo Pietrobon (oboe), Magister Espresso Orchestra (string orchestra), Enzo
Giraldo (narrator), and Martina Vettoretti (narrator).
We immediately delve into "Labyrinths Of The
Mind," a Progressive Folk realized with lots of flute while the vibraphone
solfies a hypnotic riff. This being a Prog song, there can be no missing the
change of pace, and the sax exhibits at its best a swinging development between
calmness and vitality. Antilabé makes a transition into the 1970s in
"Metalleia," almost a Perigee-style track where Carla Sossai's
singing follows a refined Jazz path. Sound research
in "Doubting," body and soul vibrate in unison along with instruments
that leave traces of world music behind. The role of the woodwinds is
appreciable. The pace rises with "Timor Panico," here the experience
of the instrumentalists comes out into the open and fearlessly gives itself to
the listener. A vintage veil always hovers in the sounds, giving them a charm
of their own. "Segregation" Opens with noise and vocals, a
psychedelic angle that breaks up the hitherto fairly homogeneous listening.
Narration and sounds always have a magic inside, just remember the album by
Pholas Dactylus , the very ones of the famous "Concert Of The Minds"
dated 1973. A reasoned piano sound crumbles notes through long pauses in
"De Animi Solitudine," Loris enchants on a composition that alone is
worth the purchase of the disc, a true classical gem. "Resilience"
through magical atmospheres brings the focus back to the overall sound, seven
minutes of intense Progressive Folk. The conclusion belongs to "A New
Light," here also shaman chants supporting sounds that recall nature.
Antilabe with "Animi Motus" emphasize and
above all advise that life is learned day by day and adaptation is important as
well, a certain Charles Darwin also said so , "It is not the strongest of
the species that survives, nor the most intelligent, but the one that adapts
best to change." Music comes to us, and if it is that of Antilabe, then it
is even more reassuring. A vinyl version of this album is also edited. MS
Nessun commento:
Posta un commento