La Stazione Delle Frequenze
LA STAZIONE DELLE FREQUENZE –
Chirale
Autoproduzione
Genere: Metal Progressive
Supporto: Bandcamp-Spotify – 2023
Non
è che poi si parli molto di Metal Progressive in Italia, e se si fa, è
solamente riguardo alle band straniere e questo è un peccato perché come ho
dimostrato nel mio secondo libro METAL PROGRESSIVE ITALIANO (Arcana) anche da noi,
ci sono artisti che hanno idee e tecnica da vendere.
E
sì, perché per suonare Metal Progressive serve anche quella, la tecnica è
importante come ci hanno insegnato i padri Dream Theater, poi noi abbiamo una
capacità intrinseca che ci contraddistingue, la solarità mediterranea. Nel
sottosuolo musicale metallico italiano dunque si muove un nuvolo di artisti
sparsi per tutto lo stivale, oggi ci soffermiamo a Benevento con l’apporto del
nuovo album dei La Stazione Delle Frequenze intitolato “Chirale”. Non è un
debutto, esso viene dopo "Physis" del 2019, un approccio non
convenzionale per stile nei confronti del genere. I giovani musicisti, infatti,
s’impegnano a rispettare atmosfere spesso velate e malinconiche, pur ruggendo
con gli strumenti e intercalando le composizioni a frangenti più pacati. Un
risultato che di sicuro non lascia l’ascoltatore indifferente. Il gruppo è
formato da Alberto Cervone (voce), Angelantonio Donisi (chitarre),
Pierfrancesco Corbo (chitarre), Luca Lorio (basso) e Andrea Passaro (batteria).
“Chirale”
è composto di sei canzoni ed è aperto da “Inerte”, qui si rileva già il
carattere della musica che fra alti e bassi tesse una struttura dalla facile
memorizzazione. Buona la prova vocale di Cervone che mai comunque tenta vette
altissime come spesso capita di ascoltare nelle band di questo genere. Effetti
elettronici aprono “Opposte Realtà”, canzone vigorosa dal ritmo inizialmente
spezzato e coinvolgente. La melodia italica prende successivamente il
sopravvento, a testimoniare la volontà di rendere tutto sempre e comunque molto
fruibile.
“Le
Mie Catene” non si discosta da quanto ascoltato sino ad ora mentre i testi
narrano di episodi di vita quotidiana e riflessioni umane. Il ritornello è
funzionale, anche se qualche dejà vu si palesa. Ancora belle melodie in
“Disordine”, una semi ballata dal velo malinconico che parla d’amore, molto
radiofonica e popolare, è anche quella che più mi ha convinto. La title track
“Chirale” è un breve strumentale che gioca con i suoni degli strumenti e ha un
anima leggermente psichedelica, essa lascia spazio alla conclusiva
“Chiaroscuro”. Qui di nuovo la personalità dei musicisti è espressa con idee
melodiche anche rassicuranti per certi versi.
L’energia
che i La Stazione Delle Frequenze riescono a sprigionare è tanta, Metal
Progressive Italiano in tutti i sensi con un forte ammiccamento alla formula
canzone. Mi sento di dover rimpiangere la mancanza di qualche assolo importante
che farebbe di un brano un valore aggiunto, ma questo non sempre è
fondamentale, anche se l’ascolto ci guadagnerebbe in fluidità.
Sintonizzatevi
se avete la voglia di addentrarvi nel mondo Metal Progressive Italiano, La
Stazione Delle Frequenze è aperta. MS
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