Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

domenica 5 febbraio 2023

Haken

HAKEN – Taurus
 Inside Out Music
Genere: Post Prog Moderno / Hard Prog
Supporto EP – 2023




Sono contento per la band Haken che molta strada ha fatto negli anni passando attraverso dischi molto interessanti e tecnici supportati dall'ambita casa discografica Inside Out. Ricordo che si formano nel 2007 a Londra. Lo meritano per tutte le fatiche espresse, sei per l’esattezza in attesa del settimo sigillo intitolato “Fauna” previsto per il 3 marzo 2023. Sono oggi formati da Charlie Griffiths (chitarra), Ray Hearne (batteria), Richard Henshall (chitarre, tastiere), Ross Jennings (voce), Peter Jones (tastiere), e Conner Green (basso).
Questo EP “Taurus” contenente tre brani espone la band com’è diventata oggi, passando attraverso l’Hard Prog, e tutto quello che sono sonorità di questo periodo, ma se i preliminari sono codesti, non nascondo una certa preoccupazione.
Gli Haken sembrano snaturare ulteriormente il proprio stile avvicinandosi sempre di più a quello dei Pain Of Salvation con alcune influenze Grunge. I maestri Pain Of Salvation non hanno di certo bisogno di presentazione, hanno un carattere ben definito e riconducibile a un suono nervoso e spesso malinconico, così gli Haken stanno approcciando nel loro nuovo sound. Apprezzo molto gli artisti che non si fermano mai e che mutano sempre pelle, non avrei scritto altrimenti POST PROG MODERNO – L’Alba Di Una Nuova Era (Arcana), perdono fans del passato ma ne acquistano di nuovi, però non sempre il passo riesce bene. Gli Haken non sono i Pain Of Salvation, e neppure una band Metal Grunge, hanno un loro stile che qui in Taurus sembra essere violentato. Un cambio repentino che mi lascia sgomento, non per il coraggio, ma per il risultato. “Taurus” è un brano banale, sembra messo su con il nastro isolante pezzo per pezzo e questo dall’estro di questi campioni di certo non me lo sarei mai atteso.
“The Alphabet Of Me” ha un inizio minimale ed elettronico sulla sempre bella voce di Jennings. La parte centrale è Metal per darsi staffetta con le parti pacate immancabili in un brano di Post Prog Moderno. Un piccolo passo in più rispetto “Taurus” ma ancora una volta nulla di trascendentale e aggiungerei già sentito, compresi gli “Oh, Oh, Oh”. Apprezzo invece l’inserimento della tromba nel finale che alza il tono del brano.
“Nightingale” ruggisce bene, ma ricade nuovamente nel dejà vu e questo è un vero peccato perché ha potenzialità e ottimi frangenti emotivi negli assolo oltre che nelle buone coralità.
Questo EP mi preoccupa un pochino per l’uscita imminente di “Fauna”, spero di sbagliarmi e comunque faccio i complimenti alla band per il balzo di notorietà comunque meritata. Al momento boccio, ma attendo l’ascolto totale, perché l’abito non fa il monaco ma a proposito di detti… Il buongiorno si vede dal mattino, quale dei due avrà ragione? MS





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