Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

domenica 5 novembre 2017

Silenzio Profondo

SILENZIO PROFONDO – Silenzio Profondo
Andromeda Relix
Distribuzione: G.T. Music Distribution
Genere: Heavy Metal
Supporto: cd – 2017


Il silenzio profondo può essere assordante tanto quanto della musica Heavy Metal, è un paradosso? Probabilmente, ma la realtà delle cose ci racconta di un mondo spesso affogato nel silenzio di verità nascoste, verità che fanno girare il tutto a nostra insaputa. Questo silenzio è assordante e fa si che tutto vada come solo alcuni vogliono che vada. Detto questo, Silenzio Profondo sono una band del mantovano (Quistello) che proprio basandosi su questo concetto, costruiscono le basi per suonare dell’Heavy Metal. Si formano nel 2006 per suonare inizialmente cover di gruppi del settore come Iron Maiden, Deep Purple e Metallica su tutte. L’idea primordiale è di Gianluca Molinari (chitarra) e Francesco Benassi (voce), ma negli anni subiscono numerose defezioni e cambiamenti di line up, sino giungere ai nostri giorni con Maurizio Serafini (voce), Manuel Rizzolo (chitarra), Tommaso Bianconi (basso), Alessandro Davolio (batteria) ed appunto il fondatore Gianluca Molinari (chitarra). Nel 2009 rilasciano il demo “Alias” formato da quattro brani, e nel 2011 l’ep sempre composto da quattro brani dal titolo “Heartquake”. Ed è nel settembre del 2016 che si chiudono in studio per comporre del nuovo materiale e allo stesso tempo ridare spolvero ad alcuni loro cavalli di battaglia. Quello che si denota è il cambio di lingua nel cantato, oggi in italiano. Il risultato è “Silenzio Profondo”, con otto canzoni al suo interno ed un libretto contenente testi e foto.
Il disco si apre a tutto gas  con “Senza Anima”, canzone ritmata che mette immediatamente in evidenza la sezione ritmica importante. La voce di Maurizio Serafini è pulita e mai tenta strade a lei impercorribili, giocando sulle melodie che sono la vera forza delle canzoni dei Silenzio Profondo, specie nei ritornelli.
Il gruppo sa bene l’importanza dello spezzare l’ascolto, cosa che la maggior parte delle band di oggi non fanno quasi più, ossia mettere anche seppur brevemente, un assolo strumentale qui ad esempio di matrice Iron Maiden. Ciò rende scorrevole il tutto.
“A Stretto Contatto” personalmente mi da reminiscenze Saxon e non può che farmi piacere ascoltare del sano Heavy Metal anni ’80 ancora oggi. Più cruda “Terzo Millennio”, dai testi importanti, con metafore riguardanti la vita e la società.
Fra le canzoni che più mi hanno colpito spiccano “Fragile” e la conclusiva title track “Silenzio Profondo”, e se faccio caso sono anche le più lunghe dell’album , superiori ai sette minuti. La prima ha cambi di tempo e di umore, una sorta iniziale di semi ballata che si sviluppa in crescendo emotivo e di volume. “Jack Daniel’s” è un loro classico proveniente in origine dal demo “Alias”, ruvido e trascinante. Più ricercata la struttura di “Fuga Dalla Morte”, canzone oscura come la tematica trattata. Epico l’inizio di “Donna Senza Testa”, ritmica mid tempo cadenzata in stile Doom per poi subentrare in antri oscuri della mente. Degna conclusione dell’album è appunto “Silenzio Profondo”, sunto dello stile della band.

Un disco scorrevole, senza strafare ed allo stesso tempo mai banale, anche se alcuni deja vu affiorano inesorabilmente. In Italia l’Heavy Metal continua a godere di buona salute, grazie anche al lavoro di label come la Andromeda Relix, vera e propria maschera d’ossigeno per il genere in questione. MS

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