GIANNI
PIERI E MAURO DI RIENZO – Drum’ n Cello
Autoproduzione
Genere:
Minimalismo - Etno-Jazz
Supporto:
cd – 2011
Nella musica c’è da fare un distinguo, perché c’è
chi la fa e chi la vive. Quest’ultima categoria è la più rara, in genere è
quella che affonda le radici nel passato, soprattutto nel periodo anni ’70.
Incuranti delle mode, delle tendenze, degli atteggiamenti da palco, di tutto
quello che fa parte del carrozzone music industry, gli artisti “veri”, o se
vogliamo “ruspanti”, sembrano inattaccabili ed immortali. Ma attenzione, con
questo non che la categoria sia indifferente a ciò che la circonda, questi sono
anche presi nel sociale e sempre attenti a quello che accade attorno a loro
nella quotidianità. Questo preambolo semplicemente per esternare che la musica è
fonte di vita, intesa come sensazioni, esperienze, idee e personalità messe in
note, quindi non solo canzoncine o motivo assoluto di vendita (per carità,
rispettabili anche queste, altrimenti la musica non sarebbe anche un lavoro).
La propria terra ricopre un altro ruolo importante
di questa tendenza, il Folk si può innestare nel Jazz, nel Rock ed in qualsiasi
altro genere ed espressione musicale, impreziosendone l’ascolto.
Nel mio girovagare indipendente e “progressivo”,
alla ricerca sempre di nuove sensazioni, mi imbatto in questo progetto proposto
da Gianni Pieri (violoncello, Basscello e Loop Station) e Mauro Di Rienzo
(batteria). I due artisti si conoscono e collaborano assieme da oltre venti
anni ed hanno militato nella formazione romana di Etno Folk, A Sud Di Nogales
sin dai primi anni ’90.
Suoni minimali si mettono a disposizione della
musica ed anche alla formula canzone, a testimonianza di un vagare strutturale
e sonoro di certo non scontato. Con un violoncello ed una batteria si possono
fare molte cose, non sembra ma questo lo si evince già dall’iniziale “Fermate
Gli Orologi” e si denota uno spiccato senso per l’armonia. “Vento Caldo E
Pioggia A Busso” rappresenta il lato più mediterraneo del disco, mentre “Tacchi
A Spillo E Sberleffi”, da come preannuncia il titolo, è giocosa, spensierata e
goliardica. “Sulle Ali Di Un Sogno” presenta un violoncello che si sostituisce
propriamente ad una teorica voce, canzone molto bella sulla quale si potrebbero
benissimo adattare immagini o danze. Si evincono giri che militano nel classicismo
in una sorta di Rondò Veneziano e ben si accostano alla formula canzone.
L’intesa fra i due è pressoché perfetta, i dettagli e le virgole che Di Rienzo
disegna sotto al tappeto di corde è importante e ricolmo di sensibilità,
ascoltate “Melodica” e cosa racconta sotto al basscello di Pieri. “La Canzone
Sociale” è uno stato d’animo sentito e profondo, mentre il lato più ricercato e
sperimentale del duo fuoriesce nel brano “Passeggiando Controcorrente”, grazie
anche ai loop percussionistici.
Non esula la musica popolare che di quanto in quanto
fa capolino fra le composizioni variegate, come in “Tarancellopoli Bis”. Ariosa
e solare “Volteggiando Nell’Aria”, titolo più appropriato non può avere. Sale
il ritmo nella “Tribal Song”, così la voglia di ricercare sonorità e nuove
strutture musicali. Come nella poesia ermetica di Ungaretti , in “Sulle Corde
Del Vento” si riesce a rappresentare il concetto con poche note e si ha proprio
la sensazione di essere liberi e trasportati dal vento. Torna la formula canzone
ne “Il Serpente Che Ride”, questa potrebbe benissimo risiedere nella colonna
sonora del telefilm “Pinocchio” di Luigi Comencini, tanto per rendere l’idea
del contesto sonoro. Libera metrica ancora una volta per “ABC – Prima O Poi”,
sfogo umorale e stilistico di Pieri che accompagna alla conclusiva “Potere Fare
Tutto”, orecchiabile e degna di sottolineatura.
“Drum ‘n Cello” è un disco che ci mette in pace con
il mondo e con noi stessi, il vibrato dei suoni caldi è un lasciarsi coccolare
che non sempre accade oggi, in questo mondo sonoro fatto di nervi e di
elettricità. Se volete ascoltare buona musica vi consiglio di contattare questi
artisti, come ho fatto io all’indirizzo giannipieri@alice.it
perché a volte nella vita, non volendo, ci si imbatte in piacevoli sorprese.
Godibile. (MS)
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