OVERTURE - A Mezz’Aria Sul Tempo
Melodic Revolution Records
Genere: Rock Progressivo
Supporto: cd / digital – 2025
I
Sardi Overture sono nel mio mirino sin dall’ottimo debutto "Overture"
datato 2018. Ho sempre apprezzato le giovani leve che portano avanti anche oggi
il suono degli anni '70 in campo Rock Progressive.
Nati
nel gennaio del 2010, sono un proseguimento dell'ex band Sons Of The Rascals
con Simone Desogus alla batteria, Samuele Desogus alla chitarra, Mattia Serra
alle tastiere e voce, Salvatore Sassu al flauto e alla chitarra e Stefano Sanna
al basso. Nel tempo si aggiungono Fiorella Piras al flauto e alla voce, Simone
Meli alle tastiere e Luigi Ventroni alla voce, quest'ultimo non presente
nell'album "A Mezz'Aria Sul Tempo". Oggi alla voce c'è Pier Mauro Marras.
Questo
nuovo disco denota una continuità d'intenti rafforzata da una maggiore esperienza
nel campo, ed è palese anche nell'artwork di Mauro Mondiello, il quale richiama
per colori e contesto l'album d'esordio.
Le
otto canzoni contenute esprimono l'amore per un certo tipo di sound storico,
radicato a band come King Crimson, Van Der Graaf Generator, PFM e Genesis, non
disdegnando passaggi nel più recente Neo Prog.
L'argomento
trattato nell'album riguarda la memoria umana, la speranza e la forza di
spirito.
"Bagliori"
è il singolo che precede il disco e lo potrete visualizzare anche su YouTube.
Esso è una luce, una via di fuga dal confinamento della pandemia, una speranza
verso un ritorno alla normalità raccontata da un genitore a un proprio figlio.
Tuttavia, l'album si apre con "Agapan", un intenso strumentale dove
il flauto è protagonista in modalità solare e serena, così come lo è tutta la
struttura della composizione. Si denota subito un'ulteriore maturazione della
band, qui ancor più coesa e consapevole dei propri mezzi. La chitarra richiama
Steve Hackett e i Genesis, ma nell'aria aleggia prevalentemente il classico
Progressive nostrano.
"Coscienza
Cibernetica" si presenta maggiormente vigorosa, con gli inevitabili cambi
umorali e di ritmo, tutti ingredienti che fanno di questo genere un mondo
immortale. Solo di schiaffo viene coinvolto anche l'Hard Prog, dove il flauto
svolge non solo il ruolo primario, ma anche d'accompagnamento. Buono anche
l'uso delle tastiere sempre presenti e della chitarra elettrica; gli Overture
sanno dosare perfettamente le proprie energie. Il brano mi riporta alla memoria
qualche passaggio della Locanda Delle Fate.
È
la volta del singolo, un mondo in bilico fra l'onirico e il vissuto, dove il
pianoforte lascia in me sensazioni senza tempo. La breve recitata, cantata e
sussurrata "Ninna Nanna (A Mezz'Aria Sul Tempo)" affonda ancor più
forzatamente le mani nel mondo della succitata Locanda. Una ballata a tratti
genesiana rafforzata dal fagotto di Fiorella Piras.
Il
pianoforte inizia "Cosa Pensi", altra composizione intrisa di fascino
senza tempo, ponderata e curata nei particolari, dove il crescendo sonoro
apporta enfasi all'ascolto. Questo è uno dei momenti più intensi dell'intero
lavoro.
Successivamente,
potremmo definire "Re Dei Topi" una mini-suite, vista la durata di
dieci minuti abbondanti, dove la ricerca sonora assume un significato
veritiero, sopra buone percussioni e un sound di chitarra elettrica al confine
dei Porcupine Tree più elettrici. È qui, fra i passaggi psichedelici, che la
band dimostra la maturità raggiunta.
"Ali
Nere" è ispirata, ben arrangiata, ponderata e ammaliante, mentre la
conclusiva "Il Canto Di Nessuno" è il sunto di tutto quello che ho
descritto sino ad ora, degna chiusura di un album che non deve mancare nella
vostra discografia se vi considerate veri amanti del Progressive Rock. Gli
Overture sono una realtà che dobbiamo saper mantenere; supportiamoli. MS.
Versione Inglese:

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