MARTIN KLEID – 8Lights
300 Records
Genere: Indie Rock
Supporto: cd – 2011
Electro
Rock, New Wave, Indie Rock in questo debutto dei marchigiani Martin Kleid. La
band composta da Sasha Polita (voce, chitarra e programming), Claudio Santoni
(chitarra, Synth), Francesco Pellegrinelli (basso) e Michele Bellagamba
(batteria), si forma nel 2010 e si adopera fra anni ’80 e ’90, quando Depeche
Mode e company mettono il seme elettronico nel Rock, frutto successivamente colto
da Radiohead ed oggi da Coldplay e Muse su tutti. Ben si adoperano nei
ritornelli, sempre gradevoli e di facile memorizzazione. Nei sette brani
cantati in inglese i riferimenti non esulano, personalmente ci colgo anche i
Placebo.
Quello
che noto maggiormente nel loro lavoro è il piacere di suonare, la solarità, il
divertimento che risulta indubbiamente contagioso. Lo stile inglese ben si
addice al modus operandi e se andiamo a considerare che stiamo parlando di un
debutto, beh…. Solo tanto di cappello. Sette brani compongono “8Lights” e mi colpisce anche la
continuità con cui riescono a tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore, grazie
a buone melodie, supporti di chitarra a tratti nervosi ed elettrici e dei
gradevoli interventi di Synth che impreziosiscono il tutto. “Fat Land” è uno
dei momenti migliori del disco, mentre un lieve calo (se così lo vogliamo
chiamare) lo riscontro in “Most Beautiful Things”, perché indubbiamente
stereotipata. Però questo è il genere, difficile tirare fuori da esso nuove
idee, anche se lo sforzo dei Martin Kleid è notevole.
Non
stiamo parlando sicuramente di ragazzi sprovveduti, malgrado la loro giovane età
la sede live è il loro habitat migliore, li ritroviamo anche agli Eventi
Musicali Indipendenti di Arezzo e Roma e vincono il We Love Festival Marche.
Sasha
è di origine russa e riesce perfino a portare la band in un mini tour proprio
nella terra degli Zar, dunque l’esperienza i ragazzi la stanno facendo sulla
propria pelle ed i consensi non mancano. Altro momento che si lascia apprezzare
in maniera particolare è la più pacata “You Are All That I Need”. Top brano il
conclusivo “Stranger”, per intensità ed introspettività. I
Martin Kleid sono dunque una nuova realtà da tenere sotto osservazione e soprattutto
da vedere in sede live. Alla band solo un consiglio, cercate di lavorare ancora
di più sulla personalità, individuare quel qualcosa che vi contraddistingua
decisamente dal calderone delle altre band di settore, magari con qualche
inserimento di nuove strumentazioni (è un esempio ovviamente), allora ne
sentiremo veramente delle belle. Le adeguate melodie le sapete già comporre, per cui potete
solo che crescere. Bravi. (MS)
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