SILVER LAKE – Every Shape And Size
SG Records
Genere: Metal Prog
Supporto: cd – 2013
Dopo il buon debutto del 2011 per SG Records dal titolo
“Silver Lake”, il quintetto Metal Prog Silver Lake si ripresenta sullo scaffale
dei dischi con “Every Shape And Size”. Un ritorno più scuro e consapevole, una
maturazione e sicurezza dei propri mezzi che sfoggia una macchina sonora ben
rodata. Infatti di anni di lavoro alle spalle i Silver Lake ne hanno, iniziano
nel 2003 come cover band di Dream Theater, Angra e Pain Of Salvation per poi
passare nel 2007 a composizione di materiale proprio. Tutto questo si sente fra
le note dei brani, ma c’è da rimarcare anche la succitata crescita di
personalità. Il suono è limpido, garantisce così una buona distinzione fra gli
strumenti, questo consente di apprezzare il lavoro corale.
Davide Bertozzi (voce), Riccardo Fabbri (tastiere), Giovanni
Matichecchia (chitarra), Luigi Rignanese (basso) ed Andrea Urbinati (batteria)
aprono il disco con “Invisible To The Eye”, mostrando attenzione per precursori
come Queensryche e Dream Theater su tutti.
Certamente i cambi di tempo sono immancabili, così come i
giusti ritornelli, quelli da cantare a squarciagola, il tutto fra l’altalenante
ed eterna lotta fra potenza e melodia, prerogativa del Prog Metal.
“Hold Me Close” ne è testimonianza e ricca porzione di
potenza adrenalinica spalmata sopra una fetta di gradevole melodia. Sembra di
tornare indietro nel tempo all’ascolto di “Shaping The Scarlet Flame”, quando
il genere mette a segno i primi giusti colpi. Eppure il sound dei Silver Lake
trapela mediterraneità, probabilmente inconscia ma inesorabile. Si sale di
livello con “Guardian Demon” e le coralità, fresca e ruffiana al punto giusto.
Qui la band mostra maturità, miscelando tutti gli ingredienti del Metal Prog in
maniera equa, in più un bell’assolo di tastiere.
Strumentale giostra funambolica “The Illusion”, divertimento
contagioso e vademecum per chi vuole imparare il genere dalle basi. Il cd è ben
equilibrato, le scelte dei brani è giusta nella collocazione, fra alti e bassi
emotivi che consentono di tenere sempre alta l’attenzione.
Vigorosa “Basic”, più meditata “58”. “Escaping From This
Town” nasconde sorprese che lascio a voi scoprire mentre “Nowere At All”
potrebbe benissimo uscire dalla discografia dei Queensryche, così la conclusiva
“Dorian”, una semi ballata malinconica dal ritornello orecchiabile ma anche
impegnativa.
I Silver Lake sono una delle belli attuali realtà Metal Prog
italiane, la dimostrazione che il lavoro ed il tempo pagano sempre, così il
perseverare. Realizzazione gradevole e professionale una volta tanto marcata
Italia. MS
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