Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

mercoledì 20 dicembre 2023

Mater A Clivis Imperat

MATER A CLIVIS IMPERAT - Carmina Occulta
Black Widow Records
Genere: Horror Rock / Progressive Rock
Supporto: lp – cd




Gli anni ’70 hanno dato una svolta imponente al genere Rock in senso generale, con creatività, fantasia e ricerca, un periodo fiorente in cui la personalità aleggiava dominante sopra ogni forma d’arte. Anche da noi in Italia si è respirata quest’aria di cambiamento, un susseguirsi di realizzazioni che hanno messo in prima linea la volontà di esprimere sempre qualcosa di unico e personale. Certamente ascoltare certe sonorità oggi è materia per un pubblico mirato, se vogliamo anche di nostalgici, mai rassegnati al cambiamento sociale rivolto verso un’omologazione generale degli intenti. Sicuramente manca il contesto sociale a esporre alla massima potenza questo modus operandi, ma esiste uno zoccolo duro mai domo che con orgoglio procede il cammino di certi maestri, questo vale per tutto l’arco generazionale Rock.
Se andiamo ad analizzare il Progressive rock, il discorso si fa maggiormente complesso, tuttavia negli anni molte strade sono pressoché abbandonate, un filone che ad esempio ha riscontrato molte restrizioni è quello dell’Horror Rock, quello aperto in Italia dal maestro Antonio Bartoccetti in arte Antonius Rex nella fine degli anni ‘60, anche con i progetti Zora e Jacula. Per fortuna esistono case discografiche come la genovese Black Widow sempre attente al fenomeno, mentendo viva la fiamma emozionale di questa musica con gruppi più o meno storici come Paul Chain, Black Widow, Il Segno Del Comando, Malombra, L’Impero Delle Ombre e tantissimi altri ancora. Fra questi vado ad annoverare anche gli Evol di Samael Von Martin, compositore e polistrumentista anche con Satanel, Negatron, Death Dies. Questo tipo di sound rispecchia cinematograficamente i fasti del cinema Horror, molto spesso cantato anche in latino per donare al tutto quel velo di occultismo permanente, decisamente dal fascino impenetrabile oltre che altamente evocativo.
Nonostante il progetto veda luce nel 2008, Mater a Clivis Imperat esordisce soltanto nel 2022 con l’ottimo “Atrox Locus”. La musica richiama il meglio degli anni che furono, avvicinandosi ai contesti di band come Goblin, Museo Rosenbach, Banco del Mutuo Soccorso e Jacula, mentre Samael Von Martin, si occupa di chitarre, flauto, basso, liuto e percussioni. Con lui una nutrita squadra di ottimi musicisti oltre che ospiti noti nel campo come Domenico Liotto della Stanza Delle Maschere e il bassista Danjal dei Death Dies. A completare la squadra Isabella (voce principale, Simòn Ferètro (chitarra e voce), Walter “Wally Ache” Garau (basso), Elisa Montaldo (voce, piano), Vittorio Sabelli (clarinetto), Alessio Saglia (organo, Hammond, Moog e tastiere), Natalija Brancovic (organo, pianoforte, violino), Ventrenero (batteria), Elisa Di Marte (soprano deceduto nel 2022), Nequam (voce narrante), e The Nun (cori femminili).
Le tastiere relegano alla musica un suono totale, pieno, sinfonico, mentre i cambi di tempo sono sempre alla mercé delle composizioni che risultano essere ben diciannove. Basta ascoltare l’imponente “Liturgica (Itaque Sit)” per avere un’idea di quanto descritto, e poi interventi al limite del Jazz, e del Folk che non guastano mai. Un disco che scorre piacevolmente senza mai abbassare i toni emotivi, ben registrato e dalla copertina vintage che richiama inevitabilmente i fasti di certi fumetti Horror ed erotici degli anni ’70, anche perché l’autore è proprio il grande Emanuele Taglietti. Qui risiede musica totale, che va a coinvolgere molti stili proprio a vantaggio della fruibilità oltre che rispolverare fasti di un certo Rock colto.
Per i collezionisti dico che esistono anche seicento copie in formato vinilico, magari dal prezzo poco abbordabile ma questo è un dettaglio a cui gli amanti del genere non interessa affatto. MS





Versione Inglese:


MATER A CLIVIS IMPERAT - Carmina Occulta
Black Widow Records
Genre: Horror Rock / Progressive Rock
Support: lp - cd


The 1970s gave a commanding turn to the Rock genre in a general sense, with creativity, imagination and research, a flourishing period in which personality hovered dominantly above every art form. We in Italy also breathed this air of change, a succession of accomplishments that put at the forefront the desire to always express something unique and personal. Certainly listening to certain sounds today is matter for a targeted audience, if you will, even of nostalgics, never resigned to the social change turned toward a general homologation of intent. Certainly there is a lack of social context to expose this modus operandi to its maximum power, but there is a never tame hard core that proudly proceeds the path of certain masters, this applies to the whole Rock generational arc.
If we go to analyze Progressive rock, the discourse becomes more complex, however over the years many paths are all but abandoned, a strand that for example has found many restrictions is that of Horror Rock, the one opened in Italy by master Antonio Bartoccetti aka Antonius Rex in the late 1960s, also with the Zora and Jacula projects.
Fortunately, there are record companies such as the Genoese Black Widow always attentive to the phenomenon, lying alive the emotional flame of this music with more or less historic groups such as Paul Chain, Black Widow, Il Segno Del Comando, Malombra, L'Impero Delle Ombre and many, many more. Among them I am also going to include Samael Von Martin's Evol, composer and multi-instrumentalist also with Satanel, Negatron, Death Dies. This kind of sound cinematically reflects the splendors of Horror cinema, very often also sung in Latin to give the whole thing that veil of permanent occultism, definitely with impenetrable charm as well as highly evocative.
Although the project saw the light of day in 2008, Mater a Clivis Imperat did not make its debut until 2022 with the excellent "Atrox Locus." The music recalls the best of the years gone by, approaching the contexts of bands such as Goblin, Museo Rosenbach, Banco del Mutuo Soccorso and Jacula, while Samael Von Martin, handles guitars, flute, bass, lute and percussion. With him is a large team of excellent musicians as well as well-known guests in the field such as Domenico Liotto of Stanza Delle Maschere and bassist Danjal of Death Dies.
Rounding out the team are Isabella (lead vocals, Simòn Ferètro (guitar and vocals), Walter "Wally Ache" Garau (bass), Elisa Montaldo (vocals, piano), Vittorio Sabelli (clarinet), Alessio Saglia (organ, Hammond, Moog, and keyboards), Natalija Brancovic (organ, piano, violin), Ventrenero (drums), Elisa Di Marte (soprano deceased 2022), Nequam (narrator), and The Nun (female backing vocals).
The keyboards relegate a total, full, symphonic sound to the music, while tempo changes are always at the mercy of the compositions, which turn out to be as many as nineteen. One only has to listen to the imposing "Liturgica (Itaque Sit)" to get an idea of what is described, and then interventions bordering on Jazz, and Folk that never spoil. A record that flows pleasantly without ever lowering the emotional tone, well recorded and with a vintage cover that inevitably recalls the splendor of certain Horror and erotic comics of the 1970s, also because the author is the great Emanuele Taglietti himself. Total music resides here, involving many styles precisely for the benefit of usability as well as dusting off splendors of a certain cultured Rock.
For collectors I say that there are also six hundred copies in vinyl format, perhaps unaffordably priced but this is a detail that lovers of the genre do not care about at all. MS






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