DEAR
– DeaR Tapes (Greetings From Uchronia)
Music
Force – Egea Music
Genere:
Cantautore
Supporto: 3 cd – 2023
Diciamoci
subito la verità, chi durante i primi passi con il proprio strumento nel
tempo non si è divertito a registrare le composizioni? Magari le ha custodite
gelosamente per il solo piacere di farlo, e c’è chi invece ha realizzato demo
tapes da proporre a qualche casa discografica con la speranza di essere
arruolato e distribuito. Negli anni ’80, per esempio, giravano le famigerate
cassette, se queste poi sono appartenute a qualche band che ha successivamente sfondato,
potevano considerarsi dei veri e propri cimeli.
Ricordi
messi in un cassetto, prove che nel tempo sono state ampliate e modificate,
oppure semplicemente dimenticate, queste operazioni chi suona musica le conosce
a menadito. Capita a volte che esistono brani davvero riusciti che però non
hanno avuto la fortuna di essere apprezzati, probabilmente perché il genere
suonato in quel momento non era di moda, e quindi rifiutato da molti addetti ai
lavori. Solo il tempo può rendere loro giustizia, e questo è ciò che è anche
accaduto al cantautore torinese Davide Riccio, in arte DeaЯ.
A
quattordici anni comincia a comporre musica e testi, così nel 1981 decide di
registrare le prime idee, questo sino al 1990, nel frattempo Riccio milita in
differenti band locali quali Canned Music, Bluest, Off Beat e Individua Vaga. Ho
avuto il piacere di apprezzare la sua musica solista sin dal 2021 grazie alla
romana Music Force che produce tre album, "Out Of Africa”, “Mon Turin”
(2022) e “Dear Me!” (2023), a questo punto non resta che dare giusta vita anche
a tutte quelle realizzazioni che sono rimaste in cantina, o meglio in cassetta.
Capite voi che in tanti anni le registrazioni sono davvero numerose, così ecco il
motivo del triplo cd intitolato “DeaR Tapes”. Brani rielaborati in fase di
digitalizzazione, a volte anche velati dalle imperfezioni del tempo, ma questo
poco importa, ciò che conta è la documentazione che rende eterne queste
composizioni altrimenti perse nei meandri.
Il
primo cd s’intitola “Music Was First” e contiene venti brani registrati dal
1981 al 1984. Si sente subito la voglia di emergere, il cantato in inglese sta
a dimostrarlo. Le canzoni rispecchiano a pieno il sound di quegli anni ma non
lo stile che aleggia nel cantautorato. L’elettronica spesso viene a supporto,
come in “Death Watch”, “Jean Paul’s Dream” oppure in “The Weighing Of The
Heart”, mentre in generale la voce profonda di Riccio non tenta mai strade
impervie. Non mancano fughe nella ricerca come nella giocosa “Ideal Future”.
Voci femminili spesso fanno da supporto ai brani. Passaggi nella psichedelia in
“She Is Far From From The Land”, un poema di Thomas Moore, mentre chi avesse
voglia di ballare può farlo sopra le note di “Bossa Rossa”.
Il
secondo disco va dal 1985 al 1988, e s’intitola “To Keep 37 Years”. Già dalle
prime note di “Me And Ufo” si coglie una crescita caratteriale dell’artista, il
brano strumentale è del 1987 ed è particolarmente ricercato nelle sonorità
psichedeliche. A seguire un insieme di stili che vanno dal sound southern alla
disco, tuttavia generalmente la musica di Dear ha sempre uno sfondo di allegria
e positività, oltre che d’ironia. Il terzo disco s’intitola “Daimon” e tratta
il periodo fine anni ’80 e primi ’90. Interessante “Man Loves One day On Hearth” con incluso “A dream Within A
Dream” di Edgard Allan Poe. In questo periodo della carriera
Dear propende maggiormente verso la psichedelia con maggiori interventi di
chitarra elettrica a sostegno.
Questo
triplo è una testimonianza di chi ama la musica e non vuol perdere neppure un
attimo della sua esistenza, un regalo per se stesso ma anche per noi,
ovviamente rivolto a chi sa apprezzare. MS
Versione Inglese:
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