TRAUMA FORWARD – Aesthesys
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Supporto: Soundcloud
Ritrovo
i toscani Trauma Forward dopo il buon debutto del 2016 intitolato “Scars” (Scars
LM
European Music), primo episodio dell’annunciata trilogia concept iniziata con
l’argomento uomo manichino, dove in esso ci s’interroga su “Che cosa è dato
conoscere di noi stessi”. In questo secondo capitolo “Aesthesys” riguardante il
quesito “Che cosa è dato conoscere del mondo esterno?”, siamo al cospetto di un
mutamento di line up, M. De Palma non è più parte della band, al suo posto al
clarinetto e alle chitarre milita dal 2017 Francesco Presentini. A completare
la band Francesco Lenzi (chitarra solista), Davide Lucioli (pianoforte, pianoforte
elettrico), e Jacopo Bucciantini (basso, batteria).
Sotto
l’attenta direzione artistica dell’inesauribile Fabio Zuffanti, i Trauma
Forwards proseguono il cammino sonoro intrapreso negli anni toccando stili come
il Progressive Rock, l’ambient, la World Music e l’Elettronica.
Il
protagonista del misterioso viaggio nel mondo esterno attraverso tredici brani,
s’interfaccia con diversi protagonisti che alla fine lo conducono a un’ennesima
riflessione che sarà approfondita nel futuro terzo concept, “Febris” ossia “Che
cosa è dato conoscere di Dio?”. Per completare l’opera i Trauma Forward si
avvalgono della collaborazione di differenti special guest di talento quali
Ciccio Li Causi, Fabio Zuffanti, Darmabams, Leon Seti, Leonardo Ricci e
Francesco Lenzi, e altri ancora.
Il
concept filosofico si apre attraverso “Neon Shurbs”, una composizione
articolata in cui le chitarre arpeggiate alla Ivan Graziani lasciano un mondo
progressivo intriso di passato per poi procedere attraverso una sostenuta
ritmica moderna, verso un Rock elettrico e voce narrante in lingua inglese. Per
non farsi mancare nulla si possono scorgere attraverso i fiati richiami al
Krautrock. “My Mind Circle” è uno strumentale accessibile per tutti i gusti,
semplice e diretto pur non essendo privo di cambi di ritmo dove la chitarra
elettrica riesce a lanciarsi in un tema altamente piacevole. Il piano apre “Heat,
Crisis And Pain”, non tanto per il titolo quanto per il clarinetto, mi rammentano
scenari incontrati nel mondo dei Supertramp per poi sviluppare l’andamento nel
pieno stile Progressive Rock.
Fra
i pezzi maggiormente riusciti dell’album cito anche “Light On / Yellow Key” per
gusto della melodia e cambio stile, “Gate In Sight” per i cori onirici a molte
voci, la Neo Prog “Rendezvous” con voce femminile, “Forsaken Thought” per la
qualità dell’esecuzione e gli arrangiamenti e la conclusiva “A Feelingless Afternoon”,
una sorta di riassunto dell’anima Trauma Forward.
La
ricerca delle composizioni, la buona tecnica degli strumentisti e una scelta di
guardare il mondo del Prog anche in chiave più moderna pur dimostrando di aver
assimilato gli insegnamenti del passato, fanno di “Aesthesys” un album
piacevole, un passo in avanti rispetto al precedente “Scars”. Difficile trovare
una pecca vera e propria, magari avrei preferito una migliore incisione visto
che in alcuni passaggi sembra lasciare alcuni strumenti troppo nello sfondo, ma
questo è un mio gusto personale.
Non
resta che attendere “Febris” a conclusione della trilogia, intanto godiamoci
alla grande questo disco che di spunti interessanti ne ha a profusione, di
sicuro la noia qui non è di casa. MS
Versione Inglese:
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