THE SUNDERING - Ravenous Silence
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Supporto: digital / EP – 2022
Il
2022 ha dato molto al genere Rock Progressivo, specialmente per quello che
concerne il paese italico, molte le uscite e alcune davvero interessanti a
conferma che anche oggi questa musica ha buona salute nonostante l’età. Il
tempo sembra non scalfire certe sonorità le quali si adeguano al sound più
moderno pur mantenendo il rispetto delle radici.
Da
Sassari giungono i The Sundering, band oggi formata da Fabio Cuccu (chitarre,
voce, Hammond, clavinet, Wurlitzer, sintetizzatori), Carlo Berretta (basso,
contrabbasso, voce, pianoforte, Mellotron, Hammond, sintetizzatori), Lorenzo
Murineddu (batteria e percussioni), e Davide Mura (chitarre, mandolino, cori).
L’idea prende forma il 2010 e si stabilizza nella line up nel 2012, tuttavia
servono altri sei anni prima di debuttare discograficamente e questo accade nel
2018 con “Pentamerone”. A marzo del 2022 è la volta dell’EP “Barren Hearts” e a
settembre dello stesso anno il nuovo EP “Ravenous Silence”. Qui assieme a loro
partecipa l’ospite Mimmo Fancellu (Low whistle). Il disco è composto di tre
brani a iniziare da “An Invitation”, dove flauto e chitarra acustica
introducono l’ascolto nel mondo del Progressive Folk. Fra coralità i The
Sundering s’immergono nel contesto Jethro Tull di fine anni ’60 spezzando le
armonie con un basso slap e buoni assolo sia di chitarra elettrica sia di
tastiere. I cambi repentini di tempo fanno tornare alla memoria anche i
prestigiosi Gentle Giant. In realtà se andiamo ad analizzare l’insieme della
struttura del brano non possono che trapelare anche influenze più recenti, come
quelle degli americani Echolyn.
“The
Great Siege Of Yleim” è una mini suite di undici minuti dove la band si diverte
a scorrazzare nel mondo del Prog, fra tecnica e melodia, quest’ultima di certo
non trascurata. Ancora una volta i cori hanno forte valenza, e una certa
affinità con la PFM anni ’70 è manifesta. La band quindi dimostra di conoscere
tutta la storia del genere, Genesis compresi, peccato solamente per una
registrazione che rende il suono un po’ troppo appiccicato, questo solamente
per mio gusto personale.
I
giovani componenti avvalorano la padronanza degli strumenti, sia il carattere
che le idee. La copertina di Carlo Berretta bene introduce all’ascolto, la
musica contenuta nell’EP è colorata, enfatica al punto giusto, tanto da
catapultare l’ascoltatore nei folcloristici reami rappresentati.
“Weakness”
è maggiormente ricercata nella struttura che si apre lentamente fra basso e
voci per poi crescere nell’incedere.
Per
il 2023 la band promette l’uscita del loro primo concept album e vi assicuro
che ci sarà di che ascoltare, se le premesse sono queste. MS
https://thesundering.bandcamp.com/
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