SAINTS
TRADE – Time To Be Heroes
Art
Of Melody Music & Burning Minds Music Group
Atomic
Stuff Prodotion
Genere:
Hard Rock
Supporto:
cd – 2019
Passano
gli anni, si susseguono le mode, si dedica meno tempo agli ascolti per
superficiali toccate e fughe su vari You Tube, Spotify etc, ma il buon vecchio
Hard Rock non cede un passo. I nuovi proseliti percorrono i vecchi sentieri con
maestria e dedizione, rispettando sempre le sacre impronte lasciate del genere,
anche in Italia. Il nostro sottobosco Hard Rock di tanto in tanto ci presenta
una nuova boccata di ossigeno, questa volta a portarcela sono gli emiliani
Saints Trade.
Si
formano a Bologna nel 2009 ed hanno una buona attività live nel tempo, sino a
protrarli nel novembre del 2011 ad aprire
per la band Ten al Fleetwoodstock Festival di Fleetwood (Lancashire-UK). L’anno
successivo registrano il primo ep intitolato “A Matter Of Dreams” (2012 -
autoproduzione). Nel 2014 i Saints Trade
e Roberto Priori tornano in studio per registrare “Robbed In Paradise” per
arrivare ai giorni nostri con la formazione a trio composta da Santi Libra (voce),
Claus (chitarra) e Andrea Sangermano (basso).
“Time
To Be Heroes” è l’ultima fatica in studio, composta da undici tracce e un buon
artwork ad opera di Antonella “Aeglos Art” Astori, esaustivo di testi ed info
oltre che di foto.
Durante
le registrazioni si avvalgono di special guest, Pier Mazzini (voce, tastiere),
Giacomo Calabria (batteria), Roberto Priori (chitarra) e Eleonora Mazzotti
(voce). I cori sono affidati a Sara Bucci, Laura Gambetti, Jessica Nanni, Igor
Piattesi, Matteo Mazza e Pier Mazzini, i The Voices Of Heroes.
Le
chiacchiere vanno subito a zero sin da “Livin’ To Rock”, nomen omen. Il velo di
AOR che lo accompagna dona al brano quella spinta commerciale che lo rende un
hit da cantare ad alta voce soprattutto in sede live. Importante il solo di
chitarra che spezza l’ascolto, come la scuola Hard Rock insegna ed i Saints Trade lo sanno. Un mix
fra Quiet Riot e Twisted Sister, lo dico per i più ferrati di voi
sull’argomento. Gli anni ’80 si stagliano ancora una volta avanti ai nostri
occhi evocati da “Night Children” mentre le canzoni si aggirano tutte attorno
ai cinque minuti l’una.
Il
ritmo sale ancora con “Destiny”, brano accompagnato da buone coralità e
tastiere quasi in stile Neo Prog. Più cadenzata “Higher” con duetto vocale e la
bella voce di Eleonora Mazzotti.
Non
può mancare certamente il classico lento, qui intitolato ”Two As One”. Tutte le
canzoni si mantengono sullo stile descritto e un buon livello tecnico e
melodico, solo una menzione a parte per la conclusiva e più ricercata ”Middle
Of Nowhere”, davvero degno finale per un buon disco.
Questa
volta mi rivolgo ai più giovani (se ci sono a leggere recensioni), se volete
avere un idea di cosa è l’Hard Rock ancora oggi, provate ad ascoltare “Time To
Be Heroes”, ma anche comperarlo, altrimenti la musica a breve non la suonerà
più nessuno se non per approssimativo ed improvvisato passatempo. MS
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