Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

lunedì 13 maggio 2013

Illachime Quartet

ILLACHIME QUARTET – I’m Normal, My Heart Still Works
Distribuzione: Lizard Records
Genere: Contemporanea, elettronica
Supporto:cd – 2009


La musica si evolve giorno dopo giorno, artista dopo artista e necessita obbligatoriamente di passaggi sperimentali e visionari per poter apportare un minimo di cambiamento. Ovviamente chi vive di Pop si limita a trarre solamente alcuni spunti e buone idee, per poi riamalgamare il tutto sull’onda del successo, ma chi veramente osa, spesso e volentieri non viene ascoltato, o perlomeno riconosciuto.
Questo scarno preambolo sta a significare che i napoletani Illàchime Quartet sono un progetto dedito alla sperimentazione che oscilla fra il contemporaneo e l’elettronica, senza disdegnare le lezioni impartite negli anni ’70 da gente come King Crimson od Henry Cow.
Fabrizio Elvetico, Gianluca Paladino e Pasquale Termini sono le menti pensanti, che sanno avvalersi anche del supporto di altri special guest. Resto colpito dalla comunicabilità della loro musica, che malgrado poggi molto sull’elettronica stile anni ’90 (Brian Eno su tutti), riesce anche ad esternare le proprie radici partenopee, come nella voce di Rossella Cangini in “Discentro”. Un richiamo anche nel violoncello di !Ballroms”, pezzo interpretato dalla voce di Graham Lewis.
Apparenti improvvisazioni rendono la musica impalpabile, sfuggevole, salvo poi ricaderci addosso con la propria concretezza e cultura, un macigno con sopra scolpito la parola “anni ‘70”. Echi di odierno e passato, un connubio che può lasciare molti ascoltatori in un limbo mentale destabilizzante, ma che si presenta in ogni brano con tutta la devastante concretezza. Suggestioni si susseguono , variando dal nervoso (Fripp) al rilassato, passando anche per le corde del violoncello di Fabrizio Elvetico.
Le tracce sonore contenute nel disco dall’artwork cartonato sono sei e si concludono con una micidiale suite dal titolo “Terminali (Destination)”. I suoni che fuoriescono da “I’m Normal, My Heart Still Works” sono dunque davvero tanti e distinti, il che non fa altro che dettarmi il consiglio di un ascolto preventivo a tutti coloro che non vivono di sperimentazione. Chi invece, come me, ha la mentalità gia aperta a certe soluzioni, consiglio direttamente l’acquisto, in quanto in esso si aggirano vere e proprie colonne sonore della nostra quotidianità moderna. (MS)

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