Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

giovedì 30 maggio 2013

Luca Olivieri

LUCA OLIVIERI - La Quarta Dimensione
AG Produzione

Distribuzione italiana: si
Genere: Ambient / World Music
Support: CD - 2008



L’esperienza dell’artista Luca Olivieri è notevole, basta collegarsi al suo sito www.lucaolivieri.eu per comprenderne le potenzialità acquisite. Polistrumentista con ampie predilezioni nei confronti degli arrangiamenti, Olivieri nella sua musica disegna quadri d’acquarello, tenui e freschi.
Il cd si divide in dodici momenti, tutti papabili per possibili colonne sonore di un film. “Angelina” tocca i sentimenti e ci addentra in questo lavoro ricolmo di buone idee. “Chrome” si articola fra elettronica e tastiere, quelle di Luca ovviamente, sempre delicate e sognanti. Ancora di più in “Lontana Presenza”, un aria leggera sostenuta dalle percussioni che fanno tornare in mente paesaggi solari isolati.
Nella musica aleggia un certo amore per gli anni ’70, per il gusto compositivo di quel periodo. I musicisti che Collaborano nel disco sono Mario Arcari (fiati), Giovanna Vivaldi (violoncello), Diego Pangolino (percussioni), Roberto Lazzarino (chitarra elettrica), Fabio Martino (fisarmonica), Fabrizio Barale (chitarra) ed Andrea Cavalieri (basso), questi due ultimi a rappresentanza della band Yo Yo Mundi. Fra frangenti Folk, tanghi ed elettronica, “La Quarta Dimensione” (quella del tempo) è un lavoro coraggioso sino ad un certo punto, perché in realtà è la melodia che la fa da sovrana. E’ una musica che dipinge , lascia nella mente immagini, magari anche di certi film anni ’70, comunque sia toccante. Non si alzano mai i toni, non serve per colpire l’ascoltatore. Una vena malinconica sopraggiunge spesso e volentieri, come nella stupenda “L’attesa”. Ci sono anche momenti allegri e circensi, come in “Fantasmi”, ma la bravura di Olivieri risiede nel saper toccare l’anima con una musica soave, leggera, ben arrangiata e sapientemente eseguita. Difficile stabilire certe coordinate sonore, immaginate qualcosa di Bacharach, Eno ed i Tangerine Dream. A questo punto avete tutte le informazioni giuste per poter prendere una decisione.
Questo è un disco che serve per spurgare l’animo e le orecchie, mi sento di complimentarmi con questo artista che assieme a Ramaglia (anche se con musiche totalmente differenti) cercano di portare nuove sensazioni in questo panorama italico sempre più sfiduciante ed abbandonato a se stesso. MS

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