APOGEE - Through The Gate
Progressive
Promotion Records
Distribuzione: G.T. Music
Genere: Neo Prog – Rock Progressive
Supporto: cd – 2023
Il
polistrumentista tedesco Arne Schäfer è oramai un’istituzione in campo Neo Prog
e Progressive Rock, non tanto per essere il leader dell’ottima band Versus X,
tanto per i numerosi dischi realizzati sotto il nome Apogee, tutti sempre molto
interessanti. Nella musica composta ci sono diversi richiami al filone Neo
Prog, quello scaturito post anni ’80, ma anche al classico Progressive Rock con
influenze Gentle Giant, Jethro Tull, Genesis, Yes etc.
Non
mancano le lunghe suite come da stile, così i cambi di ritmo e tutto quello che
è scuola Prog Rock. Proprio il perseverare negli anni porta frutti, a mano a
mano che l’esperienza sale, i risultati si migliorano.
Arne
Schäfer realizza in studio dodici album, compreso questo nuovo “Through The
Gate” e lo fa con l’ausilio dell’amico Eberhard Graef alla batteria e
percussioni. La bella copertina che lancia l’ascoltatore nello spazio, è
affidata alle fotografie astronomiche del tecnico dei Versus X Andreas Tofahrn,
che ha anche curato i layout dell'album. Dei sei brani che compongono l’album,
quattro sono suite che spaziano dai dodici ai quindici minuti a iniziare da “Noone
But Ourselves”, qui le sonorità si aprono in pieno stile IQ, la storia del
genere è bene amalgamata in pochi minuti. Tastiere su tutti gli altri strumenti
tessono melodie intrise nel passato, per la gioia degli estimatori.
Più
allegra “Emotional Feedback”, pur restando sempre nel contesto descritto, sono
dodici minuti che scorrono velocemente a testimonianza di un variegato
andamento che non si ferma soltanto su un giro armonico monotematico. Gli
Apogee, forti del loro bagaglio musicale vanno dritti al sodo pur senza
strafare, probabilmente l’unico appunto che si può fare a un disco del genere è
quello della mancanza di efficaci assolo strumentali malgrado di tanto in tanto
qualcosa trapeli.
“At
The Crossroads” è più canzone, qui la chitarra è maggiormente presente trasferendo
energia all’insieme. A questo punto giunge la title track “Through The Gate”,
canzone più lunga dell’album con i suoi quindici minuti abbondanti di musica, dove
l’incedere del movimento riesce a toccare differenti lidi, anche quelli più
remoti derivanti dai Van Der Graaf Generator passando per i King Crimson. Tanta
materia in campo, qui si che si presentano assolo interessanti. Una chitarra
acustica apre “Keep The Fame”, brano delicato in cui trapela l’anima più
sensibile di Arne Schäfer, pur non dimostrandosi di essere una ballata vera e
propria.
La
chiusura dell’album spetta ad un'altra suite, “The Turning Point”, ennesima
passeggiata nel Neo Prog questa volta più greve nell’incedere e ben
interpretato vocalmente.
La
musica contenuta in “Through The Gate” sembra quindi essere incastonata in un
contesto passato, e ha sempre un fascino incollato addosso indelebile, gioia
per tutti quelli che hanno nostalgia di queste immortali sonorità, soprattutto
del suono delle tastiere, quali Mellotron, Hammond e tutto quello che la storia
del Prog Rock ci ha insegnato.
Poi
si può discutere se la musica ha effettivamente un tempo o meno, l’importante
dico io è che lasci un segno dentro di noi, quando riesce ad emozionare l’obbiettivo
è raggiunto, il resto sono solo chiacchiere. MS
Versione inglese:
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