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sabato 25 novembre 2023

Apogee

APOGEE - Through The Gate
Progressive Promotion Records
Distribuzione: G.T. Music
Genere: Neo Prog – Rock Progressive
Supporto: cd – 2023




Il polistrumentista tedesco Arne Schäfer è oramai un’istituzione in campo Neo Prog e Progressive Rock, non tanto per essere il leader dell’ottima band Versus X, tanto per i numerosi dischi realizzati sotto il nome Apogee, tutti sempre molto interessanti. Nella musica composta ci sono diversi richiami al filone Neo Prog, quello scaturito post anni ’80, ma anche al classico Progressive Rock con influenze Gentle Giant, Jethro Tull, Genesis, Yes etc.
Non mancano le lunghe suite come da stile, così i cambi di ritmo e tutto quello che è scuola Prog Rock. Proprio il perseverare negli anni porta frutti, a mano a mano che l’esperienza sale, i risultati si migliorano.
Arne Schäfer realizza in studio dodici album, compreso questo nuovo “Through The Gate” e lo fa con l’ausilio dell’amico Eberhard Graef alla batteria e percussioni. La bella copertina che lancia l’ascoltatore nello spazio, è affidata alle fotografie astronomiche del tecnico dei Versus X Andreas Tofahrn, che ha anche curato i layout dell'album. Dei sei brani che compongono l’album, quattro sono suite che spaziano dai dodici ai quindici minuti a iniziare da “Noone But Ourselves”, qui le sonorità si aprono in pieno stile IQ, la storia del genere è bene amalgamata in pochi minuti. Tastiere su tutti gli altri strumenti tessono melodie intrise nel passato, per la gioia degli estimatori.
Più allegra “Emotional Feedback”, pur restando sempre nel contesto descritto, sono dodici minuti che scorrono velocemente a testimonianza di un variegato andamento che non si ferma soltanto su un giro armonico monotematico. Gli Apogee, forti del loro bagaglio musicale vanno dritti al sodo pur senza strafare, probabilmente l’unico appunto che si può fare a un disco del genere è quello della mancanza di efficaci assolo strumentali malgrado di tanto in tanto qualcosa trapeli.
“At The Crossroads” è più canzone, qui la chitarra è maggiormente presente trasferendo energia all’insieme. A questo punto giunge la title track “Through The Gate”, canzone più lunga dell’album con i suoi quindici minuti abbondanti di musica, dove l’incedere del movimento riesce a toccare differenti lidi, anche quelli più remoti derivanti dai Van Der Graaf Generator passando per i King Crimson. Tanta materia in campo, qui si che si presentano assolo interessanti. Una chitarra acustica apre “Keep The Fame”, brano delicato in cui trapela l’anima più sensibile di Arne Schäfer, pur non dimostrandosi di essere una ballata vera e propria.
La chiusura dell’album spetta ad un'altra suite, “The Turning Point”, ennesima passeggiata nel Neo Prog questa volta più greve nell’incedere e ben interpretato vocalmente.
La musica contenuta in “Through The Gate” sembra quindi essere incastonata in un contesto passato, e ha sempre un fascino incollato addosso indelebile, gioia per tutti quelli che hanno nostalgia di queste immortali sonorità, soprattutto del suono delle tastiere, quali Mellotron, Hammond e tutto quello che la storia del Prog Rock ci ha insegnato.
Poi si può discutere se la musica ha effettivamente un tempo o meno, l’importante dico io è che lasci un segno dentro di noi, quando riesce ad emozionare l’obbiettivo è raggiunto, il resto sono solo chiacchiere. MS





Versione inglese:


APOGEE - Through The Gate
Progressive Promotion Records
Distribution: G.T. Music
Genre: Neo Prog - Progressive Rock
Support: cd - 2023


German multi-instrumentalist Arne Schäfer is by now an institution in the Neo Prog and Progressive Rock field, not so much for being the leader of the excellent band Versus X, as for the numerous records made under the name Apogee, all of which are always very interesting. In the music composed there are several references to the Neo Prog strand, the one sprung post 1980s, but also to classic Progressive Rock with influences Gentle Giant, Jethro Tull, Genesis, Yes etc.
There is no lack of long suites as per the style, so changes of rhythm and all that is school Prog Rock. Just persevering over the years bears fruit, as experience rises, the results get better.
Arne Schäfer makes twelve studio albums, including this new "Through The Gate," and he does so with the help of his friend Eberhard Graef on drums and percussion. The beautiful cover art, which launches the listener into space, features astronomical photographs by Versus X engineer Andreas Tofahrn, who also took care of the album's layouts. Of the six tracks that make up the album, four are suites ranging from twelve to fifteen minutes starting with "Noone But Ourselves," here the sounds open up in full IQ style, the history of the genre is well amalgamated into a few minutes. Keyboards over all other instruments weave melodies steeped in the past, much to the delight of admirers.
More upbeat "Emotional Feedback," while still remaining in the described context, is twelve minutes that flows quickly, testifying to a varied progression that does not stop at just a monothematic harmonic turn. Apogee, strong in their musical background go straight to the point while not overdoing it, probably the only criticism that can be made of such a record is that of the lack of effective instrumental solos despite something leaking out from time to time.
"At The Crossroads" is more song, here the guitar is more present transferring energy to the whole. At this point comes the title track "Through The Gate," the longest song on the album with its full fifteen minutes of music, where the pacing of the movement manages to touch different shores, even the more remote ones stemming from Van Der Graaf Generator via King Crimson. So much matter on the field, here interesting solos present themselves. An acoustic guitar opens "Keep The Fame," a delicate track in which Arne Schäfer's more sensitive soul leaks out, although it does not prove to be a true ballad.
Closing the album is up to another suite, "The Turning Point," yet another stroll through Neo Prog this time more raw in the procession and well interpreted vocally.
The music contained in "Through The Gate" thus seems to be set in a past context, and it always has a charm pasted on indelibly, a joy for all those who are nostalgic for these immortal sounds, especially the sound of keyboards, such as Mellotron, Hammond and all that Prog Rock history has taught us.
Then we can discuss whether the music actually has a time or not, the important thing I say is that it leaves a mark within us, when it succeeds in moving the goal is achieved, the rest is just talk. MS



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