Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

sabato 4 novembre 2023

Andrea Orlando

ANDREA ORLANDO - La Scienza Delle Stagioni
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Supporto: Digital – cd – 2023




Il Progressive Rock italiano anche oggi ha band che stazionano su buoni livelli qualitativi, esistono quindi dei nomi che pur non essendo storici, hanno una carriera alle spalle che consente loro di essere relegati a diritto nel settore dei “nuovi classici”. La tradizione che ci contraddistingue nel mondo per certe sonorità in bilico fra british style e mediterraneità, è sempre stata in buone mani, anche dopo i fatidici anni ’70. Certamente non si sono più raggiunte le vendite di quel periodo, il genere sappiamo bene che ha subito un forte rallentamento, tuttavia con l’avvento d’internet e quindi della grande distribuzione, l’interesse è riaffiorato creando un buon numero di proseliti. Proprio grazie ai nuovi nomi che anche oggi assistiamo a Réunion di band passate, proprio perché l’interesse è rimasto vivo. Merito quindi ai nuovi pionieri e a chi ha dedicato parte della loro vita a suonare questa musica anche quando non è stata di moda.
Ci sono musicisti che lavorano molto senza mai alzare la voce, ossia che prestano la professionalità all’occorrenza, uno dei nomi più interessanti del panorama Prog italico viene da Genova e si chiama Andrea Orlando.
Batterista e tastierista, Orlando ha dedicato decenni alla collaborazione, basta nominare Hostsonaten, Fabio Zuffanti, Victoria Heward, Narrow Pass, La Curva di Lesmo (Fabio Zuffanti e Stefano Agnini), Il Cerchio Medianico, e Alessandro Corvaglia per dare un’idea. Ma il suo più grande apporto alla musica proviene dalle band con cui ha militato e milita ancora, La Coscienza Di Zeno, Malombra, e Finisterre, tre gruppi davvero importanti per questa categoria sonora che oramai potremmo definire a loro volta “storici”.
Come solista realizza nel 2017 l’album “Dalla Vita Autentica", per AMS Records. Anche l’attività live è intensa, dividendo il palco con gente del calibro di Peter Hammill, Brand X, Banco Del Mutuo Soccorso, Le Orme, Aldo Tagliapietra, Delirium, Garybaldi, Locanda Delle Fate, Biglietto Per L’inferno, The Trip, Goblin, Alphataurus, Steve Hackett e Bernardo Lanzetti. “La Scienza Delle Stagioni” è dunque il secondo album da solista e per realizzarlo Orlando chiama attorno a se musicisti noti come Meghi Moschino (voce), Luca Scherani (piano), Pietro Martinelli (basso), Matteo Nahum (chitarra), e Stefano Marelli (chitarra).
Il disco contiene sette tracce e si apre con “Ancora Luce”, undici minuti di sintesi progressiva italiana, fra tastiere, cambi di ritmo e gradevoli assolo strumentali. Nelle note si evince l’assimilazione della lezione del passato con cui l’artista è cresciuto, anche piccoli richiami alle Orme. La voce di Moschino è un valore aggiunto al brano decisamente arioso. Tutti i pezzi hanno una lunga durata, e si sviluppano in maniera articolata senza però mai perdersi in inutili orpelli. “Tracce” sembra la sigla di un telefilm anni ‘60/70, i fiati spezzano l’ascolto e comunque Genova è celata fra le note, scorgo fra i testi e la voce di Meghi piccoli riferimenti al grande Fabrizio De Andrè. Sale il ritmo con “Il Sogno Di Anastasia (Parte Prima)”, musica totale e soprattutto coerente con se stessa, mai stravolta, piuttosto esaltata dall’insieme delle sonorità sempre rispettose del passato ma con carica moderna al supporto. Tutto il disco scorre gradevolmente a dimostrazione della buona capacità compositiva di Orlando.
Ricordatevi che se anche oggi il Rock Progressivo Italiano sopravvive è soprattutto grazie a questi musicisti che lavorano controcorrente, lasciando così aperta la finestra dei nostri sogni, quelli dipinti dalla musica Prog. MS




  


Versione Inglese:



ANDREA ORLANDO – La Scienza Delle Stagioni
Self-production
Genre: Progressive Rock
Support: Bandcamp - cd - 2023


Italian Progressive Rock even today has bands that are stationed on good qualitative levels, there are therefore names that although not historical, have a career behind them that allows them to be rightfully relegated to the sector of "new classics." The tradition that distinguishes us in the world for certain sounds poised between British style and Mediterranean-ness has always been in good hands, even after the fateful 1970s. Certainly the sales of that period have not been reached anymore, the genre we know well has suffered a strong slowdown, however with the advent of the Internet and thus of large-scale distribution, interest has resurfaced creating a good number of proselytes. It is precisely because of the new names that even today we are witnessing Reunions of past bands, precisely because the interest has remained alive. So credit to the new pioneers and those who have dedicated part of their lives to playing this music even when it was not fashionable.
There are musicians who work hard without ever raising their voices, that is, lending professionalism when needed; one of the most interesting names on the Italian Prog scene comes from Genoa and is called Andrea Orlando.
A drummer and keyboardist, Orlando has devoted decades to collaboration, one need only name Hostsonaten, Fabio Zuffanti, Victoria Heward, Narrow Pass, La Curva di Lesmo (Fabio Zuffanti and Stefano Agnini), Il Cerchio Medianico, and Alessandro Corvaglia to give an idea. But his greatest contribution to music comes from the bands with which he has been and still is militating, La Coscienza Di Zeno, Malombra, and Finisterre, three really important groups for this sound category that by now we could call "historical" in their turn.
As a solo artist, he released in 2017 the album "Dalla Vita Autentica," for AMS Records. Live activity is also intense, sharing the stage with the likes of Peter Hammill, Brand X, Banco Del Mutuo Soccorso, Le Orme, Aldo Tagliapietra, Delirium, Garybaldi, Locanda Delle Fate, Biglietto Per L'inferno, The Trip, Goblin, Alphataurus, Steve Hackett and Bernardo Lanzetti. "La Scienza Delle Stagioni" is thus the second solo album and to make it Orlando calls around him such well-known musicians as Meghi Moschino (vocals), Luca Scherani (piano), Pietro Martinelli (bass), Matteo Nahum (guitar), and Stefano Marelli (guitar).
The record contains seven tracks and opens with "Ancora Luce," eleven minutes of Italian progressive synthesis, including keyboards, rhythm changes and pleasant instrumental solos. In the notes one can hear the assimilation of the lesson of the past with which the artist grew up, even small references to Orme.
Moschino's voice is an added value to the decidedly airy track. All the pieces have a long duration, and they develop in an articulate way but never get lost in unnecessary frills. "Tracks" sounds like the theme song from a 60s/70s TV show, the horns break up the listening and yet Genoa is hidden among the notes, I glimpse among the lyrics and Meghi's voice small references to the great Fabrizio De Andrè. The pace rises with "Il Sogno Di Anastasia (Parte Prima)," total music and above all consistent with itself, never distorted, rather enhanced by the set of sounds always respectful of the past but with modern charge to the support. The whole disc flows pleasantly demonstrating Orlando's good compositional ability.
Remember that if even today Italian Progressive Rock survives it is mainly thanks to these musicians who work against the current, thus leaving open the window of our dreams, those painted by Prog music. MS







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