TNNE
TNNE – Life 3.0
Progressive Promotion Records
Distribuzione italiana: G.T. Music
Genere: Neo Prog
Supporto: cd – 2023
La
storia della band lussemburghese TNNE è annosa e inizia nel 1988 a Dudelange
con il nome No Name. Si sciolgono nel 2010 per poi riformarsi due anni dopo con
il nuovo nome TNNE (The No Name Experience) sempre capitanati dal tastierista
Alex Rukavina e dal cantante Patrick Kiefer. Oggi a completare la formazione ci
sono anche Cédric Gilis (chitarra), Stephane Rosset (basso) e Gilles Wagner (batteria).
Escludendo
singoli e antologie, i TNNE realizzano nella carriera sei album, tutti dediti a
un sound Neo Prog ispirato ai Marillion dell’era Fish. “Life 3.0” è quindi il
settimo sigillo in studio, realizzato per la Progressive Promotion Records e
come tradizione della casa edito in una confezione cartonata contenente il
classico libretto con tanto di testi e foto.
Il
disco si può considerare un concept album in quanto basato sul romanzo
"Otherland" di Tad Williams.
La
voce narrante di Roby Rinaldetti come in un trailer di un film introduce all’ascolto
in “The Net”, composizione basata sulle tastiere sopra un ritmo cadenzato oltre
che supportato da un’ottima chitarra elettrica. Subito i TNNE si presentano in
grande forma e non fanno ostaggi con la suite di tredici minuti “Dreaming Awake”.
All’interno tutta l’esperienza musicale dei componenti che mettono a
disposizione del brano il jazz, suoni anni '80 che ricordano le scorribande
sonore di Mark Kelly (Marillion), e non mancano neppure riff vigorosi. Buona la
prova vocale di Kiefer che come sempre ha una voce pulita senza mai strafare e
tantomeno non fa il verso a quella del buon Fish. Da solo il brano vale il
prezzo del disco. E a proposito di Neo Prog dalle belle melodie di facile
digestione ci pensa il singolo dell’album “No Man’s Land” a spiegare come va
suonato il genere. Buona la sezione ritmica, ma è tutta la squadra che lavora
in modo elegante e fluido. Ci sono
canzoni che vorresti non finissero mai, come nel caso di “Behind The Mirror”,
trascinante e dal refrains contagioso. Spesso la semplicità paga, ma questa è
semplicità camuffata in quanto all’interno, si annida tanta esperienza. Con “Heavenly
Visions” c’è la sorpresa, un brano di certo non convenzionale per la
discografia della band, un grande lavoro ritmico spezzato, una ricerca
strutturale differente che esula dal Neo Prog basico, ma tranquilli, siamo
sempre nell’ambito Progressive Rock.
La
chiusura è affidata a “Harvest”, breve canzone strumentale maggiormente
riflessiva e dall’ampio respiro, la chitarra elettrica riesce a coccolare l’ascoltatore
con un incedere che sembra voler parlare. Alla fine di tutto resta una bella
sensazione di completezza.
Perché
si dovrebbe acquistare “Life3.0” è presto detto, a parte gli Arena, i
Pendragon, gli IQ, i Marillion e pochi altri ancora, il genere è ancora oggi
ben rappresentato e questi intrepidi sostenitori di certo vanno supportati per
non far spegnere la fiaccola del Neo Prog. Non è un disco per nostalgici
intendiamoci, all’interno come ho avuto modo di spiegare ci sono molte altre
soluzioni, motivo in più per avvicinarsi al mondo degli storici TNNE. MS
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